Vi vengono riproposti, scansionati in ogni pagina, centinaia di albi tratti dalle più disparate serie, da Jacula al Tromba, passando per il Camionista, la Dottoressa, Corna Vissute, Sukia, Zora, giusto per citarne una manciata. In alcuni casi (tra questi, impossibile non citare Ulula), la serie è proposta integralmente, per non parlare dei fumetti che, a prescindere dai contenuti erotici, assumevano valore intrinseco per la bellezza dei disegni ad opera di artisti eccezionali quali Giovanni Romanini, Magnus, Leone Frollo e tanti altri. Il blog è gestito da una giovane donna che si fa chiamare Tippy la Hostess, chiaro tributo alla serie Hostess, in edicola dal 1983 al 1985 per un totale di 35 numeri, avente per protagonista la bionda e bellissima Tippy, ragazza americana piuttosto disinibita che corona il suo sogno di fare l'assistente di volo. Tornando alla Tippy dei nostri giorni, impossibile non rimanere colpiti sia dalla sua emancipata attitudine, sia dalla sua capacità di contestualizzare ogni singolo numero proposto, anche soffermandosi, in negativo così come in positivo, sulla qualità del disegno e/o della sceneggiatura.
Peraltro, lei gestisce anche il blog Tippyland (tippylahostess.blogspot.com/search/label/Tippyland), ancora più trasgressivo, comprendente anche lo scenario erotico narrativo. Nel corso dell'intervista che ci ha gentilmente concessa, abbiamo scoperto che ha una "doppia vita": donna piuttosto piccante ed emancipata nel web, ragazza della porta accanto e con basso profilo nella vita reale.
Intervista
Janus: Ciao Tippy. Vuoi iniziare spiegandoci come nasce l'idea di dedicare un blog al fumetto erotico degli anni '70 e '80? Tippy: Un saluto a tutti i lettori di Artists and Bands. Guarda, essendo io nata negli anni '90, purtroppo non ho vissuto l'epoca del boom dei fumetti sexy tascabili italiani. Quegli albi li ho scoperti per caso, rovistando di nascosto tra una collezione privata di mio zio, quando oramai erano già robe vintage. Ero allora una ragazzina, appassionata di fumetti, ma non conoscevo ancora quelli erotici. Mi colpirono molto, alcuni mi fecero ridere, altri invece smuovere le prime "emozioni/eccitazioni" sessuali. Li trovai ben disegnati e con storie a loro modo molto più avvincenti e divertenti rispetto agli altri fumetti erotici "moderni". Mi piacquero subito i personaggi protagonisti: Tromba, Camionista, Gol, Sukia, Poliziotta e, ovviamente, Tippy la Hostess... Ricordo che allora provai a cercare notizie sul web, ma non si trovava un bel nulla, qualcosina giusto su Zora e i sexy horror molto famosi ma, per il resto, zero assoluto. Da lì nacque l'idea di creare un blog che in qualche modo li raccontasse, anche se ero ignorantissima in materia.
Janus: “Zero In Condotta” nacque subito come contenitori di questi fumetti? Tippy: In realtà, “Zero In Condotta” cominciò da principio come blog fan-fiction che raccontava una sorta di sequel e prequel delle vite di alcuni personaggi della Edifumetto ambientata in un liceo. Storielle hard che mi inventavo io ma che attirarono la curiosità di alcuni appassionati e collezionisti di quei fumetti. A poco a poco, infatti, il blog abbandonò la funzione originale di racconti basati sui fumetti, per pubblicare invece le scansioni degli albi originali che i fan e i collezionisti di volta in volta mi inviavano, commentati da me, dal mio socio Daice o da altri fan. Ora è una sorta di biblioteca virtuale dove è possibile rileggere questo vasto patrimonio di fumetti erotici italiani anni ‘70 e ‘80. Il meglio e il peggio di quella vasta produzione di "fumettacci"....
