Gli spagnoli Laments of Silence pubblicano il loro secondo album Restart Your Mind nel 2010; la copia promozionale in nostro possesso, priva di testi, é introdotta da una copertina che raffigura delle cornici, una delle quali contiene l’immagine ravvicinata di un vecchio ritratto di profilo, nella quale le rughe dell’età risaltano in modo evidente.
Il CD, formato da brani di durata medio-breve, dura circa quaranta minuti ed inizia con l’aggressivo death metal “Restart Your Mind”, smussato da parecchi istanti atmosferici; segue “Sentenced”, di poco più lento del precedente, aperto da un tappeto di tastiere. Gli effetti aprono anche il martellante “Paper Dolls”, a tratti quasi orecchiabile, mentre su “Homeless on the World of Souls” è la durezza a farla da padrona. Interviene a spezzare per un po’ il ritmo la lenta dolcezza di “Doomed”, che prosegue velocemente caratterizzato dall’uso sporadico di filtri; sul ritmato “Scream in the Darkness” spiccano gli effetti dark in avvio ed il finale dominato dalle tastiere, come pure sul feroce “Solitude” sono presenti tastiere apocalittiche che contrastano egregiamente con la leggera conclusione al pianoforte. Dopo gli effetti futuristici e semi-sinfonici di “Within My Dreams” si termina con il malinconico e massiccio “Holy Faces”, nel quale c’é posto anche per il campionamento della voce di un bambino, che chiude il disco in modo non convenzionale. Notevole gusto melodico, tecnica discreta e qualche accenno di orecchiabilità contraddistinguono dei pezzi dalla struttura piuttosto semplice, in cui le tastiere hanno ampio spazio e le clean vocals si pongono spesso in alternanza con il growl; l’elettronica é utilizzata con intelligenza partendo dal death metal di riferimento, cioè quello dei Dark Tranquillity, ma senza stravolgerlo e soprattutto senza spingersi oltre i confini di ciò che può essere definito “heavy metal”. Tirando le somme, é un lavoro che scorre velocemente ed in maniera veramente gradevole, pertanto lo consigliamo fortemente agli appassionati di death e black metal melodici e di gothic metal tradizionale, precisando però che i Laments of Silence non hanno niente a che vedere con le cantanti liriche, quindi raccomandiamo ai fan più accaniti del nu-gothic (rock o metal che sia) di starne ben lontani per non rimanere feriti da una proposta musicale che per loro sarebbe eccessivamente violenta. 70/100
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Edu Screamer: Voce Anno: 2010 |