Non è solo un ottimo lavoro musicale questo Brucerò la Vucciria, col mio piano in fiamme, dei palermitani Akkura ma è anche un bel libro, un interessante raccolta di 10 racconti scritti tra gli altri da Davide Enea, Alli Traina, Dario Tosini, Andrea Gullotta e Cesare Basile, oltre che dagli Akkura stessi, 10 racconti abbinati a 10 brani musicali che ci presentato Palermo, con le sue mille contraddizioni, i sentimenti a volte contrastanti di chi questa città l'ama e la odia in egual misura.
La storia, inventata dagli Akkura è quella di un pianista del noto quartiere della "Vucciria", un pianista che con la sua musica, che nasce per le strade e per i vicoli del mercato si batte, per difendere il suo quartiere da chi vorrebbe ridurlo a mera attrazione commerciale. Nino, questo il nome del pianista arriverà a prospettare finanche la distruzione della "Vucciria" pur di non consegnarla agli speculatori. iù che sul libro, ovviamente approfondiremo maggiormente la parte prettamente musicale; registrato in Brasile da Moreno Veloso, figlio di Caetano Brucerò la Vucciria è un album variopinto che pur presentandosi in maniera apparentemente violenta nelle tematiche è in realtà estremamente garbato nei modi musicali, capace di passare dal Rock 'n' Roll di "Brucerò la Vucciria", ai toni etnici di "Diquembra", dalla stupenda "Vicoli vicoli", melodica e confidenziale, ironica e descrittiva alla dissacrante "Kalsamex". Non manca una piacevole escursione in territori più Folk come in "Beddu Lupu", cantata o meglio raccontata in siciliano. Da segnalare ancora "Nico il Gigante", brano dal sapore più Rock, in sui il ritmo si fa più brioso, così come in "Attore meridionale". 75/100
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Riccardo Serradifalco: Voce, chitarra Anno: 2009 Sul web: |