Janus: la tua capacità di descrivere e contestualizzare disegni e sceneggiature che caratterizzano ogni singolo albo, è espressione di una certa competenza e ti permette, a buon titolo, di elargire critiche ed elogi. Leggendo le tue schede di presentazione, così come le tue appassionate interviste, appare piuttosto evidente la tua passione per il fumetto in generale, non soltanto di stampo erotico. Tippy: Grazie, ma la mia "competenza" è nata pian piano, grazie all'aiuto, agli insegnamenti e ai consigli di quelle persone che hanno veramente vissuto quell'epoca e letto tanti di quei fumetti. Io ho imparato grazie al blog e ai suoi lettori più esperti che mi hanno consigliato dove andare a cercare notizie. Il mio socio Daice, collaboratore del blog, per esempio, è uno di questi, ma devo ringraziare anche un grandissimo esperto, amico e appassionato di fumetti come Donato Cazzese che, oltre a rifornire il blog di molti suoi scan, mi ha regalato la sua passione e conoscenza in materia che è stata utilissima per le mie presentazioni. Io, poi, sono curiosa di natura: mi informo, leggo molto, mi piace condividere quello che so e quello che apprendo. Ultimamente, poi, il blog si è arricchito anche della collaborazione di Isidoro Bruno, che all'epoca ha lavorato su alcuni di quei fumetti erotici e che mi ha raccontato molti aneddoti curiosi. Ci sta aiutando facendo un bel lavoro di recupero ed editing di alcuni albi più rari e difficili da trovare. Tornando alla tua domanda, si, sono una grande appassionata del fumetto in generale, al di là del suo genere. Ho letto e continuo, quando posso, a leggere di tutto, dai supereroi ai noir, dall'erotismo ai manga...
Janus: quali fumetti non erotici segui? Tippy: Da bambina amavo molto gli shōjo-manga, sopratutto quelli anni '70 e '80. Sono sempre stata una tipa vintage come gusti, non solo per il fumetto erotico (risate). Lady Oscar, La Maschera di Vetro (Glass no Kamen), La Principessa Zaffiro, Ransie, Alpen Rose, Lady Georgie e poi, andando più sul genere action, City Hunter, Angel Sanctuary. Ho inoltre una grande passione per i DC comics, il Batman Universe in particolare. Mi piacciono molto anche i generi umoristico (adoro i Penauts e Mafalda), noir (Satanik), fantasy (Fables). Comunque, in generale, il mondo del fumetto, con tutti i suoi personaggi, stili, artisti, mi incuriosisce parecchio.
Janus: Chi è, nella vita reale Tippy? Una hostess, come la protagonista della nota serie? Quanti anni ha? È sposata? Ha figli? Tippy: Certo, sono una hostess del web, del virtuale, assisto e accompagno i sognatori in viaggi con la fantasia. Tippy è questo. Nella vita reale, Tippy non esiste, o meglio, esiste un'altra ragazza che, in comune con la Tippy del fumetto, ha solo i capelli biondi, per il resto studia e lavora ed è una sognatrice, lettrice compulsiva, un po' nerd, appassionata di serie tv, come tante altre ragazze, niente di più. Infine, sono ancora under 30 e, ovviamente, non sono sposata né ho figli.
Janus: nella vita reale, sanno della tua passione per questo genere di fumetti o la tieni celata? Tippy: No. Come ti dicevo prima Tippy esiste solo nel web. La "vera me" vive la sua vita ma, professionalmente, non ha nulla a che fare con i fumetti e con l'erotismo, nel senso che, ovvio, ho la mia vita sessuale e leggo fumetti, ma chi mi frequenta e mi conosce realmente non sa che leggo fumetti erotici e che gestisco un blog che ne parla, altrimenti userei tranquillamente il mio nome e cognome.
Janus: tieni nascosto questo tuo hobby perché pensi di essere mal giudicata? Tippy: Un po' sì. Non so se tutti possano capire. Credo che alcuni potrebbero fraintendere o non accettarlo. Lo ammetto, sono "codarda" in questo, non mi va proprio di espormi.
