I Walkin’ Dead Raccoons usano definirsi, in maniera piuttosto originale, un gruppo “italo-hell-vetico”: nati nell’astigiano nel 2009, giungono nel 2011 al loro primo demo omonimo che dura poco più di quindici minuti, essendo formato da cinque canzoni di breve durata registrate presso lo studio Audio Crime.
Il campionamento di risate malefiche che marchia a fuoco “Alice in Wonderland” apre il disco e la storia di una moderna Alice che, trovandosi alle prese con un mondo spietato come quello che ci circonda, vede crollare il proprio, molto più fiabesco, sulle note di un velocissimo assalto death metal; sulle stesse coordinate musicali ma arricchita da un rapidissimo assolo viaggia “Under the Shadow’s Cross”, che spiega come sconfiggere i problemi della vita senza ricorrere ad eccessi alcolici o all’uso di sostanze di natura allucinogena. Si prosegue con “Reborn”, riguardante la necessità di una presa di coscienza collettiva contro la deriva del mondo d’oggi e la prospettiva di una successiva rinascita: il pezzo è lievemente più lento dei precedenti e contiene alcuni campionamenti vocali. “Satan Fist Me from Behind” pone in luce il tema - attualissimo e di gravità inaudita - dei chierichetti violentati dai preti pedofili: il brano è particolarmente pesante e sfrutta la doppia voce, nonché un nuovo campionamento vocale. Il CD si conclude con il massacrante “Worms” che descrive la degradazione dei corpi e la sensazione di vuoto che si prova quando si pensa alla morte: un breve rallentamento interrompe la ferocia e pone in evidenza le ritmiche di basso e batteria. Tutte le canzoni poggiano le loro fondamenta su un death metal molto compatto sul quale si innestano non solo sporadiche influenze slayeriane, ma anche qualche campionamento di matrice industrial, pertanto lo consigliamo agli appassionati di sonorità estreme e moderne. 68/100
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Oliver: Voce Anno: 2011 Sul web: |