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Balletto di Bronzo
The Official Bootleg

Un'uscita discografica del Balletto di Bronzo è cosa assai rara, e quando è valorizzata da un'edizione limited di un certo ed innegabile spessore artistico, come quella qui recensita, beh, allora c'è da leccarsi letteralmente i baffi.

Partiamo proprio tessendo le caratteristiche grafiche di questa tiratura: il 31 maggio del 2018, il Balletto di Bronzo, nella sua ultima incarnazione conosciuta - che vede affiancati a Gianni Leone, il bassista Ivano Salvatori (dal 2010) e il batterista Riccardo Spilli (dal 1997 al 2004, poi rientrato nei ranghi nel 2017) - si esibisce dal vivo a L'Asino Che Vola, locale romano decisamente propenso alla divulgazione di musica tanto disallineata quanto valida (vi abbiamo visti i validissimi Ingranaggi della ValleQUI recensiti). Quel concerto fu registrato e, consegnato agli instancabili feticisti della Black Widow Records, è oggi nelle nostre mani in una lussuosa edizione limitata a sole 100 copie numerate, costituita da doppio vinile viola e inserti che sembrano partoriti dalla Zecca di Stato, tanto sono pregevoli e rifiniti (ogni copia contiene un aforisma, a firma del front-man, ciascuno diverso dagli altri).
L'opera, distribuita in anteprima l'11 luglio di quest'anno al Porto Antico Prog Fest, dove pure il Balletto si è esibito, è al momento già completamente esaurita, anche se ne è prevista la pubblicazione nella consueta confezione in cd e in una stampa vinilica ordinaria, di cui ancora non si conoscono le caratteristiche.

Orbene, doverosamente sublimata la veste grafica dell'oggetto e ampiamente descritti i suoi prodromi tecnici, passiamo ora ad analizzarne i contenuti: viene proposto, come di consueto, il capolavoro "YS" nella sua interezza (il brano "Primo incontro", peraltro, viene eseguito due volte, la seconda con l'ospitata di Nevruz, ("il talento che è venuto fuori da un non-talent show", per dirla alla Gianni Leone) al quale vengono affiancati gli incisivi "Donna Vittoria" e "La discesa nel cervello", altre rappresentazioni pregevolissime del prog "leonino".
E' inoltre presente "Diaframma", brano altrove inedito (ogni disco dal vivo del Balletto contiene nuovi brani, come visto in "Trys" con "Technoage" e in "Live in Rome" con "Napoli sotterranea", "L'emofago", "Deliquio viola" e "Certezze fragili") che, per stessa ammissione del cantante, "non c'entra nulla con il prog, ma va bene lo stesso" (sia concesso dissentire garbatamente sul secondo incipit). Si tratta di un breve ma valido intermezzo di stampo fusion che, tuttavia, a modesto parere di chi scrive, è un tantino compromesso da inadeguati, talvolta invasivi innesti ritmici di stampo elettronico.

Chiude l'album "Bla Bla Bla", un lungo monologo del tastierista che rappresenta la genuina testimonianza che il binomio genio/follia sa essere talvolta anche assai divertente, strappando risate e spunti di riflessivi in egual misura.
In sala, lo si apprende proprio ascoltando il discorso de quo, presenti anche gli ex membri Vito Manzari e Romolo Amici, nonché Claudio Simonetti, altro massimo rappresentante in Italia del virtuosismo tastieristico, assieme a Gianni e a pochi altri.





Gianni Leone: vocals, keyboards
Ivano Salvatori: basso
Riccardo Spilli: batteria
Nevruz: vocals on track 8

Anno: 2020
Label: Black Widow Records
Genere: Prog

tracklist:
Introduzione - 12:38
Primo Incontro - 7:58
Secondo Incontro 6:24
Terzo Incontro - 9:43
Donna Vittoria - 5:44
La Discesa Nel Cervello - 6:18
Diaframma - 3:16
Primo Incontro - 9:13
Marcia In Sol Minore - 0:59
Bla Bla Bla - 7:53



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