Doppia recensione per "Sempre E Ovunque Oltre Il Sogno"
“Dramma di un poeta ubriaco” era stato un esordio schioppettate che non aveva lasciato indifferenti gli appassionati e aveva consentito al gruppo piemontese dei Pandora una certa notorietà. Ma un tale ottimo risultato impone la responsabilità di ripetersi al alti livelli, limando,magari le ingenuità dell’opera prima. Alla luce di queste premesse, analizziamo Sempre e ovunque oltre il sogno.
Claudio Colombo (batteria,chitarre,flauto,basso e tastiere), Beppe Colombo (tastiere), Corrado Grappeggia (voce e tastiere) e Christian Dimasi (chitarre. E dimissionario dopo le registrazioni dell’album) sono i 4 già noti membri del gruppo. Il sound si è avvicinato parecchio a quello degli Emerson,Lake & Palmer, anche se l’amore per i “vecchi” Genesis e per il pop italiano anni settanta rimane comunque una costante ben individuabile.
“Il re degli scemi” (primo dei 4 strumentali contenuti nell’album) è un trionfo di tastiere barocche che avvicina la band, oltre che al leggendario power-trio inglese, alle sonorità di un Par Lindh più controllato. “L’altare del sacrificio” si potrebbe definire la prima parte di una suite (completata da “L’incantesimo del druido” e da “La formula finale di Chad-Bat”) che tale non è (i 3 brani sono infatti separati e l’ultimo episodio che chiude questa ipotetica saga è addirittura posto come settima traccia prima della suite vera e propria “Sempre e ovunque”): un strumentale dominato anch’esso dalle tastiere e con una parte centrale che pare quasi nata da una jam-session. “L’incantesimo del druido” è la prima traccia cantata. Un brano aggressivo, molto sinfonico, sperimentale a tratti, soprattutto nel lungo inserto strumentale. Seguono l’aggraziata e rarefatta “Discesa attraverso lo Stige” vicino ai Genesis di Trespass e l’heavy e sottilmente inquietante “Ade, sensazione di paura” memore delle Orme di “Felona e Sorona” (e di “Ritorno al nulla” in particolare). Ricca di citazioni genesisiane “03-02-1974” (data del concerto di Torino del “Selling England by the pound tour”), con un testo decisamente nostalgico . La già citata “La formula finale di Chad-Bat” riprende la melodia di “L’incantesimo del druido” e fa da preludio alla lunga “Sempre e ovunque”. Sicuramente il brano più pretenzioso composto sinora dai Pandora e divisa in 8 sezioni. Si passa con sicurezza dai ridondanti intrecci dell’”Ouverture” al fine lirismo di “Tornando dal passato”, attraversando aggressive e coinvolgenti connessioni strumentali (“Travolto dalle emozioni”).
Un lavoro ben fatto, lontano dall’immediatezza un po’ naive dell’esordio (il suo punto di forza? ), maturo ed articolato ma ...
75/100
di Valentino Butti
I Pandora tornano con un nuovo lavoro intitolato Sempre e ovunque oltre il sogno a 2 anni di distanza da Dramma di un poeta ubriaco, disco che aveva riscosso un immediato, meritato e positivo riscontro nuovo lavoro cui spetta il difficile compito di confermare quanto di buono proposto con il disco d'esordio.
Questa nuova uscita possiamo dire che risponde alle aspettative createsi attorno alla band cuneese, confermando le ottime capacità tecniche e compositive del gruppo piemontese che sforna 8 brani che pur con qualche forzatura, specialmente per quel che riguarda una certa pretenziosità e ridondanza nei brani strumentali sono assolutamente di altissimo livello. "Il Re degli Scemi" è il primo strumentale, di stampo neoclassico, una Ouverture dal sapore epico, anche se a mio parere forse eccessivamente "pesante" posta in apertura di disco, sopratutto se seguita da un altro strumentale: "L'altare del sacrificio" più breve e ritmato; chiaramente ispirato a sonorità emersoniane. Con "L'incatesimo del Druido" troviamo il primo brano cantato in cui le ottime melodie liriche, in questo come nei successivi brani cantati, sono una delle caratteristiche più rilevanti di questo lavoro dei Pandora. Il brano è potente, aggressivo ed arricchito da intarsi psichedelici che forse lo rendono anche un pelo distante dai canoni prog tradizionali ma il risultato è di sicuro impatto, specialmente nella seconda metà. Etereo e leggero il terzo strumentale intitolato "Discesa attraverso lo Stige". L'ultimo strumentale è il più riuscito di tutti, ricco di contenuto musicale e di varietà compositiva: "Ade, sensazione di paura", al contrario de "Il Re degli scemi" è collocato al posto giusto al momento giusto, creando musicalmente la giusta sensazione, la giusta aspettativa per la seconda parte di questo Sempre e ovunque oltre il sogno.
Seconda parte che ha il suo inizio con "03021974" che rivive attraverso le parole di Beppe Colombo le emozioni e le sensazioni vissute dall'autore durante il concerto che i Genesis hanno tenuto al Palasport di Torino nella data che da il titolo alla canzone; un brano toccante, emozionante, arricchito da molte citazioni della band di Collins, Gabriel & C. ma anche ricco di numerosi originali passaggi estremamente accattivanti. "La forumula finale di Chad-Bat chiude la saga di Chad-Bat, che comprende anche L’Altare del Sacrificio e L’Incantesimo del Druido, piccola trilogia in chiave fantasy contenuta all'interno di Sempre e ovunque oltre il sogno. A chiudere il disco invece ci pensa la lunga suite "Sempre e Ovunque", stupendo regalo/testamento di un padre al proprio "giovane principe", al proprio figlio cui lascia in dote "il proprio mondo racchiuso nell'universo di forti emozioni", nell'universo della musica .... e non solo.
I Pandora mantengono le promesse, confermandosi band tecnicamente preparata ed abile nel presentare composizioni ricche di contenuti musicali variegati e cosmopoliti, capaci di miscelare notazioni classiche e più dure mantenendo sempre dritta la barra sulla rotta di un progressive rock dal sapore moderno, notevole la componente lirica, sopratutto per la semplicità con cui riescono a trasmettere il proprio messaggio. Il secondo disco quindi ci da la conferma di una band viva, sappiamo però bene che di norma è il terzo il disco più difficile ... attendiamo impazienti di ascoltarlo al più presto, godendoci nell'attesa le note di questo ottimo Sempre e Ovunque Oltre il Sogno
82/100
di Salvatore Siragusa
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Beppe Colombo: Tastiere, voce Claudio Colombo: Batteria, chitarra, basso Corrado Grappeggia: Tastiere, voce Christian Dimasi: Chitarra, voce
Anno: 2011 Label: BTF Genere: Progressive Rock
Tracklist: 01. Il Re degli Scemi 02. L'Altare del Sacrificio 03. L'Incantesimo del Druido 04. Discesa Attraverso lo Stige 05. Ade, Sensazione di Paura 06. 03-02-1974 07. La Formula Finale di Chad-Bat 08. Sempre e Ovunque
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