
Una stuzzicante indagine sul potere e la politica, proposta in sei diverse narrazioni della storia di altrettanti sovrani inglesi, strizzando l’occhio alle nuove generazioni e calandone il contesto in una destrutturata attualità.
“Sei re”: da Riccardo II, Enrico IV parte prima, Enrico IV parte seconda, Enrico V, Enrico VI parte prima, Enrico VI parte seconda, Enrico VI parte terza, Riccardo III; due dinastie, Lancaster e York e 3 intriganti figure femminili come Giovanna D'Arco, Kate di Valois e Lady Anna. Una vicenda di ispirazione shakespeariana dove il tema centrale è il potere politico caratterizzato, oltre che dalla bramosia del “trono”, dal dominio su altri popoli, sottomissioni, efferati fratricidi, compromessi. Lo spettacolo offre una messa in scena non tradizionale: le vicende non si dipanano sul palco, ma in mezzo al pubblico, con un coinvolgimento quasi diretto degli spettatori. Il cast di talento rimanda una potente resa dei personaggi, anche se le anacronistiche incursioni temporali nel presente (evidenti non solo nell’abbigliamento dei personaggi, ma soprattutto nella modalità comunicativa attraverso il cellulare) lasciano, almeno in principio, quantomeno interdetti. Le musiche originali composte ed eseguite dal vivo da Samuel Di Clemente, aggiungono un carattere personalissimo a tutta la rappresentazione. Il passaggio da un regnate ad un altro scandisce i tempi dello spettacolo nei suoi sei quadri e, come annota Duccio Camerini, autore e regista dell’opera, “Durante questo flusso di tempo molto cambia: da un tempo legato al vecchio, si passa ad un potere che impara a vivere sul compromesso, rendendosi un esempio negativo per chi verrà dopo: un nuovo comandante cercherà nel rigore e nell' assoluto la propria via". Lo spettacolo tratta sicuramente temi molto attuali e coinvolgenti, le guerre e le lotte di potere, allora come oggi, restano caratteristiche della società e coinvolgono tristemente intere popolazioni, ma la narrazione estremamente convulsa, con personaggi che cambiano di continuo, entrano ed escono dalla scena, gridano, si affannano, rende la rappresentazione caotica, se non in alcuni passaggi, eccessivamente ingarbugliata, anche per chi è perfettamente padrone delle dinamiche storiche narrate. Alcuni personaggi sono portati all’eccesso nella loro caratterizzazione e seppure riconoscendone il simbolismo, risultano un po’ scollegati dal contesto storico. L'opera è complessa e certamente un ripasso della Guerra delle due Rose è consigliabile prima di assistere allo spettacolo.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 15 aprile 2025. |
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SEI RE di Duccio Camerini regia Duccio Camerini con Francesca Alati Francesco Di Cesare Samuel di Clemente Marcello La Bella Emma Piccirilli Lorenzo Rossi Elia Testa Benedetta Tiberi Leonardo Zarra musiche dal vivo originali di Samuel Di Clemente aiuto regia Elia Testa costumi Caterina Lusena de Sarmiento Produzione Florian Metateato
Un spettacolo in sei stanze sul potere politico, un percorso itinerante. il testimone a volte passa pacificamente da una mano all’altra, oppure è strappato con la forza, oppure è qualcosa che viene indotto con calcolo. Se Re con i loro limiti, le loro domande, i timori, l’arroganza. Riccardo II, Enrico V, Enrico VI, Edoardo IV, Riccardo III. Attraverso di loro scorrono nuove generazioni e il modo in cui vedono il mondo. (Fonte: comunicato stampa)

Teatro Lo Spazio Via Locri 43, Roma informazioni e prenotazioni 339 775 9351 / 06 77204149
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