Che schifo … La Nuclear Blast annunciava pochi mesi fa che non stamperà più CD promozionali ma che semplicemente concederà una password per scaricare i file musicali delle sue releases per la stampa. Così mi vedo recapitare un promozionale con tanto di custodia, ben fatto e curato nei minimi dettagli, ultra professionale, con 2 tracce dei Sonic Syndicate, in realtà scopro che proprio di un singolo si tratta con una unica song “Enclave” tratta dal loro album “Only Inhuman” in due differenti versioni, una audio ed una video, il video clip della precedentemente citata e che questo è quindi un radio promo cd. Alla faccia della coerenza quindi, grande sperpero di risorse per una band pacchiana e molto ‘vendibile’ per la “young new emo generation” a discapito di produzioni di metal estremo e affini, più di nicchia, che diciamo pure si venderanno da sole per la mentalità ‘globalizzata’ della Nuclear Blast e che non vedranno lo stesso dispendio di energie… Questa mi sembra una offesa bella e buona non solo per i recensori che a loro modo hanno sempre dato una mano disinteressata alle uscite di questa, che in passato è stata una importante label, ma soprattutto nei confronti delle bands del suo stesso roster che si vedono così discriminate, divise in 2 categorie, una di seria A ed una di serie B. D’accordo, scelte commerciali che noi semplici umani non possiamo capire, di una label che prima di ‘supportare’ deve legittimamente capitalizzare e ciò, aggiungo io, è pure giusto, seppure disdicevole ma a me la cosa non piace tanto perché non accetto la scusante da parte della label che si lamenta di troppo dispendio di risorse economiche (gia come se non vendessero milioni di dischi in tutto il mondo), senza considerare la rottura di doversi ‘disturbare’ a scaricare dei file, info, immagini etc. per poi scrivere una recensione che alla fin fine da lustro alla stessa etichetta e alle bands. L’unico aspetto positivo che potrei trovare è il risparmio di risorse come il petrolio, la plastica, la carta e gli scarti di fabbrica, quindi una mentalità pro-ambiente che di certo sarà l’ultimo pensiero dell’etichetta, tuttavia adesso so dove andranno a finire i soldi risparmiati con il promo cd di gruppi come Nile, Gorefest, Benediction, Hypocrisy, Kataklysm, Meshuggah, Malevolent Creation, Pungent Stench, Soilwork, etc… alcune dei quali hanno reso in passato notorietà e fasto alla N.B. Chiusa la parentesi, mi dedico ora ad illustrarvi questi Sonic Syndicate: per il mio modesto parere i To/Die/For (adesso senza contratto a quanto ne so) bastavano ed avanzavano, poiché i Sonic Syndicate non sono che una copia assurda di questi, con qualche richiamo in più alla new emotional core wave e new thrash ala Soilwork o heavy melodico ala In Flames ma con vestiario/look diversi. Il loro genere la sa lunga su cosa significhi fare musica negli anni 2000, un mix di tutto, bella presenza, cose molto cool e questa vena da figli di papà ricchi e famosi (alla faccia del proletariato) ma insoddisfatti della vita e perennemente depressi per amore e disillusione della vita (altra grossa offesa alla generazione dei teenager mondiali che in maniera robotica e sistematica acquistano i loro dischi) e poi un pò di piano forte sparso qua e la, qualche atmosfera gotica sofferta e uno stillicidio di tanta rabbia repressa dentro e urlata (si fa per dire) che al confronto della prima ondata hardcore mi pare il miagolio di un gattino rognoso ormai prossimo alla morte. Che dire ... non c’è nulla di buono i questa proposta, è solo una semplice sostituzione To/Die/For verso Sonic Syndicate, cambia la veste ma il contenuto è pressoché uguale a differenza del fatto che i primi erano tutti maschietti (e piuttosto bravi aggiungerei seppure molto vicini a quel genio conterraneo di V.Valo) ed invece qui abbiamo una donzelletta che per una volta tanto non è posta in prima linea alle corde vocali e non ancora déshabillé (…chissà per quanto ancora…) ma al basso (unica nota di originalità, che mi pare comunque fatta a tavolino), tanto bella ed ammiccante quanto ‘normale’ al basso. C’è tutto quello che serve per servire il polpettone fumante, riff di chitarra catchy e che si stampano subito nella mente, batteria possente e cadenzata, suoni lustrati e brillantati da una registrazione iper laccata, doppie vocals evocativo-tenebrose e imponenti, suoni sintetici ammiccanti, uso ed abuso di melodia e heavy groove dal taglio accattivante. Per la pace di chi richiede una buona dose di adrenalina da supermarket ma per chi cerca della buona musica genuina e personale distante dai soliti stampini questa band non è certo il massimo, un’offesa per tutte le band italiane ed estere che da anni fanno ottima musica senza trovare un briciolo di attenzione da parte delle etichette discografiche. Tratto dal loro sito: “Be aware because Sonic Syndicate are definitely one of the hottest newcomers of 2007!” (E qui hanno detto tutto!) e questa sarebbe l’umiltà di una giovane band inesperta e solo al secondo disco che ha vinto una competition nel 2005 indetta dalla stessa N.B. tra 1500 altre bands ????? Ditemi che sono un cattivo spietato ma quando ci vuole ci vuole. 40/100
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Richard Sjunnesson: Voce Anno: 2007 |