Che gradevolissima sorpresa ci giunge dalla fredda Russia attraverso i tipi della Unicorn Digital, una sorpresa Progressive chiamata Gourishankar giunti con questo album intitolato 2nd Hand al loro vero debutto internazionale, dopo un EP del 2002 ed un LP l'anno successivo autoprodotti.
Accennavo ad una gradevolissima sorpresa perchè secondo me questo è l'aggettivo giusto per descrivere in modo semplice e diretto l'album e per il suono dei Gourishankar: gradevole; un suono che piace, che invoglia ad essere ascoltato e riascoltato, sia per l'ariosità delle trame sonore che per l'ottima capacità del gruppo russo di coniugare in maniera del tutto naturale influenze musicali molto variegate ad onor del vero durante tutto il protrarsi dell'ascolto di "2nd hand" è facile imbattersi in movimenti musicali che più che semplici riferimenti appaiono talvolta come dei copia-incolla di note ma il tutto viene facilmente assorbito dal contesto compositivo al punto da apparire quasi come delle semplici ma chiare ed evidenti citazioni, nulla che comunque possa inficiare minimamente sulla bontà, sulla originalità e sulla freschezza della proposta musicale della band russa. "2nd hand" si presenta chiaramente come un disco Progressive, senza per una volta sottili distinzioni tra Rock o Metal è un disco Progressive a tutto tondo, capace sicuramente di attirare ascoltatori devoti ai canoni più ortodossi del Prog Rock grazie a riferimenti chiari, sinceri ed evidenti a gruppi simbolo come i King Crimson, gli ELP o gli Yes più sinfonici e romantici, così come ai fans della corrente più americana del Prog Rock dove l'uso in alcuni momenti del violino richiama immediatamente alla memoria i Kansas e sopratutto potrà risultare gradito anche a chi ama quel modo di fare Prog Metal che si rifà ai primi Dream Theater quelli di Images & Words per intenderci. Non mancano riferimenti e passagi più jazzati e frequenti incursioni nell'elettronica e nella musica ambient e new age. L'apertura è affidata ad una lunga suite: Moon7 decisamente d'impatto che rappresenta immediatamente e sopratutto musicalmente quanto scritto sopra, impossibile non rimanere affascinati per chi ama il Prog da 10 minuti di rara bellezza, completezza musicale ed intensità emotiva. Con il secondo brano intitolato Endless Drama iniziano le prime incursioni in territori più "elettronici" con riferimenti a sonorità forse più marcatamente anni '80, con l'evolversi del brano e con l'inzio della parte cantata si iniziano a riconoscere invece più marcati riferimenti al Teatro dei Sogni ed ai Rush, sopratutto per quel che riguarda basso e tastiere, riferimenti che continuano anche nella successiva Queer Forest intrecciandosi con una impostazione vocale di Vlad Mj Whiner che anche qui ricorda molto da vicino i Rush. Breve intermezzo strumentale per piano e archi è invece Taste a Cake che ci introduce a quello che è forse il brano maggiormente sperimentale e meno Progressive di "2nd Hand": The Inexpressible Chagrin dove loop ed elettronica fanno da contorno alla voce di Vlad Mj Whiner, un brano giocato molto su questo connubio di elettronica e voce, una brano comunque carico di freschezza ed armonia, nel finale si torna su territori maggiormente progressive con un buon solo di sax. Con Syx si torna in territorio completamente Progressive andando a "far visita" ai Kansas con l'apertura che sembra arrivare direttamente da un album di Steve Walsh e soci ma è solo l'inizio, anche se i riferimenti ai Kansas faranno spesso capolino nel corso deigli 11 minuti del pezzo poi il brano decolla giungendo ai livelli di intensità, varietà e coinvolgimento musicale già espressi dai Gourishankar con Moon7 attraversando territori che spaziano dal Jazz al Folk. ...End dopo un inizio in cui ritroviamo nuovamente l'elettronica il brano si sposta su territori più melodici con i sintetizzatori a fare da sfondo ai giochi corali di Vlad Mj Whiner e Nomy Agranson. La lunghissima Marvelous Choiche chiude in maniera più che degna questo ottimo disco riportandoci ai momenti già vissuti con le altre due suite di questo album, altri 18 minuti all'insegna delle emozioni forti con un ulteriore prova delle capacità tecniche e compositive. Bravi! alla fine quindi un bel disco e di conseguenza una gradevolissima sorpresa; una forse talvolta eccessiva prolissità della proposta e le troppe "citazioni" mi fanno propendere per una valutazione "Buona" rispetto ad un "Ottimo" ma la tendenza è maggiormente verso quest'ultimo, comunque una proposta interessante e che merita decisamente l'attenzione dell'ascoltatore attento alle novità più succulente dell'universo Prog sia per questo "2nd hand" che per i futuri lavori. 78/100
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Vlad Mj Whiner: Voce Anno: 2007 Sul web:
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