A vederli in fotografia sembrano i compagni di avventure di Asterix ed Obelix, arrivati fin alle nostre latitudini direttamente da uno dei villaggi gallici ... ops pardon, celtici dall'Armorica e ad ascoltarli se ne ha la conferma, piacevole ovviamente, sono i Folkstone ed invece che dalla Gallia arrivano alle nostre orecchie dalle ben più vicine valli Orobiche.
Questo CD intitolato anch'esso Folkstone è l'ideale e materiale seguito dell'EP presentato lo scorso anno ed intitolato Briganti di Montagna riprendendone ovviamente i brani, le atmosfere ed ovviamente la particolare musica, un Folk Metal chiaramente influenzato dalle sonorità celtiche delle cornamuse e delle bombarde. Il primo pensiero dopo un ascolto veloce corre immediatamente a band come gli In Extremo o gli Schelmish ma già un più approfondito esame ci riporta ad una realtà che prende si forte ispirazione dalle band germaniche succitate ma che con abilità è capace nel dare alla musica un tocco estremamente personale aggiungendo una certa teatralità quasi narrativa nella voce di Lore, una teatralità che ricorda per molti aspetti l'approccio evocativo di Giuseppe Brancato dei Fiaba ed una capacità nell'intrecciare le sonorità tra gli strumenti elettrici e gli strumenti tradizionali che denota un ottima tecnica sia strumentale che strettamente compositiva, miscelando con cura e sapienza le sonorità elettriche ed aggressive del Metal ed i passaggi epici ed evocativi della musica popolare. Il cantato in italiano poi contribuisce in maniera definitiva a riconoscere i Folkstone come i rappresentanti di un Folk-Metal che affonda le sue radici in un terreno e in tradizioni prettamente italico-lombarde. Anche i vari brani che si susseguono, pur dimostrandosi ancorati al medesimo genere riescono a presentarsi con ritmi ed approcci sempre diversi regalando sensazioni ed emozioni variegate e composite all'ascoltatore, regalandoci anche alcuni inserti completamente strumentali con le cornamuse grandi protagoniste, compreso un tributo ai teutonici Schelmish; anche negli aspetti più "moderni" il suono degli Orobici è vario, passando da un Heavy Metal più classico e robusto ad un Hard Rock più melodico ed ammiccante. Scontato quindi dire che Folkstone è un disco che difficilmente può annoiare, sia per la varietà dei colori musicali che per l'approccio vocale di Lore che da un tono ed un sapore tutto particolare ai brani. Scontati per il genere sono ovviamente anche i testi che sicuramente non brillano per particolare epica narrativa o per impegnativi approcci lirici ma che raggiungono lo scopo di dare enfasi e urgenza ai brani. Buona la produzione, l'artwork ed il booklet, corredato da foto e testi. A questo punto è evidente che qualcosa in comune con Asterix & C. i Folkstone lo devono avere, per ricavare una tale schiettezza, briosità ed esuberanza sonora dalle 12 tracce di questo disco i ragazzi bergamaschi un pochino della pozione di Panoramix devono proprio essersela bevuta, magari mischiata con del buon idromele, speriamo solo che il bravo Lore o magari Ferro non caschino dentro il paiolo del druido altrimenti chi li ferma sti "briganti di montagna". Bel disco, assolutamente da ascoltare con piacere e quindi un disco consigliato a tutti, dalle Alpi alla Trinacria, perchè la buona musica, specialmente se popolare, non ha e non deve avere confini. "Paradiso ed Inferno, i Folkstone di tutto ciò si fanno scherno, brindiamo dunque a Madre Terra che da sempre ci protegge ed è solo lei che detta la nostra legge", questi sono i Folkstone, complimenti ragazzi. 80/100
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Lore: Voce, cornamuse, bombarde, flauto Anno: 2008 |