
A dirla tutta, questo disco dovrebbe essere collocato nella rubrica “Underground”, ove sono effettivamente già recensiti gli altri titoli del gruppo ("Between Lands", "Live in Calcatronica", "Live at Electric Cirkus” nonché la compilation "Ecletism"), ma vi sono sintetizzati perfettamente così tanti stili sonori, che non è possibile non parlarne in termini di vero e proprio caposaldo, inserendolo tra i "Masterpiece", seppur confinato nella ristretta cornice che il mercato indipendente impone.
Impreziositi da una sezione ritmica e da un fiatista di stampo jazz, gli Entropia raggiungono con questo album la perfezione espressiva, e producono 6 tracce in cui sono ottimamente bilanciati minimalismi ambientali e jazz, le liquide atmosfere space degli Ozric Tentacles esordienti, gli astrusi virtuosismi dei King Crimson votati al cripticismo esasperato, le cosmiche ascendenze dei visionari Tangerine Dream. In tal senso, le vocazioni elettroniche e noise di Dr.Lops si compenetrano perfettamente con la poderosa e plumbea attitudine del bassista Emiliano Cappelli (qualcosa di più di un semplice emulo di Tony Levin), mentre il prog sibillino e labirintico tanto caro ad Amptek viene sublimato dalle ascendenze jazz del batterista Davide Pentassuglia e del fiatista Biagio Orlandi. Come nella migliore tradizione, il gruppo confeziona un album assai differente dai precedenti (e da quelli che seguiranno), testimonianza ennesima di una volontà di ricerca mai doma, sempre cangiante ed evoluta, qui maggiormente sublimata dalla presenza in “Alchemist” di Mauro Tiberi (di cui chi scrive ha già parlato QUI), efficace artista che ricorre alla inconsueta tecnica vocale del canto armonico che, unita all’ipnotismo di una base ritmica ossessiva ma catartica, spinge l’ascoltatore verso una straordinaria occasione di rigenerazione interiore. L’uscita discografica è avvincente anche nella copertina, che documenta uno splendido murale a vocazione inquietante, fotografato estemporaneamente dallo stesso Amptek nei meandri del sottobosco metropolitano capitolino, oggi ormai irrimediabilmente cancellato da improvvida mano umana. Soldi ben spesi (pochi, giacché l'opera, tutt'ora in catalogo, viene commerciallizzata dalla label Eclectic Productions a prezzo assai contenuto).
|
|
Amptek: Guitar, Computer Dr.Lops: Keyboards Emiliano Cappelli: Bass Davide Pentassuglia: Drums, Drum Machine Biagio Orlandi: Soprano Saxophone Mauro Tiberi: vocals (5)
Anno: 2013 Label: Eclectic Genere: Electronic, Ambient, Jazz, Prog.
Tracklist: 01 The Decline Of Western Civilization, Pt. 1 02 The Decline Of Western Civilization, Pt. 2 03 The Decline Of Western Civilization, Pt. 3 04 The Decline Of Western Civilization, Pt. 4 05 The Alchemist 06 Worlds Apart

|