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Steve Hackett

Intervistare un personaggio, un artista come Steve Hackett è sempre una grande emozione ed un grande onore, per chi come me lo segue ed ammira da moltissimi anni e c’è sempre quel timore, anche se d’interviste ne ho fatte veramente tante, di fare domande inutili, banali, ma Hackett riesce a metterti a tuo agio con una grande umiltà che solo i grandi artisti hanno. Poi il tempo per ogni artista è denaro, ma Hackett risponde con tranquillità, anche se brevemente ad ogni mia curiosità. Ciò che segue è il resoconto di una piacevole chiacchierata con un uomo che ha scritto le più belle ed emozionanti pagine del rock progressivo e non solo.

 


- A&B -
Ciao Steve, benvenuto tra le pagine di Artists & Bands e grazie, per noi è un vero onore!! Prima di tutto volevo chiederti perché hai deciso di pubblicare “Genesis Revisited II”?
- Steve Hackett -
Perché amo quella musica, fa parte di me ed ho voluto impreziosirla ancor di più, ritoccando qua e là per renderla ancora più vicina a me.

- A&B -
Con quale criterio hai scelto i brani? E’ una scelta studiata o casuale?
- Steve Hackett -
Sono i miei brani preferiti, quelli che amo ascoltare e suonare e sono anche i brani che molti fan amano, quindi mi è sembrato di aver fatto la scelta giusta.

- A&B -
Ci sono anche brani della tua carriera da solista. Perché hai deciso di inserirli ugualmente in un cd che dovrebbe contenere solamente brani dei Genesis?
- Steve Hackett -
Sono canzoni che sono apparse nei miei lavori solistici, ma che hanno molti legami e radici con i Genesis.

- A&B -
In “Genesis Revisited”, il primo capitolo di questa tua rivisitazione uscito nel 1994, i brani erano diversi dalle versioni originali, avevi cercato di rivedere quei brani portando nel loro interno nuove idee e sperimentazioni ed avevi ricevuto anche qualche critica dai tuoi fans, mentre in “Genesis Revisited II” sono molto simili all’originali, perché?
- Steve Hackett -
L’ autenticità è molto importante per me, almeno in questa fase della mia carriera, ma in realtà ci sono alcune modifiche che conservano però lo spirito originale dei brani ed in alcuni punti ho rafforzato il suono della mia chitarra.



- A&B -
Nel prossimo tour quindi suonerai molti brani dei Genesis?
- Steve Hackett -
Sì certamente, sarà uno spettacolo incentrato quasi esclusivamente sulla musica dei Genesis.

- A&B -
Sai che questa tua affermazione  può far gioire ed “impazzire” molti fans italiani, sottoscritto compreso?
- Steve Hackett -
Si, certamente ne sono molto consapevole, anzi ti dirò di più, spero che succeda! E’ quello che vorrei, regalare un qualcosa di veramente speciale al pubblico italiano!

- A&B -
Suoni spesso in Italia (ricordo che il primo concerto della mia vita fu nel 1981 a Roma ai piedi di Castel Sant’Angelo), hai collaborato con molti musicisti italiani ed i Genesis hanno avuto un forte successo in Italia. Perché secondo te c’è un forte legame con il nostro Paese?
- Steve Hackett -
Si, ricordo benissimo quel concerto, una bella esperienza in una cornice favolosa. Perché penso che le canzoni di Genesis siano molto spirituali ed aperte alla Mitologia, collegata perfettamente con la coscienza italiana. C’è sempre stato un feeling particolare con l’Italia

- A&B -
Leggendo varie biografie dei Genesis, sembra come se la band, i tuoi ex colleghi, Gabriel, Rutherford, Collins e Banks, non si siano mai resi conto di aver creato capolavori della musica, quando in alcune interviste si poneva la domanda di cosa pensavano di lavori come “Selling England By The Pound”, “Foxtrot” e via dicendo, le risposte erano sempre molto vaghe, come se nessuno si sia mai reso conto dell’importanza di quei capolavori. Ora un po’ ironicamente, tu ti rendi conto di cosa avete creato? Da protagonista,cosa ne pensi della Storia dei Genesis?
- Steve Hackett -
Eheheheh!! Bè si, me ne rendo conto, anche se è difficile dirlo da protagonista. E' stato comunque meraviglioso quando abbiamo lavorato tutti insieme e mi sento di dirti che la band era di grande talento, sia collettivamente che individualmente.

 



- A&B -
Ora una domanda un po’ da fan ed appassionato, potrebbe sembrare poco professionale, ma non importa, è una domanda che penso interessi anche a molti tuoi fans. Considero l’assolo di chitarra di “Firth Of Fifth”, il migliore in assoluto di tutta la storia della musica, non  solo del rock progressivo, come lo hai creato?
- Steve Hackett -
Tony (Banks, tastierista dei Genesis, nda) aveva una melodia di pianoforte nella sua testa, ha iniziato a suonarla, io ho cercato di adattarla alla mia chitarra, mi sono lasciato andare ed è venuto fuori quell’assolo, sono praticamente decollato con la mia chitarra. Semplicemente così!

- A&B -
Ci sono molti musicisti che hanno collaborato in questo tuo disco, come li hai scelti?
- Steve Hackett -
Sono sempre alla ricerca di persone che hanno uno spirito aperto a molti tipi di musica ed in questo caso particolare alla musica dei Genesis, è stato semplice ed ho trovato alcuni dei migliori.

- A&B -
Hai altri progetti in programma?
- Steve Hackett -
Ho sempre altri progetti in cantiere, sì! Scrivo musica di continuo.



- A&B -
Qualche parola sugli Squackett? Il progetto con Chris Squire degli Yes?
- Steve Hackett -
E 'stato molto bello e creativo collaborare nuovamente con Chris e condividere le nostre idee.

- A&B -
Hai suonato al Prog Exhibition a Roma con i Goblin.Come è stata questa esperienza e cosa pensi del rock progressivo italiano?
- Steve Hackett -
Si mi sono divertito  a suonare con i Goblin, è stata un’ottima esperienza e poi i Goblin sono una grande band.. Penso che il rock progressivo italiano abbia molta originalità, in particolare perché gli italiani hanno una forte tradizione musicale.

- A&B -
Grazie infinite Steve, per averci dedicato il tuo “prezioso” tempo! Chiudi l’intervista come vuoi per i tuoi  fans  ed i nostri lettori e ci vediamo al “Genesis Revisited Tour”.
- Steve Hackett -
Sarà bello portare il mio caro Genesis Revisited Tour in giro per l'Italia ed essere ancora una volta nel vostro grande Paese. Spero di vedervi tutti.. Auguri a tutti da Steve Hackett!!

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