Esordio discografico per i giovanissimi milanesi Kadavar che con questo four pieces demo intitolato Modern Vision of Human Madness ci propongono un Death Metal molto semplice ed arcaico, scevro da qualsiasi tecnicismo, proposta che si ispira esplicitamente alla Old-School Death Metal e che già dal primo brano che ci troviamo ad ascoltare, ovvero la cover di Zombie Ritual dei Death, ci fa chiaramente capire dove si collocano le coordinate musicali dei Kadavar.
Il risultato all'ascolto è nel complesso sufficiente, tenendo sopratutto in gran conto la giovane età della band. Si parte come detto con Zombie Ritual, cover dei Death che risulta ben eseguita e ben coerente con l'originale, i brani che seguono sono tutti dei Kadavar e pur non facendo sobbalzare sulla sedia si lasciano ascoltare, facendo trasparire che qualche meccanismo all'interno della band, sopratutto ad esempio nei passaggi tra riffing e assoli sono ancora da oliare al meglio, da migliorare anche certi aspetti, forse più legati al mixing che ad altro, nel suono delle chitarre, essenzialmente però si tratta sempre di lacune legate molto all'esperienza ed al feeling tra i vari membri, all'altezza il growl di Lorenzo Bidoli e di Luca Colucci che funge da seconda voce, sufficiente anche la parte ritmica con la batteria di Filippo Mantovani sicuramente in grado di superare in scioltezza la prova e con qualche sbavatura nel basso ma nel complesso all'altezza. Tra i tre brani propri che vengono proposti, senza dubbio quello che mi ha colpito maggiormente è Abhorrences And Diseases per l'aggressività ed il ritmo, da migliorare invece l'assolo. I giovanissimi ragazzi milanesi, parliamo di un'età media di 17 anni, con Modern Vision of Human Madness ci mandano un messaggio chiaro, vogliono farci capire che loro ci sono, ci sanno fare e vogliono provarci, certo con molto ancora da migliorare, molta esperienza da maturare, con molta strada da fare e con una personalità tutta da costruire ma se la voglia è quella espressa con questa Demo potranno in futuro provare a dire la loro in un panorama che però propone nuove band ormai a getto continuo, forse per questo sarebbe anche utile provare a ricercare maggiori elementi di originalità. 60/100
|
Lorenzo Bidoli: Chitarra e voce Anno: 2007 Sul web: |