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Paul Schiernecker
Il falsario di Auschwitz

Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, i nazisti idearono un piano segreto che, preso il nome in codice di "Operazione Bernhard", perseguiva lo scopo di portare al collasso l'economia britannica.
L'obiettivo era quello di immettere massicciamente sulla piazza inglese un numero impressionante di banconote false da £5, £10, £20 e £50, con la ipotizzata conseguenza di far aumentare l'inflazione e di fare crollare il sistema finanziario nemico.
Si trattò, di fatto, della più grande attività di contraffazione della storia (che venne per la prima volta analizzata nel dettaglio soltanto nel 2006, nel volume "Krueger's Men" di Lawrence Malkin): si stima che l'importo complessivo dell'opera di falsificazione superasse i 133 milioni di sterline.
Incentrato sull'opera di un'unità specializzata (incaricata di duplicare la carta filigranata usata dai britannici, riprodurre i meccanismi di incisione, generare i codici seriale alfa-numerici che poi sarebbero stati apposti su ciascuna banconota) il progetto ebbe due fasi: la prima, terminata nei primi mesi del 1942 a causa di contrasti tra Alfred Naujocks, a capo dell'operazione, e il più noto Reinhard Heydrich, suo diretto superiore; la seconda, riavviata dal capitano delle SS Bernhard Krüger, esperto nella falsificazione di passaporti, che si protrasse fino alla fine del conflitto.
La stampa dei biglietti ebbe luogo presso il campo di concentramento di Sachsenhausen, non lontano da Berlino, grazie all'opera di 137 deportati ebrei provenienti da 13 differenti nazionalità, tutti esperti tipografi e/o falsari.
Oggi è noto che i servizi segreti nazisti utilizzarono le banconote in almeno due occasioni: per sovvenzionare le attività prodromiche alla liberazione di Benito Mussolini, nel settembre del 1943, e per pagare la spia albanese Elyesa Bazna (nota con il nome in codice Cicero), che carpì informazioni all'ambasciatore britannico ad Ankara.
Sul finire del conflitto, i nazisti si sbarazzarono del denaro contraffatto gettandolo nel lago Toplitz, in Austria.
Questo libro racconta una storia che si intreccia con questo immenso progetto: in chiave romanzata e ormai nelle vesti di anziano ospite della casa di riposo Golders Green, a Londra, Georg Gottlieb (che, a pag. 342 dell'opera, si apprende dallo stesso autore essere stato tra quei 137 prigionieri ebrei), espone la sua esperienza di vita maturata nel contesto appena narrato a Rebekah Braham, giovane giornalista bramoso di scoprire i dettagli afferenti alla citata operazione. L'uomo ripercorre la sua intera vita, sebbene il romanzo sia particolarmente incentrato su un lasso temporale di circa 6 anni, a partire dal 1939, quando, impiegato presso una tipografia di Praga, egli vive una storia d'amore con Rose Izelis, poi divenuta sua moglie, come lui in seguito deportata a Konzentrationslager Schlier, un campo satellite di Mathausen. Auschwitz, infine, sarà triste meta per entrambi.
Paul Schiernecker (scrittore di Southend, Essex, che vanta esperienza nell’investigazione dei crimini finanziari), sceglie di romanzare la vicenda (archetipo adottato anche da Anna Stuart nel suo "L'infermiera di Auschwitz", sempre edito dalla Newton Compton Editori), con la conseguenza che il lettore affronta un'oggettiva difficoltà nel discernere la realtà dalla finzione. Tuttavia, questo approccio narrativo risulta effettivamente assai proficuo per coloro che soffrono particolarmente la forma espositiva didascalica, propria dei testi a vocazione documentaristica. Il modello romanzato, invece, costituisce di fatto un'ancora di salvezza per il lettore particolarmente refrattario ai trattati storici, al quale l'autore offre l'opportunità di una vera e propria illusione in ordine alla veridicità o meno di fatti piuttosto angosciosi. Una certa ironia di fondo, inoltre (La perdita di un genitore può avere un effetto negativo duraturo su un bambino, che potrebbe essere superato solo da, che so, un genocidio internazionale, tanto per fare un esempio), ed uno stile assai coinvolgente, contribuiscono a lenire sia la scabrosità di certi temi trattati, sia l'oggettiva difficoltà a leggere di eventi che si succedono in maniera piuttosto articolata, talvolta finanche macchinosa.
A favore degli amanti della classificazione, si può dire che quest'opera, pur narrando di un amore vincente, è difficilmente collocabile nella narrativa romantica a
causa del contesto di fondo, legato agli aspetti drammatici della Shoah e a quelli tesi ed emozionanti tipici degli intrighi internazionali.










Paul Schiernecker

IL FALSARIO DI AUSCHWITZ

Editore - Newton Compton Editori
Collana 3.0
Formato: Brossura
Pubblicato il 14/01/2025
Pagine: 352
Lingua: Italiano
Traduzione dall’inglese di: Giulia Zappaterra e Micol Cerato
Pagine: 352
Isbn o codice id: 9788822782885
Prezzo: € 9,90
E-book: € 6,99

Un tipografo ebreo dal grande talento, disposto a falsificare perfino il tatuaggio sul suo braccio per la sua amata Rose. Paul Schiernecker racconta in questo volume la storia di Georg Gottlieb, sopravvissuto all’Olocausto grazie all’amore per sua moglie e alla speranza di rivederla. Un toccante racconto dello scrittore e studioso Paul Schiernecker, ispirato alla storia della sua famiglia. «I fiori non crescono nei campi di concentramento. Lo so, è una frase scontata e melensa, ma conceda a questo povero vecchio il suo lato sentimentale. Vede, tutto quello che faccio, tutto quello che ho fatto, l’ho fatto per il mio fiore, la mia ketzele, la mia Rose.» Per rivedere la sua Rose ha falsificato perfino il tatuaggio sul suo braccio. Ma un talento come il suo non passa inosservato, e i nazisti non hanno intenzione di lasciarselo scappare... Quando si innamora della bellissima comunista Rose, il giovane tipografo ebreo Georg comincia a falsificare documenti ufficiali per aiutarla. In una Praga occupata dai nazisti e sempre più cupa, il loro amore tiene accesa la speranza di entrambi. Fino a quando la Storia non irrompe, inesorabile, a sconvolgere tutto. Arrestati e separati ad Auschwitz, Georg e Rose si promettono che ogni giorno, alle otto di sera, penseranno l’uno all’altra. Usando la sua abilità di falsario per aiutare gli altri detenuti, Georg ottiene favori e informazioni su Rose. Quando scopre che si trova a Birkenau, riesce nell’impresa impossibile di falsificare il tatuaggio sul suo braccio pur di ricongiungersi a lei. Ma non appena i due sposi si rivedono, Georg viene prelevato dalle guardie: il suo talento non è passato inosservato, e adesso i nazisti vogliono utilizzarlo a proprio vantaggio per un’operazione segreta...
Paul Schiernecker è uno scrittore di Southend, Essex. Ha oltre un decennio di esperienza nell’investigazione dei crimini finanziari, e ha trascorso ancora più tempo a indagare e vivere le sue radici ebraiche. La Newton Compton ha pubblicato Il falsario di Auschwitz.
(fonte: comunicato stampa)


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