Quando penso ai fumetti, mi vengono in mente soltanto i fumetti e non anche i games, l'animazione, gli youtubers, il cosplay, il cinema e altre cose che nulla riguardano i disegni, anche trasversalmente. Non penso mai agli stand incastrati nelle minuscole vie di una meravigliosa ma totalmente paralizzata città medievale della Toscana o agli algidi padiglioni di un abnorme complesso espositivo alle porte della più grande metropoli italiana. E se ci penso, mi viene il mal di stomaco.
Immaginare i fumetti quando una rassegna li richiama, in forma esplicita o derivativa, è un'associazione piuttosto elementare ma ormai impossibile da fare. Troppe le distrazioni determinate da realtà od eventi posti a latere delle nuvole parlanti che deconcentrano l'utente.  
ARF! non tradisce l'equazione "fumetto nel titolo" uguale a "fumetto nei contenuti".

Chi avrà il tempo e il desiderio di visitare la home page www.arfestival.it/ potrà leggere informazioni che, a prima vista, potrebbero apparire in termini piuttosto altisonanti e pretenziosi: "ARF! è la festa di chi i fumetti li legge e li fa. Di chi li pubblica. Di chi li colleziona. Di chi li ama. Tre giorni di immersione totale nel racconto per immagini, nelle Storie, nei Segni e nei Disegni. Centinaia di fumettisti e illustratori, editori, autoproduzioni, imperdibili lezioni aperte con i grandi maestri, incontri, masterclass, opportunità professionali, anteprime esclusive, mostre, performance dal vivo. E un’Area Kids per i lettori di domani, ricca di laboratori creativi, ad ingresso gratuito fino ai 12 anni. Il Fumetto torna protagonista". Ebbene, frequento fin dagli esordi questo Festival, l'ho visto crescere e maturare ad ogni edizione, ingrandendosi, sviluppandosi, perfezionandosi, evolvendosi, e mai chi lo ha organizzato ha tradito le mie aspettative. 
In tal senso, i contenuti delle recensioni afferenti alle edizioni passate (due di queste si trovano qui quella del 2018 e qui quella del 2017), sono da intendersi integralmente ripresi. Tra questi, preme sottolineare, ancora una volta, che solo presso ARF! è possibile richiedere disegni - e non soltanto farsi autografare stampe, ancorché limitate, come avviene nelle fiere - a firma di artisti in forza a colossi editoriali come la Sergio Bonelli Editore. Ciò è possibile grazie alla presenza di un'utenza contenuta, selezionata, mai causale. Non si verificherà mai, ad esempio, che la fila per un autografo o un disegno sia appesantita da tizi mascherati, che passando per caso, decidono con fastidiosa sufficienza di farsi rilasciare un disegno, così, "giusto per far rosicare gli amici". Quando ARF! avrà dedicato maggiore spazio al mercato dei fumetti usati, allora avrà realmente raggiunto la perfezione. Al momento, purtroppo, gli stand ci sono, ma in numero piuttosto contenuto. Sul punto - e sto segnalando l'unico neo della rassegna - sono ancora troppi gli steward e le hostess che sgranano gli occhi allorquando si chiedono loro info circa l'antiquariato del fumetto ("ma ARF! non concede spazio ai mobili di antiquariato", mi ha addirittura risposto una ragazzetta, sorridendo con sufficienza).

Tutto ciò che precede rappresenta una semplice premessa perchè, scopo del presente articolo è di segnalare il pezzo forte della Rassegna: la mostra dedicata al personaggio dei fumetti più longevo d'Italia.
Intitolata "Tex - 70 anni di un mito" e già esposta al Museo della Permanente di Milano (dal 2 ottobre 2018 al 27 gennaio 2019) - giunge finalmente a Roma, aperta al pubblico dal 24 maggio al 14 giugno.
Si segnala quale evento commemorativo mai visto in precedenza: non la solita esposizione di tipo derivativo, costituita da quadretti espositivi piuttosto asettici che riportano spesso semplici riproduzioni, ma teche, bacheche, monitor, ricostruzioni digitali interattivi, rarissime tavole, scritti autografi ed introvabili prime stampe, ivi inclusi i numerosi numeri uno delle varie edizioni, i dipinti originali raffiguranti gli albi giganti, lo schedario autografo di Gianluigi Bonelli contenente tutte le info necessarie per costruire, in totale assenza di internet, sceneggiature sensate, evitando errori e banalità (alla lettera "A", ovviamente, notizie dettagliate sugli "Apaches"), per non parlare del merchandise datato (dai giocattoli d'epoca, alle recenti statuine dipinte a mano, passando per i diari e i quaderni degli anni '70, le maschere di carnevale a grandezza naturale e la confezione contenente il fucile e gli stemmi dei rangers).

Curata da Gianni Bono, storico e studioso del fumetto italiano, in collaborazione con COMICON, ARF! Festival e la Sergio Bonelli Editore, "Tex - 70 anni di un mito" è una mostra come io non ne ho mai vedute in precedenza e, credetemi, dedicate a personaggi altrettanto famosi, ne ho frequentate parecchie, rimanendo spesso deluso.

ARF! Il Festival del Fumetto - Edizione 2019
Data: 24-26 maggio 2019
Luogo: Roma, ex Mattatoio