Janus: Credo tu faccia bene e ti consiglio di continuare a proteggere la tua identità, mantenendo l'anonimato. Non si è ancora pronti, nella nostra società, per una ragazza così spregiudicata come appari nel web. Tippy: ...E poi, da un lato, avere una doppia vita è anche un gioco divertente e stuzzicante. È un po' come essere una sorta di Batgirl, la ragazza della porta accanto insospettabile che nel web, invece, diventa la supereroina dell'immaginario erotico a fumetti. Avere un' identità nascosta permette anche di potersi esporre, sopratutto per una ragazza, in maniera più libera e meno rischiosa, meno esposta a facili giudizi, sopratutto se ci si occupa di argomenti hard. Spesso sono stata criticata di essere ipocrita da alcuni lettori del blog, perché, non mettendoci la faccia, è come se rinnegassi il genere trasgressivo di cui tratto, come se mi vergognassi. Può essere così, ma non credo di far del male a nessuno, cerco sempre di essere rispettosa anche quando faccio dell'ironia nei commenti, di avere un atteggiamento positivo, propositivo, disposta al confronto, di essere a mio modo umile anche nell'esprimere il mio punto di vista critico dettato esclusivamente dai miei gusti personali. Quando provo a giudicare una storia, non salgo mai su un piedistallo. Se non rivelo chi sono è soltanto per "paura o pudore" personali.
Janus: I fumetti per adulti avevano, come principale scopo, quello di divertire. Tuttavia, questo divertimento, negli uomini, coinvolgeva prima o poi (e piuttosto immancabilmente, direi) la sfera sessuale. Succedeva e succede così anche per le ragazze o le donne (e con te in particolare)? Al riguardo, ho sempre immaginato cassetti pieni di questi fumetti, spesso violati, in segreto, da sorelle o cugine piuttosto curiose. Era veramente così? Tippy: Si è così. La curiosità poi è femmina, guai provare a tenere nascosto qualcosa ad una femmina, lasciare un discorso a metà...una femmina impazzisce. Quei fumetti porno, come altri aspetti dell'erotismo, attraggono sia gli uomini sia le donne. Magari in maniere diverse, ma l'attrazione e la curiosità ci sono. Poi, una volta letti, a non tutte piacciono, come a non tutti gli uomini piace l'erotismo a fumetti (magari preferiscono i film o altro). Noi donne poi, vuoi per educazione, vuoi per tradizione, paura di essere fraintese o mal giudicate (o, a volte, solo per il gusto di sentirsi un tantino "superiori" dell'uomo) facciamo fatica magari ad ammetterlo, confessarlo. Ho amiche che ancora non vogliono ammettere di praticare autoerotismo, figuriamoci se dicono di leggere un fumetto porno. Tanti uomini si stupiscono quando scoprono che ci sono donne che leggono o amano i fumetti in generale (non parlo solo degli erotici). Pensano che sia una passione tipicamente maschile.
Janus: sono convinto che la sessualità maschile e quella femminile siano profondamente diverse: l'uomo filtra il sesso con la vista e quindi viene inizialmente stimolato in tempi piuttosto rapidi, quasi istintivi, con il coinvolgimento solo successivamente degli altri sensi; la donna, al contrario, è più cerebrale usando la vsta soltanto successivamente, attivando prima alti sensi, come l'udito, l'olfatto: in particolare, la donna è più attratta dalle qualità interiori di un uomo, piuttosto che da quelle fisiche. Con l'udito, ad esempio, la donna testa la capacità dell'uomo di saper comunicare, di saper trasmettere, di saper stimolarle le sinapsi. E' così? Tippy: Mah, l'udito in particolare proprio non saprei...la testa sicuramente. La donna deve essere prima "sedotta nella testa", ma anche l'occhio vuole la sua parte, ovviamente. Diciamo che a molte donne non basta solo vedere un bell'uomo o una scena erotica per eccitarsi, ci vuole il tipo che ci sappia fare o la scena erotica nel fumetto (o in un film) non fine a se stessa, ma giustificata, con una trama/storia, un suo immaginario, una sua atmosfera e un intrigo accattivante. I dialoghi poi sono importantissimi e, per questo, il fumetto spesso eccita di più di un video porno. La parola, ovvio, è importante, ma non è per forza l'uomo intellettuale o quello dalla parlantina facile colui che eccita una donna, anzi, a diverse donne eccita molto di più il tipo taciturno, il misterioso, in alcuni casi il cafoncello. Il sex appeal non si può spiegare, è soggettivo, a volte è anche soltanto uno sguardo, un sorriso malizioso, non importa fare troppi discorsi per far impazzire alcune donne. Dipende da tante cose. Quello che è sicuro è che noi donne siamo complicate e la maggior parte di noi non si accontenta di vedere solo una bella figurina ma necessita anche di tutto il resto.
