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Inner Quest


Giuseppe Carrubba: Tastiere
Giuseppe Di Sparti: Chitarra
Emanuele Carrubba: Basso
Riccardo Barbiera: Batteria

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- A&B -
Ciao ragazzi e Benvenuti su ArtistsAndBands, ovviamente complimenti per il vostro EP e sopratutto per la vostra performance live allo Zsa Zsa che ho avuto il piacere di seguire pochi giorni fa.
- Inner Quest -
Grazie per l’invito su Artists & Bands. E siamo felici piaccia il nostro operato, sia studio che live.

- A&B -
Ormai la prima domanda è un rito ... e come tale va rispettato, però effettivamente aiuta tutti ad iniziare a conoscere gli Inner Quest, vi volete presentare, volete raccontarci la vostra storia ?
- Inner Quest -
Il progetto Inner Quest nasce nel 2003 quando Riccardo Barbiera e Giuseppe Di Sparti, oramai amici e compagni di musica da diversi anni, decidono di formare una tribute band ai Dream Theater. Il progetto ha una svolta radicale quando agli inizi del 2006, con l’ingresso dei fratelli Emanuele e Giuseppe Carrubba,
si decide di scrivere musica inedita strumentale. Adesso siamo un gruppo di musicisti e amici che condividono una passione e un progetto che teniamo tutti assai a cuore. Abbiamo tutti e quattro identità diverse ma complementari che ci aiutano a stimolarci vicendevolmente in campo musicale e non solo. Facciamo un prog metal strumentale che ci piace definire aggressivo ma raffinato allo stesso tempo.


- A&B -
La prima cosa che "salta all'orecchio" ascoltando il vostro Ep, oltre alla bravura tecnica di tutti e 4 è il fatto che la vostra musica è completamente strumentale, scelta obbligata o decisione ponderata ? ed in futuro continuerete così oppure prima o poi ci sarà un vocalist negli Inner Quest ?
- Inner Quest -
All’inizio è stata una scelta istintiva. In principio ne abbiamo parlato pochissime volte. La voglia di scrivere la nostra musica e di salire su un palco eseguendo i propri brani era tanta, che probabilmente abbiamo poco considerato questa eventualità. Adesso che abbiamo ricevuto consensi e apprezzamenti sembra facile dire che è stata la scelta giusta.
A molti piace questa peculiarità e si sono affezionati a questo modo di fare musica che, teniamo a precisare, è più frequente nella storia di quanto si possa pensare (da J. S. Bach ai Liquid Tension Experiment).
Ci piace pensare che solo con l’ausilio del titolo del brano, l’ascoltatore può, forse ancor meglio, attribuire un “suo” significato alla canzone ed emozionarsi attribuirle un ricordo, un pensiero o anche solo un sentimento.
Fermo restando che per noi i brani hanno un significato ben preciso.
L’assenza di un cantante forse ci da più libertà, e questo fa si che i brani siano così vari e articolati. Paragoniamo i nostri brani a dei piccoli viaggi in cui il paesaggio è vario e mai uguale, come è effettivamente nella realtà.
Crediamo di poter dire che il nome Inner Quest rimarrà legato ad una musica strumentale.



Giuseppe Di Sparti ed Emanuele Carrubba

- A&B -
Le vostre composizioni sono estremamente ricche ed articolate, con partiture e passaggi complessi, come nasce una vostra canzone ?
- Inner Quest -
I brani, fondamentalmente nascono in tre modi.
Il primo (ed il più frequente) è quando uno di noi porti una bozza che viene elaborata da tutta la band assieme. E in questo caso non sono rare le discussioni su arrangiamenti, riffs, soli o altro.
Il secondo è che un membro propone un brano, magari anche con gli arrangiamenti di tutti gli strumenti, che poi viene ampliato e arrangiato nella sua forma finale.
È un buon modo di comporre ma, se non tutti apprezzano il brano, rischia di essere gettato nel cestino.
Il terzo è sicuramente quello più divertente ed estemporaneo. Può capitare che, durante le prove per i concerti, nel bel mezzo di una jam ci si guardi e si dica: "sounds good!".


- A&B -
La vostra musica è un insieme di molte componenti, personalmente vi ho trovato la tecnica del Prog Metal, il virtuosismo del Prog Rock e certe influenze, sopratutto in fatto di forza espressiva specialmente sul palco, di band come gli Opeth, sopratutto questi ultimi vedendovi dal vivo, ma in realtà cosa musicalmente influenza gli Inner Quest ?
- Inner Quest -
Le nostre influenze sono molteplici e in continuo aggiornamento. Detto questo siamo influenzati in maggior parte dal prog anni ’70 e ’80, vedi Yes, ELP e Pink Floyd in primis. Molto ci ha influenzato il Baroque ‘n Roll di Malmsteen.
E molto in termini di energia ed espressività abbiamo appreso da: Metallica, Symphony X, Shadow Gallery. La produzione solista di Derek Sherinian è quella che mette d’accordo i gusti di tutti gli elementi della band. Forse anche da questo si spiega il perché di una band strumentale.


