Abbiamo già recensito questo titolo (QUI) nella sua versione in cd, ma questa lussureggiante edizione in vinile, uscita a distanza di pochi mesi ma in due differenti anni solari, merita un'attenzione particolare.
Il 33 giri dei talentuosi Ingranaggi della Valle si compone innanzitutto di un inedito, qui proposto nelle sempre apprezzate vesti di gustoso 45 giri, allegato all'album. Così bicomposto, l'LP è stato pubblicato in due versioni, entrambe pubblicate con il titolo "Warm Spaced Blue Edition": la "Limited edition" in 140 copie, comprendente il 33 giri in vinile colorato, un booklet di 24 pagine, un poster e il citato 45 giri; la "Deluxe edition" o "Strictly Limited Edition" in sole 60 copie numerate che, oltre al materiale appena citato, include un secondo poster, una deluxe "Ingranart" Card e una instant "Lada Niva" photo. Va innanzitutto detto che, da solo, il 7 pollici merita l'acquisto dell'opera tutta, non importa di quale delle due edizioni si parli, riportando una versione live in studio del brano "Lada Niva", altrove totalmente inedita, qui ripartita tra lati A e B. Il brano è certamente tra i più suggestivi dell'intera opera e, meglio di altri, sintetizza il nuovo corso della band: come ampiamente dissertato nella rece citata in apertura, il sestetto abbandona la tradizione progressiva italica - magistralmente celebrata nell'eponimo album con omaggi ripetuti e coerenti alla Premiata Forneria Marconi e al Banco del Mutuo Soccorso - volgendo lo sguardo alla scena internazionale tributando veri e propri "numero uno" degli anni '90 come, tra gli altri, Anglagard, Anekdoten, Wobbler, non mancando di citare, peraltro, i King Crimson più impenetrabili, non necessariamente dei soli anni '70. Ma non è (soltanto) sulla musica che preme direzionare l'attenzione del lettore, quanto piuttosto sui gadget della edizione deluxe, due dei quali da soli valgono l'acquisto della costosa limitata realizzazione (abusare di questa espressione è otremodo obbligatorio). Si tratta della confezione del 45 giri, qui arricchita di una card che propone fedelmente l'aspetto e la consistenza materiale delle vecchie istantanee Polaroid, rendendo il piccolo vinile ancor più raro di quanto sia in origine. Inoltre, e soprattutto, c'è questa "Deluxe Ingranart Card" che ha qualcosa di incredibile: realizzata dalla scultrice Simona Della Bella, artista di IngranArt (la sigla non è stata coniata per l'occasione ma era presente anche prima del connubio con gli Ingranaggi della Valle, dimostrando una coincidenza di intenti che non riguarda soltanto musica e grafica, ma anche fonetica), quest'opera vede magistralmente collocati tre veri ingranaggi meccanici su carta pregiata ove è rappresentata la rivisitazione color seppia della copertina. Poco importa se, nella realtà (si tratta di una lancetta di orologio che fa da raccordo tra due rotelle con differente passo dentato), questi tre oggetti collocati in un vero meccanismo così come sono disposti nella card non potrebbero mai funzionare. Ciò che conta è la suggestione che l'aspetto grafico realizzato dall'artista sia capace di evocare nel collezionista, meglio ancora se stimolato in parallelo dalle magnifiche musiche del gruppo. Si tratta di un'opera che oltre alla vista, spinge più di ogni altra cosa ad esercitare un altro dei cinque sensi in possesso dell'essere umano: viene infatti spontaneo sfiorare con i polpastrelli la superficie di quanto realizzato, prima a volerne verificare la consistenza, quasi non fosse reale, poi a misurarne la bellezza con il tatto, quasi la vista, da sola, non fosse sufficiente a percepirne l'elevato substrato artistico. Ne consegue che la confezione tutta, così come realizzata dalla Black Widow, si qualifica quale mirabile esempio di musica di qualità sublimata da un artwork che è espressione non soltanto dell'arte suonata, ma è esso stesso, da solo, testimonianza lampante di sublime opera dell'ingegno. In caso contrario, non avremmo mai dedicato, noi di A&B, due recensioni separate, una per il CD, l'altra per l'LP, circostanza decisamente unica nella storia editoriale della nostra rivista. |
Davide Noè Savarese: Vocals Guest: Anno: 2016
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