I romani Mass Obliteration ci presentano il loro ultimo lavoro, “Fratricide”, sulla cui copertina figura un uomo riprodotto dal punto di vista anatomico, cioè con i tessuti muscolari in netta evidenza: l'uomo, infatti, appare straziato, probabilmente perchè privo di pelle.
Nella copia promozionale in nostro possesso non sono presenti i testi; le note di accompagnamento, comunque, ci informano che riguardano principalmente tematiche contro la guerra e contro le autorità, di stampo politico, economico o religioso che siano. Il demo dura poco più di quindici minuti e si apre con “Mashom”, che inizia martellante, quindi prende fiato grazie ad un discreto solismo, per poi divenire cadenzata; seguono la ritmata “The Remains of Hate”, che rallenta in modo disumano prima dell'accelerazione finale e “Nekare”, più brutale e deflagrante. La conclusione tocca a “Lathe Biosas”, che si apre in stile dark-doom, poi prosegue potente, senza un attimo di respiro, visto che, anche quando cambia passo, la modifica avviene in direzione di un cadenzato ritmo da headbanging. Nonostante le apparenze, non si tratta solo di brutalità, visto che in tutti i brani compaiono tracce di solismo, che rendono più vario un disco non facilmente digeribile. Non essendo sicuramente adatto ad un ascoltatore medio o moderato, consigliamo il CD strettamente agli appassionati del death metal o comunque delle sonorità più estreme dall'universo metal. 70/100
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Andrea “Scooby Doom” Lisi: Voce e basso Anno: 2009 Sul web: |