Un Angelo Branduardi in salsa heavy/prog ecco l'accostamento che per primo mi viene in mente per descrivere i Fiaba,
gruppo siciliano, di Siracusa precisamente, composto da Giuseppe Brancato (voce), Massimo Catena (chitarra), Carlo Bonfiglio (chitarra), Giuseppe Capodieci (basso), Bruno Rubino (batteria).
Giunti al quarto album, dopo una carriera che ha visto la luce nel 1991 e che ha già portato i Fiaba alla pubblicazione di XII L'Appiccato, Il cappello ha tre punte e Lo sgabello del rospo, nel 2005 esce per la PCFilm quest'ultimo lavoro "I racconti del giullare cantore", una carriera ricca di soddisfazioni, sopratutto live, culminata nel 2004 con l'essere gruppo di supporto dell'unica data italiana di Fish.
Un gruppo difficilmente inquadrabile in predeterminati steccati musicali, propongono uno straordinario mix di robusto progressive metal che corre lungo il confine dell'heavy puro, condito con sonorità celtico-medievali e popolari-mediterranee, sonorità antiche e moderne al tempo stesso, linee melodiche estremamente semplici e completamente elettriche ma nonostante questa apparente semplicità i Fiaba riescono a trasmettere con la loro musica una vasta gamma di emozioni e sensazioni.
Ecco il mattino nel vento e la brina d'argento sopra i petali dei fiori con il sole brillerà. Arriva timido un elfo, guarda lo specchio d'acqua, si riconosce e ride. Sveglio è il mattino e i timori sono due cacciatori, vengono nel bosco antico per cercare solo te Dio mio, mi stanno braccando! Forse dovrò fuggire in qualche altro mondo; forse in quel luogo che s'apre nel sonno con la chiave d'oro che ho, forse il futuro è un luogo sicuro, non so.
Viaggia quell'elfo braccato, viene da un tempo che è passato, troppo presto e presto o tardi lì ritornerà ed oltrepassa quel muro Questo sarà il futuro.. non capisco bene cosa qui succede, forse è che l'uomo, che nulla possiede, di tutto si chiede il perché e non capisce che in fondo tradisce anche sè.
Torna quell'elfo al suo mondo, ché almeno se si guarda intorno vede cose vere e il senso d'ogni cosa a sé; getta la chiave dorata regalo d'una fata.
"La fuga dell'elfo", uno dei brani più belli di questo lavoro dei Fiaba; i testi, e la loro interpretazione sono una ulteriore peculiarità che aumenta il valore artistico de "I racconti del giullare cantore", notevole infatti è lo spessore delle liriche, il nome non nasce a caso, esse sono proprio piccole fiabe messe in musica, con elfi, nani e folletti a comporre testi spesso, come nel caso portato ad esempio, narrati più che cantati dalla potente, evocativa e teatrale voce di Giuseppe Brancato, talvolta un cronista simile all'antica figura del cantastorie paesano e talvolta irriverente come un giullare di corte, testi che però solo apparenetemente si limitano a narrare semplici favolette, ma spesso usano metafore ed allegorie per immagini più ironiche, incisive e decisamente più attuali.
A completare in maniera egregia questo CD si aggiunge un libretto veramente ricco e curato; ciliegina sulla torta troviamo allegato il video, peraltro molto ben fatto, di "Angelica ed il folletto del salice".
Completamente originali, decisamente unici, i Fiaba, non solo per quel che riguarda il panorama italiano, un disco, questo "I racconti del giullare cantore" sicuramente non facile, che va ascoltato con attenzione, sopratutto per la parte lirica ma al contempo assolutamente eccezionale, magico, imperdibile.
81/100
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Giuseppe Brancato: Voce Giuseppe Capodieci: Basso Bruno Rubino: Batteria Massimo Catena: Chitarra Carlo Bonfiglio: Chitarra
Anno: 2005 Label: Pcfilm/Ma.Ra.Cash/Venus Genere: Folk/Progressive Metal
Tracklist: 01 - Angelica e il folletto del salice 02 - Nipote di strega 03 - La fuga dell'elfo 04 - Ho visto uno gnomo pt.1 05 - La caccia 06 - Arriva lo spazzacamino 07 - Le pere dell'orco 08 - I sogni nel sacchetto 09 - Il crocchiaossa 10 - La gemma nel pozzo 11 - Il luccio della fontana 12 - Ho visto uno gnomo pt.2
Sul web: Fiaba Fiaba @MySpace
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