- A&B -
Una delle cose che mi ha colpito del vostro EP, oltre alla musica, è la cura che avete dato ai dettagli, un ottimo artwork, una registrazione nel complesso più che buona, alla fine come valutate nel complesso il lavoro svolto ? siete soddisfatti o c'era qualcosa che poteva essere migliorato ?
- Inner Quest -
Il nostro EP è frutto del lavoro di molti mesi. L’artwork è stato realizzato dalla nostra Marina “Nekonera” Cerami che ringraziamo sempre con piacere per tutto ciò che fa per la band con estrema professionalità.
Crediamo sicuramente che si tratti di una buona registrazione e in definitiva possiamo dire che l’Inner Quest EP è un lavoro che ci soddisfa. Ci dispiace solo non poter far arrivare quel pizzico di carica in più che puoi esprimere su un palco.



Giuseppe Carrubba e Riccardo Barbiera

- A&B -
Come sta andando la promozione, avete intenzione di proporre a breve il vostro lavoro in giro, ad etichette, agenzie ecc ... oppure preferite perfezionare ancora il vostro sound ed attendere un secondo EP ?
- Inner Quest -
Bisogna sempre migliorare. In ogni caso lavoriamo e lavoreremo per un miglior suono. Già stiamo pensando ad un secondo disco. Non sappiamo se un EP o un vero e proprio full lenght. Proporremo sicuramente il nostro EP alle label perché, al di là di tutto, crediamo sia un prodotto che identifica bene le nostre idee e il nostro sound.

- A&B -
Ho notato che dal vivo sprigionate un energia ed una forza non indifferente, il palco e quindi l'immediatezza dell'esecuzione, è un luogo in cui vi trovate a vostro agio, oppure preferite la possibilità di poter studiare e ripetere ogni passaggio musicale come può avvenire in studio o ancor meglio in sala prove ?
- Inner Quest -
A dire il vero non proviamo moltissimo. Di solito un paio di prove in vista dei live. Il palco è il nostro habitat naturale. Ci sentiamo a nostro agio e ci divertiamo moltissimo quando ci esibiamo. Crediamo di avere un feeling e un affiatamento tale che arriva anche a chi ci vede.

- A&B -
Avete in ballo altri progetti musicali oltre gli Inner Quest ?
- Inner Quest -
Qualche cover band qua e là per arrotondare lo “stipendio”.

- A&B -
Chi sono gli Inner Quest al di fuori dell'ambito musicale ?
- Inner Quest -
Giuseppe Carrubba dopo studi da ragioniere si sta avviando nella professione di programmatore. Studia da autodidatta piano e chitarra rinnova spesso il suo amore per la birra.
Riccardo lavora in una struttura ospedaliera con contratto a termine.
Cerca di fare della musica il suo lavoro e la domenica insegna batteria in una scuola Tamil.
Giuseppe Di Sparti sta concludendo con successo gli studi in ingegneria. Va a pesca quasi tutte le settimane e prepara sempre nuovi riffs per la band.
Emanuele si applica costantemente nello studio del basso e della chitarra. Grande appassionato di Stephen King, divora libri e fumetti di ogni sorta. Cerca la giusta sistemazione nel mondo del lavoro.


- A&B -
Quando e come è stato il vostro "primo incontro" con la musica ?
- Inner Quest -
Riccardo ha avuto il suo primo approccio con i Beatles. I gemelli Giuseppe ed Emanuele sono stati indottrinati fin da piccoli dal padre con molta musica dei più svariati generi, forse il primo album ascoltato assiduamente è “Animals” dei Pink Floyd. Capolavoro.
Giuseppe ha cominciato con i Litfiba dei primi ’80, quelli veri.




- A&B -
Internet è un mezzo di comunicazione ormai diffusissimo e credo dia la possibilità ad una band emergente di potersi far conoscere al mondo intero senza eccessivi costi e senza eccessiva "fatica", che rapporto hanno gli Inner Quest con questo mezzo ?
- Inner Quest -
Abbiamo un ottimo rapporto con il web. Crediamo sia molto utile farsi conoscere in tutto il mondo tramite un blog od un sito. Passiamo molte ora a promuoverci on line. E web-zine ben fatte come la vostra possono essere utili a trovare nuovi talenti a e tenersi aggiornati sul panorama odierno.
Però siamo dei nostaligici. Crediamo che si sia perso quel romanticismo di quando si ascoltava un brano alla radio e si andava al negozio di dischi a cercarne l’autore. Sei sempre davanti al pc e vuoi essere “imboccato” dei tuoi mp3 e guardare la musica da spettatore passivo su you tube. Forse dovremmo darci una bella smossa. Andare più spesso nei negozi di dischi. Ascoltare tanta musica e andare a vedere le bands dal vivo, emergenti e non.
Ci sono ragazzi che ancor oggi hanno questo modo di intendere la musica, chi addirittura acquista ancora il vinile. A loro, e non sono pochi, va tutto il nostro apprezzamento.


- A&B -
Progetti futuri ? possibilità concrete e sogni nel cassetto ?
- Inner Quest -
Tanti live, nuovi brani e registrazioni.
Possibilità concrete forse ancora presto per affermarlo, ma ci stiamo impegnando in tal senso, consci che la scena metal di oggiorno è difficile e competitiva.
Il nostro sogno per adesso è un bel contratto per un bell’album.


- A&B -
Ragazzi io vi ringrazio per il vostro tempo, vi rinnovo i complimenti per la vostra musica ed ovviamente spero di ribeccarvi qui in giro per Palermo quanto prima, vi saluto e vi porgo i saluti di tutto lo staff di A&B e dei nostri lettori.
- Inner Quest -
Grazie a voi per averci ospitati nella vostra web-zine dandoci l’opportunità di parlare un po’ di noi.


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