Janus: Tornando ai fumetti hard, ritengo che gli uomini rappresentati in ciascuna serie fossero descritti piuttosto fedelmente: sempre attratti dal sesso, infedeli e mentitori, vanitosi, orgogliosi, presuntuosi. Per le donne, invece, ma è soltanto una mia personale impressione, non ci siamo proprio. E' difficile credere all'immaginario descritto da questi fumetti: donne attraenti e sempre perfette fisicamente, eccessivamente disinibite, quasi sempre infedeli, perennemente vogliose. Io nella vita reale ne vedo di rado, di donne così. Cosa, a tuo parere, c'è di vero in fumetti tipo Dottoressa, Hostess, Corna Vissute, Infermiere, Tromba, Camionista, ecc.? Quanto era reale il mondo femminile che queste serie descrivevano? Tippy: Il bello, il divertimento dei fumetti in generale e sopratutto dei fumetti erotici, era quello di esagerare un po', infiocchettare, rendere tutto molto più "pop" rispetto alla vita vera. Poi, ovvio, tante esagerazioni di alcuni fumetti risultano troppo irreali e, spesso, anche eccessive e fastidiose. Io, in qualità di lettrice, non mi chiedo cosa ci sia di reale o verosimile, non cerco modelli di vita, esempi da seguire in quei personaggi e in quelle storie. Si tratta di stimoli per la fantasia e per l'immaginario erotico. Possono alcune serie-commedia farmi ridere o sorridere poi, altre noir o horror, spaventarmi o inquietarmi un pochino così come quelle ispirate al sociale, a volte, possono farmi pensare, ma restano puro intrattenimento e, in alcuni casi, uno stimolo erotico. Posso immedesimarmi in Tippy la hostess o trovare un po' della mia malizia in Zora, ma so che sono personaggi fittizi, irreali, comunque lontanissimi da me. Un po’ come un uomo può immedesimarsi nel Camionista, ma poi nella vita reale non essere per forza un latin lover incallito e superdotato come lui. Inoltre, va considerato che si tratta di fumetti di un'epoca passata, dove non vigeva il politically correct e quindi pieni di stereotipi triti e ritriti. Ma non mi importa, giacchè da questi tipi di fumetti io accetto tutto questo. Non si tratta di opere di alta narrativa e non era certo acculturare, il loro scopo. Ovvio, quando alcuni esagerano con il nonsense, il gratuito o il troppo stupido, lo noto e lo scrivo nelle mie presentazioni. Ma, in generale, si tratta di pareri proposti giusto per dibattere un po'.
Janus: riguardo al tradimento, che era elemento costantemente ripreso in tutte le serie dell'epoca, sono dell'opinione che esso coinvolga uomini e donne in egual misura. Tuttavia, i presupposti sono diversi: gli uomini tradiscono per istinto, per curiosità, per atavico desiderio di riproduzione; la donna per noia o perché è trascurata dal suo uomo, umiliata, tradita. Concordi? Tippy: Non saprei... Prima di tutto, non è vero che in tutti i fumetti ci sono le corna di mezzo. In Corna Vissute e simili ovviamente si ma, leggendo altre serie, non sempre il tradimento è il motore dell'intreccio erotico. Possono esserci tanti altri motivi molto più interessanti e piccanti secondo me...
