Arrivano dal Portogallo, sono attivi dai primi anni '90 anche se finora han pubblicato solo un paio di Demo e poco più, l'ultimo è questa autoproduzione del 2006, molto ben curata sia esteticamente, con una presentazione grafica molto bella, che tecnicamente, con una registrazione ed una produzione di livello quasi professionale.
Sono portoghesi, si chiamano Requiem Laus e quest'ultima autoproduzione si intitolata Promo 2006. Requiem Laus che fanno della semplicità e della malinconia le colonne portanti di un Melodic Death intriso di colori decisamente cupi e dai ritmi raramente accellerati. Linee melodiche semplici, dettate sempre dalle chitarre, con giri relativamente poco complicati ma che hanno il grande pregio, dettato appunto dalle semplicità, di risultare estremamente affascinanti, dal groove ammaliante ed incantatore, partiture ricche di momenti di atmosfera che non lasciano indifferente l'ascoltatore, il tutto sorretto, oltre che dalle linee di chitarra, dal growl cupo e gutturale del vocalist Miguel. Un Melodic Death che si lascia quindi facilmente "corrompere" da contaminazioni che vanno dal Gothic al Doom per 5 pezzi dal songwriting veramente azzeccato e convincente, il tutto interpretato da una band che riesce anche tecnicamente a dimostrare di essere estremamente capace. Da segnalare tra i 5 brani, per poco più di 15 minuti di musica, l'evocativa "Final Function" in cui la semplicità melodica e l'atmosfera plumbea, cupa ed oscura si contrappongono ad uno dei pochi momenti in cui la band lusitana dimostra la propria abilità anche quando il ritmo tende ad assumere connotati più veloci ed i riff diventano più tirati. Anche se può forse sembrare strano vedo una forte attinenza sonora ad una versione più semplice, cattiva ed oscura dei Subterranean Masquerade. Un buon demo sicuramente per una band tecnicamente preparata e dal songwiting sufficientemente originale e ricco di elementi evocativi e di atmosfera, pur nella sua relativa semplicità, sicuramente da tenere d'occhio nell'attesa e nella speranza di un vero debutto discografico, possibilità indubbiamente meritata. Da seguire con attenzione. 75/100
|
Miguel: Voce, chitarra Anno: 2006 |