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Luca Scherani


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Recensione di Everyday's Life

- A&B -
Ciao Luca e benvenuto. Prima di addentrarci ad approfondire qualche aspetto musicale, parliamo di una tua passione: la Vespa....
- Luca Scherani -
Quello per la Vespa è un'amore non poi così lontano dalla musica: basta pensare a Quadrophenia ... anche se la mia concezione di Vespa non è molto Mod: per me il mezzo storico in genere va riportato come uscito da fabbrica, luccicante e immacolato, non mi piacciono tutti gli specchiettini e bandierine che abbondano anche sullo scooter di quel giovane Sting!
E poi la passione per la Vespa mi è stata trasmessa da un mio carissimo amico batterista, col quale condivido anche un'enorme ammirazione per Genesis, Pink Floyd, Battiato e le Alfa Romeo.
Attualmente possiedo quattro Vespe storiche, tutte regalatemi da amici o salvate dalla demolizione ... mi manca uno small frame (tipo il 50 Special o il Primavera, per intenderci), ma mi sa che è meglio se mi fermo a quattro!


- A&B -
Cosa bolle in pentola dal punto di vista musicale invece ?
- Luca Scherani -
L'argomento è vasto, le idee e le opportunità per fortuna in questo momento non mancano!
E' imminente (metà Novembre 2008) l'uscita di un CD a scopo benefico al quale tengo molto: si è creato negli ultimi anni un legame molto forte tra me e l'associazione A.GE.RA.N.V. (Associazione Genitori Ragazzi Non Vedenti, http://www.ageranv.it), si tratta di una onlus che ha sempre privilegiato le iniziative musicali per la sua promozione. In passato ha avuto sostegno da grandi personaggi della musica, come Gatto Panceri, Franco Califano, Armando Corsi, Mario Arcari, Oscar Prudente ...
Questo nuovo album è una raccolta di brani scritti da me e da Fabrizio Pagliettini, vice-presidente dell'associazione e interamente arrangiati da me per gruppo pop, violini, flauti e sintetizzatori!! Anche stavolta l'associazione è riuscita a coinvolgere alcuni ospiti illustri, addirittura due brani sono stati registrati coinvolgendo un'orchestra di 16 elementi, arrangiati e diretti da me.
Un'altro progetto in imminente uscita è il secondo album dei The Great Complotto, una formazione storica del panorama progressive genovese: ho avuto l'onore di essere coinvolto per le parti di tastiera in due brani.
Infine, a breve (spero al massimo entro dicembre 2008!) inizieranno le registrazioni del mio secondo album solista.


- A&B -
Ad un anno da Everyday's life tua prima fatica solista. Cosa rifaresti e cosa invece ti ha pienamente soddisfatto ?
- Luca Scherani -
Che domanda difficile... riguardo a Everyday's Life ho sensazioni contrastanti: sono felicissimo e soddisfattissimo, del mio lavoro, non ho mai tempo di ascoltarlo perchè sto lavorando a mille altri progetti, però quando capita lo ascolto volentieri! Lo considero un punto di partenza per un percorso solista che dovrà essere sempre più definito ed elaborato.
Allo stesso tempo però lo rifarei da zero! Obiettivamente contiene degli errori, delle ingenuità. Poi in molti brani si sentono suoni che non uso più, perchè nel frattempo ho ampliato la mia strumentazione...



- A&B -
Sono dell'avviso (e non sono il solo ovviamente) che una critica ben argomentata sia molto meglio di apprezzamenti incondizionati. A questo proposito trovo nell'album che alcune composizioni (penso a "In the morning" o la stessa title track) non siano sviluppate appieno .... quasi un timore di "osare". Che ne pensi?
- Luca Scherani -
Everyday's Life include molti brani nati dalla voglia di scrivere qualcosa, alcuni scritti anche tre anni prima della pubblicazione. Ho iniziato a registrare un po' di idee quasi per gioco o per esercizio, nel tentativo di fare un po' di "esperimenti sonori". Ho cercato poi di far confluire il tutto in un album vero e proprio quando la durata e la struttura dei brani poteva giustificarlo, mi sembrava soprattutto di aver creato un progetto che aveva un carattere preciso: un sound, un filo logico, una collocazione stilistica.
Penso che l'ascoltatore, giunto alla fine di alcune tracce, possa percepire una sensazione di "incompletezza", dovuta al fatto che mi sono accorto tardi che stavo proprio registrando un album!
Il mio secondo lavoro dovrebbe risultare più omogeneo, proprio perchè è finalizzato alla pubblicazione: scrivo con più convinzione, consapevole che davvero ci saranno persone che lo ascolteranno. Può sembrare una banalità, ma non è una cosa che davo per scontata.