Janus: ...come no? Tippy si è dovuta concedere ad un secondino per liberare il suo amato incarcerato e, sempre con il suo fidanzato, si è scatenata in una cosa a tre con un altro uomo che le è piaciuto fin dal primo incontro. Per non parlare di tutte le altre: Dottoressa, Poliziotta, Penny di Ward (che è tra le mie preferite) e così via. Non esiste albo dove il concetto di tradimento non sia trattato. Tippy: Citi delle serie - a parte Dottoressa (che ha un rapporto molto libero col suo "scopamico" Rocky) - che parlano di coppie fisse e quindi è inevitabile che si cada nel tradimento in alcuni episodi. Ma in molte altre serie non è così. Sukia è una donna libera, idem Zora o la Reporter. Dorina la Scopona non basa le sue avventure sul tradimento, così come il Tromba, il Camionista o Gol, single e dongiovanni incalliti che non hanno una donna fissa. Le loro conquiste non sono sempre donne sposate, possono essere altre single o acerbe ragazzine o altro ancora. Ecco, a me piacciono più queste situazioni. Le corna sono noiosissime e, per fortuna, non sono il motore di tutti i fumetti altrimenti non ne sarei così appassionata.
Janus: Beh, è certamente vero che alcuni, tra le protagoniste o i protagonisti di queste serie, sono donne o uomini liberi che, in quanto tali, non tradiscono alcuno, ma dimentichi che tutti loro, e sottolineo tutti, non mancano di sedurre donne o uomini sposati, spingendoli al tradimento. Il Tromba si porta a letto in media una moglie di qualcun altro un numero no e due si. Per non parlare di altri personaggi da te citati. È una costante di tutte queste serie. Ad ogni modo, sono convinto che il tradimento nella vita reale sia molto diverso da come viene descritto in questi fumetti... Tippy: Credo che possano esserci anche tante donne che tradiscono per gli stessi motivi degli uomini da te elencati. Altre che invece tradiscono solo se arrivano a un punto tale di noia o risentimento verso il partner. Altre, ancora, perché semplicemente si sentono più attratte da qualcuno. Il tradimento, comunque, è un argomento che personalmente non mi affascina più di tanto, nell'immaginario erotico.
Janus: Perchè nel fumetto erotico le donne sono quasi tutte bisex, concedendosi ad altre donne, mentre gli uomini sono tutti descritti quali strenui difensori della loro virile eterosessualità? Tippy: Perchè l'uomo, scrittore e lettore principale di quei fumetti sexy, si eccita un mondo nel vedere due donne che fanno sesso tra loro, quindi tutte le protagoniste donne, comprese le più ninfomani amanti dell'organo maschile, in almeno un episodio su tre, dovevano fare sesso anche con una donna. Le lettrici non erano contemplate allora. Renzo Barbieri (scrittore, sceneggiatore ed editore italiano, oltre che tra i principali autori di fumetti erotici. n.d.r.), ad un certo punto si accorse che tra i lettori c'erano anche diversi gay e cominciò a inserire pian piano personaggi omosex o bisex: il mitico Gary di Sukia, poi Batty & Gay fino ad arrivare a Macho, serie pensata apposta per i lettori gay. Ma guai a far vivere un avventura gay agli stalloni Tromba, Lando o Camionista. Qualcosina ambigua, con quest'ultimo, provarono a fare ma buttandola tutta sul ridere. L'unico stallone che si scopre bisex è Silver Bird, il fidanzato-collega della Poliziotta.
Janus: All'epoca, il fenomeno delle trans era nascente (ed, infatti, era appena lambito in quelle serie), mentre quello delle milf era del tutto ignorato. Come sarebbero quelle serie se oggi proponessero questi argomenti? Tippy: Quelle edizioni di tascabili erotici erano "bulimiche" dei temi, personaggi, mode, gusti del momento. Dal soggetto popolare che diventava, nelle fattezze, l'eroe porno del fumetto, al fatto di cronaca di cui tutti parlavano che veniva subito rivisitato in chiave porno. Questo vale anche per le trame del film o le serie tv di successo. Ovviamente, anche i gusti sessuali o le pratiche che allora andavano per la maggiore venivano trattate nei fumetti, anche a seconda delle serie o episodi. Se oggi quei fumetti fossero ancora pubblicati farebbero esattamente la stessa cosa e quindi trans a volontà o serie con milf protagoniste che oggi vanno molto di moda. Probabilmente, adesso, anche le influencer dei social, i famosi tronisti o gli scandali e gossip del momento, avrebbero la loro versione fumettaccio sexy.
