Suspended Animation Dreams è il Full lenght di esordio, per gli statunitensi Subterranean Masquerade, dopo un Ep di solo 2 tracce lo scorso anno chiamato Temporary Psycothic State,
he comunque già poneva della solide basi e lasciava trasparire pienamente le ottime qualità dei Subterranean Masquerade. Suspended Animation Dreams fa parte di una trilogia chiamata "X" iniziata proprio con Temporary Psychotic State. Quello che salta subito evidente all'ascolto è l'incredibile difficoltà ad analizzare completamente e compitamente il lavoro dei Subterranean Masquerade, difficoltà che nasce dal cogliere appieno tutti gli aspetti di un lavoro che riesce nella quasi impossibile impresa di coagulare e ad amalgamare tra loro molteplici infuenze. Di solito chiunque abbia provato esperimenti simili si è poi trovato a fare i conti con lavori insopportabilmente pomposi e prolissi o talmente disomogenei da risultare praticamente inascoltabili; qui invece questo non avviene, ci troviamo di fronte ad un opera, perchè di opera si tratta, talmente eterogenea che praticamente non è riferibile in maniera precisa, disco che brilla decisamente di luce propria, che stupisce da qualsiasi lato lo si approcci, un lavoro completamente sperimentale e completamente originale, un applauso alla grande capacità al talento ed alla raffinatezza dei Subterranean Masquerade. In Suspended Animation Dreams troviamo riferimenti classici, folk, jazz, suoni psichedelici, ovviamente metal e progressive. Le influenze ed i riferimenti sono veramente molteplici, in primis gli Opeth ma anche i Dream Theater, gli Ulver, gli Orphaned Land, i Porcupine Tree, i Pink Floyd ed anche, nell'uso di certe parti vocali i Dead Can Dance, per rendere l'idea, alcune similitudini, specialmente in "Awake" si possono trovare anche con i nostrani Dark Lunacy. Relativamente alla parte vocale essa è prevalentemente un misto clean e growl, con la presenza di voce femminile e cori. Anche nell'uso degli strumenti i Subterranean Masquerade stupiscono: flauti, armonica, tromba, corno, sax, archi, ogni sorta di strumento a percussione; ritmicamente poi si passa da riff di chitarra tiratissimi, ad arpeggi con la chitarra classica, da inserti di flauto dolcissimi e ripartenze con la doppia cassa a martello da ritmi tzigani suonati col violino e sovrapposizioni in growl, il tutto talmente ben amalgamato da risultare perfettamente naturale. Un cenno di merito va anche agli arrangiamenti ed alla produzione, decisamente ottimi. Alla fine posso dire che tutto quello che è stato scritto non basta, musica come questa non si descrive appieno con parole, l'unica cosa che mi sento di consigliarvi è di ascoltarlo perchè questo CD merita veramente tantissimo e può soddisfare pienamente e contemporaneamente palati solitamente abituati a gusti tra loro diversi. Se volete ascoltarli potete andare sulla loro pagina @MySpace dove ci sono 2 canzoni pronte per l'ascolto attraverso il player integrato. Se in futuro, con nuovi lavori sapranno riconfermarsi, potremmo parlare di grande band, al momento comunque un disco assolutamente da ascoltare. 83/100
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Paul Khur:Voce Anno: 2005 Sul web: |