Nuova proposta musicale della sempre attiva My Kingdom Music, che propone questa volta un album del quale sentiremo parlare molto in futuro.
Il disco in questione è Whispers To The Void, prima release ufficiale dei milanesi Through Your Silence, che, dopo aver superato le vicissitudini relative alla line-up, e dopo le registrazioni del demo Winter Came-Act I, riescono ad ottenere la possibilità di poter presentare sul mercato un prodotto di qualità, grazie anche alla produzione di Ettore Rigotti della Disarmonia Mundi. Infatti la qualità della registrazione è di ottimo livello e gia questo dimostra quanto si punti su questi ragazzi ma è il risultato ottenuto che proietta i Through Your Silence in una categoria sicuramente superiore alla media. Whispers To The Void si pone come un lavoro moderno, sfacciato e cattivo, ma allo stesso tempo con notevoli spunti ripresi dalle sonorità svedesi della metà degli anni 90, da bands come Dark Tranquillity, In Flames e The Haunted, il tutto condito con una buona dose di aggressività in classico stile metalcore americano, rendendo il prodotto finale fresco e avvincente, senza cadere mai nel banale. Oltre alle influenze citate, non vengono posti limiti all’inserimento di particolari soluzioni come l’utilizzo di vocals femminili (sempre riuscitissime), tappeti di archi e violini, momenti romantici e aperture melodiche, impreziosendo il loro sound anche con tempi dispari, sfuriate da headbanging puro e intermezzi acustici. La title track apre il disco, e il primo impatto non può che ricondurre le nostre sensazioni a quel melodic death che in passato ha cambiato i connotati di un intero genere, con innesti che vanno a modernizzare il sound proposto, e portandolo ad avere uno stampo assolutamente all’avanguardia. Ottimo il lavoro del batterista Fabio Vignati, il suo drumming è potente, variegato e tecnico, impreziosendo alla lunga tutto il materiale composto, coadiuvato dal basso di Andrea Caruso. La voce growl di Massimo Ranieri non conosce soste e tiene bene durante tutto l’arco del disco, come le chitarre ad opera di Marco Tafuri e Fabio Curci, che si districano bene in riff old e new school. Brani come "Desire" e "The Groom", non possono che far apprezzare tutte le caratteristiche citate prima, come "War Children", davvero una grande canzone dove continui rallentamenti di tempo non lasciano tregua fino al finale romantico e malinconico. Durante le 9 tracce presenti sul disco, non si avverte nessun calo di tensione, e l’ascolto completo dell’intero cd non fa che invogliare a spingere di nuovo il tasto play sul lettore. La grinta e la cattiveria con cui vengono proposti i brani rende le tracce accattivanti, come la potenza distruttiva di "Mass Killer", passando per "Winter Came", sicuramente il brano più classico dell’intero lavoro. Un buonissimo esordio per i Through Your Silence, continuando così ne risentiremo delle belle! 80/100
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Massimo Ranieri: Voce Anno: 2008 |