Janus: Nella home page Tippyland, si vede una bellissima bionda guardare con acerba curiosità un monitor che riproduce immagini che si intuiscono hot. Sei te? Tippy: Certo (risate).
Janus: ridi perché nascondi imbarazzo o perchè vuoi comunicare emancipazione? Tippy: Rido perchè sto scherzando. Ovviamente non sono io... è una pic tratta da una serie di fumetti hard americani intitolata “Nicole Heat”, anche lei presa "in prestito" perché idealmente mi somigliava un pochino come tipologia fisica.
Janus: Tu sei una tipa trasgressiva? Tippy: Non molto. Mi idealizzate tutti come una sex bomb esperta di erotismo, ma in realtà sono una brava ragazzina che ha ancora tanto da imparare (risate).
Janus: Sei consapevole che, gestendo un sito del genere, potresti essere oggetto a tua volta di desiderio? Tippy: Sì, lo sono e penso sia una cosa inevitabile. All'inizio non credevo però di "eccitare" così tanto uomini, donne, persino lettori gay.
Janus: ti intriga, ti appaga, ti lusinga, sapere che c’è gente che ti pensa, ti desidera, ti immagina? Tippy: essere desiderata e apprezzata, ovvio, fa sempre piacere. Sarei bugiarda e ipocrita dicendo il contrario o fingendomi scandalizzata o non interessata a questo. Diciamo che, ogni tanto, mi imbarazza un poco, non tanto l'essere desiderata o essere oggetto di eccitazione, quanto l'istantanea e forte attrazione (e spesso anche "affetto") che le persone maturano nei miei confronti. È un imbarazzo comunque piacevole, ma resto sempre un po' stupita.
Janus: sono stato a Firenze per turismo e, con il caldo afoso di questi giorni, incrociavo sempre ragazze seminude: al ristorante, al bar, in coda ai musei, a passeggio. Quando incontravo una bionda snella, slanciata, con seni non invadenti, pensavo: “questa potrebbe essere lei”. È stato un tormentone che si ripeteva come un loop nella mia mente, segretamente. Sono malato? Ti spavento? (risate) Tippy: Forse sei malato (risate). Scherzo! No, non sono spaventata. Magari ci siamo incontrati davvero e non lo sappiamo, anche se Firenze la frequento pochissimo.
Janus: torniamo ai fumetti. Perchè nel blog non vengono riprodotti fumetti poi apparsi in riviste erotiche successive, come Blue, ad esempio? Tippy: “Zero in Condotta” ha scelto il vintage, quel determinato stile e mondo fumettistico fine anni '60 inizio anni '90. Per tutto ciò che è successivo o contemporaneo, c'è Tippyland (https://tippylahostess.blogspot.com/search/label/Tippyland) che è il blog gemello, più libero come tematiche e stili, ma sempre improntato sull'immaginario erotico a fumetti o narrativo.
