Il secondo album dei casertani InAllSenses, intitolato Hysterical Psychosis e composto da dieci canzoni abbastanza brevi, dura in totale circa trentacinque minuti.
Si inizia con la melodia dell’intro “Last Breath”, seguita dalla compatta “Red Line”; si prosegue poi con la selvaggia “They Suck Your Soul” e con le veloci “Tommy’s Grave” e “Come Back to Hell”. Si va avanti con la martellante “Psycho Killer”, con la massacrante “In the Gash” e con la ritmata “Evil Time”, mentre la conclusione è affidata alla pesante “This World” e soprattutto a “War and Death”, di cui ricordiamo svariati campi di tempo. L’efficace alternanza tra growl e scream ed un notevole gusto melodico, che – con le dovute distanze - ricorda Slayer e Sepultura (per questi ultimi ci riferiamo all’epoca pre-“Roots”, ovviamente), emergono tramite dei validi assoli di chitarra che in ogni brano si fanno strada in mezzo alla ferocia globale, ma non riescono a celare totalmente la ripetitività finale di un disco inizialmente interessante ed un suono di batteria a nostro parere eccessivamente ovattato. Nonostante i limiti appena evidenziati, il CD è adattissimo ai seguaci del thrash metal più sfrenato, nonché agli appassionati di death metal. 68/100
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Ruggero Formicola: Voce, chitarra Anno: 2010 |