I polacchi Coma stanno facendo proseliti in terra madre: tre dischi all’attivo; doppio disco di platino con l’ultimo; support band nel 2007 di bands come Linkin Park, Pearl Jam e Tool.
Non lasciatevi ingannare dalla pessima copertina, veramente insignificante, per non dire anodina: i Coma sono autori di un album eterogeneo e poliedrico che, sebbene sia un po’ carente dal punto di vista dell’impronta personale, dall’altro omaggia in maniera creativa ed intelligente le principali compagini rock, hard rock o heavy metal dagli anni ’90 ad oggi: si parte dalla new wave grintosa di metà ’80 (“Excess”), per arrivare ai System Of a Down ("F.T.P."), passando per gli Alice In Chains (“Transfusion”), proponendo incursioni in territori metal (“Witnesses Of The Decline Of The Ete”), nu-metal (“Confusion”, “Struggle”, “Eckhart”) e, addirittura, sfiorando compagini di stampo floydiano (“Silence And Fire”). Il cantato (per la prima volta) in inglese, è chiara espressione del desiderio di valicare i confini nazionali, aspirazione che ci sembra assolutamente legittima, se si considera il potenziale di questo gruppo e, soprattutto, del bravo cantante, capace di fornire una prestazione vocale espressiva, intensa e calda. Se solo quest’ultimo riuscisse a non emulare troppo il bravo Eddie Vedder - soprattutto in brani come “[”]T.B.T.R.[/b]”, “Afternoons In The Colour Of Lemon”, “Silence And Fire” e “F.T.M.O.” - forse l’aspirazione di avere successo fuori da compagini nazionali sarebbe perseguibile con maggiore facilità.
79/100
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Peter Raw Goose Rogucki: Voce Anno: 2010 Sul web: |