Janus: A parte Hostess, che evidentemente ti aggrada, quali sono le serie che più ti piacciono, tra quelle presenti nel tuo blog? Tippy: Hostess la scelsi come mia "alter ego" perchè all'epoca mi piaceva come tipa. Lessi le sue prime avventure, quando Tippy, da studentessa, prova a diventare un'assistente di volo. Era carina, bionda, longilinea, molto meno vamp, non un donnone aggressivo o esagerato come altre porno eroine di quei fumetti. Quindi era quella che mi somigliava di più. Non ero maggiorata e tutta curve come la Poliziotta, non ero una mora vampirona femme fatale come Sukia. Le altre non le conoscevo ancora. Poi ho conosciuto Reporter, altro fumetto che mi piace molto per il tipo di disegni, molto sensuali. Il disegnatore Massimo Pesce (dal 1983 fino al 1990 al servizio della Edifumetto di Renzo Barbieri, poi in forza al team di Zagor. n.d.r.) secondo me è uno dei migliori del fumetto erotico, avendo un'estetica accattivante nel ritrarre uomini e donne. Una serie che adoro è Yra, del mitico Leone Frollo (recentemente scomparso, è stato un architetto, fumettista italiano, prolifico autore di serie erotiche, da Lucifera a Biancaneve, passando per Yra, Naga, Casino. Ha lavorato anche per Lanciostory e Skorpio. n.d.r.), altro disegnatore pazzesco che rende sexy qualsiasi cosa. I miei "stalloni a fumetti" preferiti poi sono il trio disegnato dallo Studio del Principe (facente capo al disegnatore Nicolino del Principe, autore di serie comiche come Nonna Abelarda e Trottolino nonché erotiche quali Tromba, Non Stop, il Camionista, la Scopona, Angelica. n.d.r.), ovvero Tromba, Camionista e Gol, tre serie commedia veramente sexy, ironiche e accattivanti, dove finalmente anche le lettrici donne possono "rifarsi gli occhi" con dei bei fusti protagonisti, perché, diciamocelo, i fumetti di allora erano pensati per un pubblico maschile, fatti da autori maschi che abbondavano nel mostrare belle donnine ma trascuravano gli uomini belli e sexy, talvolta ignorati, spesso sostituiti da uomini non sexy, con un fisico che spesso lasciava a desiderare. Altro piccolo capolavoro di erotismo che leggo con molto interesse e piacere è Peccatrice. Poi trovo interessanti serie poliziesche erotiche come Quei Due Della Luce Rossa. Tra le antologiche, la mia preferita è Malizia. Corna Vissute, invece, mi entusiasma meno. Come detto sopra, le storielle di corna le trovo spesso tristi e un po' tutte uguali.
Janus: l'episodio migliore di ognuna di queste serie (inclusa Hostess) e per quale motivo... Tippy: Difficilissimo scegliere...domanda troppo ardua. Mi piacciono gli episodi del Tromba o del Camionista quando sono alle prese con prede un po' più "difficili" da conquistare, per esempio giovani ragazzine ingenue o mogli trascurate dai loro superiori. Credo che nelle storie erotiche, quando c'è la donna troppo facile, troppo assatanata, la panterona che salta subito addosso all'uomo e fa tutto lei, sia un po' meno stuzzicante per una lettrice. L'uomo deve sedurre, darsi da fare, circuire la "preda". Se ha tutto facile e pronto all'uso, che gusto c'è? Di Hostess per esempio, mi piacciono molto di più gli episodi quando Tippy si distacca dal suo eterno fidanzato e sperimenta nuove avventure. Le coppie fisse, nel fumetto erotico, non funzionano, secondo me...meglio quando l'eroina o l'eroe sono single. Niente corna tristi e banali e niente routine senza sorprese per chi legge, no?
Janus: leggendo i tuoi commenti, scopro con piacere che condanni un certo tipo di sessualità perversa o degenerata. Mi riferisco a scene di pedofilia, generalmente presentate in maniera "mascherata", così come ad ambientazioni truculente od eccessivamente splatter, per non parlare dei contenuti di stampo zoofilo e necrofilo. Perché riprodurle nel tuo blog? Tippy: In realtà non condanno mai, offro solo il mio parere e il mio punto di vista. Non sono una fan dello splatter e del macabro nell'erotismo (mi piace molto l'horror e il thriller, ma meno quando è abbinato al fumetto erotico che, purtroppo, tende a offrire poi anche scene hard raccapricciante con mostri e uomini orrendi che fanno sesso). Le scene truculente di sesso con mutilazioni, omicidi efferati o degenerazioni esagerate danno fastidio alla mia sensibilità, ma non sono assolutamente per la censura. Se un fumetto non mi piace, non lo leggo, ma il fumetto come l'arte in generale deve essere libero. Ovvio, se ne discute e infatti tra i miei pareri personali e i commenti dei lettori spesso vengono fuori dibattiti interessanti. Ma la censura non la sopporto proprio nell'arte in generale. Si deve censurare e condannare quando, con le loro parole o azioni, un politico, un insegnante o un autorità, pubblicamente istigano all'odio, all'intolleranza, all'illegalità o alla violenza, perché queste persone rappresentano un modello per gli altri e dovrebbero dare il corretto esempio, secondo me. Un fumetto, invece, può dire e mostrare quel che vuole, non è un modello di vita. Il fumetto è fantasia, anche quando è violento. La fantasia non ha limiti, quando rimane appunto fantasia. Se poi ci sono persone malate che si ispirano a un film o ad un fumetto con protagonista un serial killer, per esempio, e compiono poi una strage, quello è un loro grave problema mentale, ma non è certo colpa del fumetto o del film. Idem per gli erotici: se si rappresenta uno stupro e poi un lettore lo compie, la colpa è solo unicamente del lettore.