- A&B -
Nell'album convivono e a volte si scontrano "tradizione" ed "elettronica". Due modi del tuo essere musicista ...
- Luca Scherani -
Il mio modo di intendere la musica non può essere "solo acustico" o "solo elettronico". Se da una parte per me è fondamentale capire cosa succede armonicamente in "September Second" di Petrucciani, dall'altra è altrettanto importante ascoltare ogni più piccolo suono geniale, incredibile ed elettronico in "Trans Europe Express" dei Kraftwerk.
Quando poi programmiamo un arpeggiatore in un synth andiamo a semplificarci quello che diversi secoli fa Bach, a mio parere vero padre (inconsapevole) della musica elettronica, applicava manualmente (per carità, nel suo caso con risultati eccelsi!) con il contrappunto.
In Everyday's Life ci sono momenti molto acustici, che mostrerebbero solo un lato di me, se non fossero seguiti da intermezzi (anche eccessivamente) elettronici.
Il collante fra i due mondi per me è l'universo analogico ed elettromeccanico degli anni tra i '50 e inizio '80. Penso ai suoni unici di sintetizzatori, pianoforti elettrici (Rhodes, Wurlitzer, Yamaha...), gli organi (Hammond in primis).
Come arrangiatore per altri progetti cerco di non forzare troppo la coesistenza di "epoche sonore", ma nei miei album solisti cerco il suono che piace a me... anche quando questo può risultare eccessivo per l'ascoltatore!


- A&B -
Nella tua carriera anche collaborazioni importanti (penso a Finisterre e Hostsonaten) quasi a sottolineare l'importanza, la vitalità della scena "progressive" a Genova e dintorni e il tuo farne attivamente parte.
- Luca Scherani -
L'incontro con Fabio Zuffanti è stato uno tra i più importanti e produttivi della mia carriera fino a questo momento. Sono entrato in contatto con Finisterre e Hostsonaten in occasione del musical inedito "Merlin - The Rock Opera", poi pubblicato in doppio CD per Iridea Records: è stato un vero e proprio balzo di qualità, lì ho visto la differenza tra avere un gruppo che fa un po' di prove, serate, qualche brano inedito e il fare musica seriamente, con la voglia di dire qualcosa. Soprattutto mi sono confrontato con un panorama molto più vasto di quello da cui venivo, c'erano sbocchi internazionali, il giudizio di appassionati che non erano solo gli amici che vengono ad ascoltare un concerto in un locale. Molta concorrenza, ma anche tanta passione e amicizia.
Tutto questo di sicuro fa interessante la scena progressive genovese, ora davvero viva come ai gloriosi tempi dei Delirium, dei Picchio dal Pozzo ...


- A&B -
Tornando a "Everyday's life". Oltre alle tastiere, ti occupi di altri strumenti e delle composizioni, come a ricordarci l'aspetto prettamente "solista" del lavoro con i suoi vantaggi e svantaggi. Non pensi che un Luca Scherani all'interno di una band possa arricchire ulteriormente la tua musica ?
- Luca Scherani -
In effetti se io avessi come unico sbocco artistico l'attività solista, questo approccio sarebbe limitante. Sarei un "one man band" casalingo!
Everyday's Life vuole essere il complementare della mia produzione musicale non solista, il posto dove si trovano tutti quei suoni che rimarrebbero nelle tastiere, perchè troppo inusuali. Si trovano gli effetti che usati dal vivo o comunque in real-time sarebbero difficili da gestire. Quindi tutte quelle cose che, pur facendo musica tutti i giorni, resterebbero altrimenti "nelle dita".
C'è poi il discorso degli altri strumenti: mi piace iniziare a scrivere anche partendo da un'idea sviluppata sulla chitarra, o sul basso. In una band di solito c'è già un chitarrista, molto più bravo di me. Così come c'è un bassista. E poi dal vivo preferisco stare dietro alle quattro o cinque tastiere (ho un concetto molto Wakemaniano di live set...) che ho scelto per l'occasione. Quindi lo scenario solista è lo spazio che mi prendo per completare il mio percorso artistico e non sprecare nessuna idea.
Il CD per beneficenza che sta per uscire sarà affiancato proprio da una promozione live, caratterizzato dalla pienezza sonora che cerco nel mio album: ci saranno (oltre a me e al mio "tastierume") tre cantanti, due chitarre, basso, batteria, due violini, due flauti, due percussionisti e ospiti in molti brani.



- A&B -
Ti ringrazio per il tempo dedicatoci... ma a te la parola per un pensiero finale...
- Luca Scherani -
Sono io che ringrazio te e Artists&Bands, per lo spazio e la visibilità che concedete a noi artisti non proprio di "primo piano"! E' sicuramente anche grazie alle opportunità e all'interessamento che ci concedete se viene voglia di darci dentro e sfornare al più presto altri lavori!
Il pensiero finale lo estendo anche alle persone che mi hanno aiutato e credono nella mia musica: oltre alla mia famiglia che da sempre mi asseconda, ho avuto grande sostegno da parte di Fabrizio Pagliettini, ormai mio collaboratore stabile, e dai molti ospiti importanti che hanno partecipato e partecipano con entusiasmo ai miei progetti. La mia gratitudine è tanta, il bilancio è sicuramente positivo.


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