Home Recensioni Live Tortoise - Roma, 16 Luglio 2016

Tortoise
Roma, 16 Luglio 2016

Roma, 16 Luglio 2016 - Villa Ada Roma Incontra il Mondo

I Tortoise tornano a far visita alla capitale dopo solo cinque mesi dalla data del Monk Club. Un tour senza dubbio estenuante. di supporto al nuovo lavoro The Catastrophist, che li ha visti praticamente fare il giro del mondo già due volte in questo 2016. La cornice di Villa Ada è senz’altro più suggestiva e maggiormente godibile rispetto a quella indoor di questo inverno. Purtroppo,  registra una relativa penuria di pubblico imputabile sia per l’inizio del periodo clou estivo che per l’evento concomitante di Bruce Springsteen al Circo Massimo che, ovviamente, vince a mani basse (anche se c'è da dire che i target musicali sono assai differenti).

L’organizzazione della strumentazione è piuttosto estesa, con due vibrafoni ai lati ove si intervallo continuamente Herndon, Bitney, McEntire e Parker. In posizione centrale troviamo trasversalmente le due batterie disposte una di fronte l’altra che coprono tastiere e synth. Il gruppo di Chicago intervalla brani del nuovo disco dando maggior risalto al repertorio passato.

Ascoltare e vedere i Tortoise è un piacere per chi ama un live interamente strumentale. Il loro approccio è unico, capace di far confluire elementi provenienti dal rock più classico con l’elettronica, la dub, la fusion, fino ad arrivare a sezioni jazzate con una fluidità e potenza disarmante. Alcuni esempi, la martellante ritmica di "Shake Hands With Danger" e la coinvolgente e psicotica andatura di "Hot Coffe". Parliamo di signori polistrumentisti tra cui spicca quel trio pazzesco che si intervalla alle batterie di John Herndon, John McEntire e Dan Bitney. Il primo spicca per potenza unita a grande capacità di cambio ritmico, McEntire è il più “freddo” e in trance dei tre sia dietro le pelli (anche se decisamente il più elegante e, personalmente, migliore) che alle tastiere. Bitney è, invece, più versatile musicalmente, a metà strada tra lo stile dei primi due ma con un piglio più caldo e frenetico. Peccato che questa sera si sia rivervato poco spazio alla batteria e maggiormente al basso e vibrafono.

Il volume è buono in generale, forse talvolta nei momenti  di fraseggio, la chitarra dell’ottimo Jeff Parker rislta un poco sovrastata dai livelli di basso di McCombs. La serata trascorre davvero piacevolmente e sicuramente meno confusionaria di quella del Monk, anche se di fatto il gruppo si congeda dopo un’ora e mezza, compresi i due bis. Va bene così, l’importante è la qualità espressa, autentico marchio di fabbrica del quintetto dell’Illinois. Alla prossima!

 


John McEntire: batteria, tastiere, vibrafono
Doug McCombs: basso, chitarra
John Herndon: batteria, tastiere, vibrafono
Dan Bitney: batteria, vibrafono, tastiere
Jeff Parker: chitarra, tastiere, vibrafono, basso

Data: 16/07/2016
Luogo: Roma - Villa Ada
Genere: Post Rock

 

 

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