Janus: c'è una sezione, in "Zero in condotta", dedicata ad altri blog erotici. Parlami di quelli da te preferiti e spiegamene i motivi. Tippy: Io leggo e seguo di tutto e di più...purtroppo è il tempo che mi manca. Però, tra gli altri blog, vi consiglio caldamente quello del mio socio Daice, dedicato al suo mito Madonna (http://daicemadonnasecretinvisible.blogspot.com/). Visto che Artists and Bands tratta sopratutto di musica, potrebbe essere interessante vedere come una grande pop star sia stata omaggiata o raccontata nel mondo del fumetto, non soltanto erotico. Se invece volete scaricare molti dei fumetti che leggete sul mio blog, dovete per forza passare dal blog del mio collega Charles, “VintageComix” (https://vintagecomix.blogspot.com/), che offre una miniera di fumetti sexy, anche stranieri. Per finire, se vi piacciono i racconti erotici di genere saffico, il blog che fa per voi è “I Mille Baci Di Lesbia” (https://lesbia.myblog.it/), gestito dalla mia amica Lesbia.
Janus: ultime parole per i nostri lettori. Tippy: Saluto con simpatia tutti i lettori e lettrici di Artist and Bands! Oltre ai fumetti, anch'io amo la buona musica, sopratutto quella indipendente. Se vi incuriosisce invece il fumetto vintage erotico, fate un salto sul mio blog, vi aspetto!! Ringrazio poi te, Janus, per l'intervista: è stato un vero piacere fare quattro chiacchiere. Un bacio....
Janus: ricambio il bacio e ti anticipo che ti farò un regalo. Non tutti sanno che Tex ha una sua versione erotica (ovviamente apocrifa). Si tratta di un unico albo, intitolato Tex Miller (serie Pocket, n° 12, pubblicato da Nea Monia Edizioni nel gennaio del 1976), di D. Di Vitto (verosimilmente Domenico Di Vitto, nato nel 1949, già al servizio della Edifumetto per le serie Il Vampiro, Cimiteria e Wallenstein, in seguito nella scuderia di Mister No). L'universo di Tex vi viene demolito in maniera irriverente ma assai divertente: Tex non è il valoroso e integerrimo "Aquila della Notte", ma è un deficiente piuttosto vanitoso chiamato "Cacchio della Notte" ed il suo pard Kit Carson è un vecchio omosessuale ribattezzato Kit Koglion, poco interessato a fare giustizia, più indirizzato a sollazzarsi selvaggiamente nella maniera che immaginiamo; l'indiano Tiger Jack ha una dote nascosta che si evince chiaramente una volta che il suo nome viene svelato (Kaze Drhitt) mentre il figlio di Tex è un timido e verginello che corre dietro alla figlia del capo indiano, l'avvenente Fhika Bhona, la quale, tuttavia, lo deride per le dimensioni assai ridotte dei suoi attributi. Quando l'albo fu pubblicato, la Daim Press, casa editrice di Tex gestita da Sergio Bonelli, querelò gli autori dando vita ad un processo che si concluse con la loro condanna e la conseguente scomparsa dalle edicole del fumetto medesimo, mandato subito al macero. Si tratta quindi di un albo oggi rarissimo da reperire, perché presente in pochissime copie. Io ne posseggo una copia e, prima o poi, lo scansionerò per il tuo blog, ammesso che ti interessi. Tippy: mi interessa molto, si, come tutti i fumetti sexy, sebbene conosca già la versione sexy di Tex. Ormai sono una vera esperta di quei fumettacci (risate).
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