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Farther Paint

I Farther Paint sono di Pesaro e nascono principalmente come band strumentale. Decidono poi di affidare le parti vocali alla brava Monia Rossi, proveniente da generi totalmente differenti dal metal progressive ed il risultato è di quelli vincenti. Ma lasciamo la parola alla band.

Monia Rossi: Voce
Francesco Federici: Chitarra
Gabriele Manocchi: Tastiere
Thomas Bianchi: Basso
Luca Prima: Batteria

- A&B -
Ciao come va? Per prima cosa presentatevi ai lettori di Artists & Bands, chi sono i Farther Paint?
- Farther Paint –
Un saluto a te e a tutti i lettori di Artists & Bands. I Farther Paint nascono a Pesaro, nel 1995, grazie al sogno comune di Francesco Federici e Thomas Bianchi di poter esprimere al meglio la loro grande passione per la musica metal progressive. Durante gli anni, diversi musicisti si sono susseguiti dando vita a diverse formazioni, a una serie di demo e a un album vero e proprio. Nel 2006, dall’incontro tra Francesco Federici e Gabriele Manocchi nasce un immediata intesa musicale e anche il desiderio di rinnovare il progetto Farther Paint.

- A&B -
Se non sbaglio avete iniziato come band totalmente strumentale. Come mai avete poi deciso di inserire una voce femminile?
- Farther Paint –
Si è deciso di ricorrere alla voce di Monia in quanto è completamente estranea al genere progressive, le sue influenze e i suoi precedenti lavori riconducono infatti, al genere rock-pop. Per noi rappresentava quindi, la scelta ideale per poter sperimentare senza limiti e in modo diverso, forse innovativo. E il risultato è stato dei migliori, siamo molto orgogliosi di lei e del suo lavoro.

- A&B -
Ho trovato il vostro primo lavoro veramente ben fatto, complimenti, c'è potenza, tecnica e melodia e nessuna prevale sull'altra, almeno secondo me. Come sono nati i vari brani?
- Farther Paint –
Si era alla ricerca di un tipo di musica non etichettabile, un miscuglio dei background di ogni componente fusi insieme per raggiungere una forma che fosse unica, ricercata, attenta al tecnicismo e al dettaglio. Abbiamo cercato di usare la tecnica in modo costruttivo cioè al servizio del brano, senza lasciare che diventasse predominante e fine a se stessa. L’attenzione dell’ascoltatore deve concentrarsi sulla totalità del brano. Mettere in risalto la parte tecnica significa distogliere l’attenzione su quello che si sta ascoltando, o comunque mettere in risalto si una parte importante, ma non l’unica.

- A&B -
Avete un contratto con la Lion Music e non è poco, Lars Eric Mattson è un pezzo di storia del metal. Come lo avete conosciuto?
- Farther Paint –
Il contatto iniziale è avvenuto grazie a myspace, attraverso il quale abbiamo avuto la possibilità di far ascoltare il nostro brano "Hold me" a diverse case discografiche, tra cui appunto la LION MUSIC.



- A&B -
Quali sono le vostre influenze musicali?
- Farther Paint –
Non ci sono particolari o significative influenze, ogni membro ascolta differenti generi musicali che spaziano dalla musica classica, al rock, al pop: Beethoven, Mozart, Chopin, Porcupine Tree, Pain Of Salvation, Dream Theater, Fates Warning, Symphony X, Tool, Rush, Metallica, Pantera, Iron Maiden,Toto, Queen, Guns n' Roses... e tutta la musica italiana.

- A&B -
Avete avuto già buoni riscontri sia in Italia che all'estero?
- Farther Paint –
Per il momento sembra che le vendite vadano abbastanza bene, è difficile dare un resoconto preciso e definito in quanto sono trascorsi solo quattro mesi dall'uscita dell'album anche se in rete stiamo ottenendo diversi riscontri positivi, anche a livello internazionale. Possiamo quindi ritenerci soddisfatti dei risultati finora ottenuti.

- A&B -
Porterete in tour i brani del vostro cd?
- Farther Paint –
Stiamo organizzando (tra mille difficoltà) un tour promozionale dell'album. Vorremmo portare "Lose Control" in giro per l’Europa e decidere in seguito come procedere nel nuovo lavoro.

- A&B -
Concedetemi di fare i complimenti anche a Monia, che ha veramente un'ottima voce. So che provieni da genere musicale diverso dal metal. Ne vuoi parlare? C'è qualche artista in particolare a cui ti ispiri?
- Monia Rossi [Farther Paint] –
Innanzitutto grazie per i complimenti! Per me è stata una bella sfida perché il mio stile è molto lontano da quello progressive ma sono comunque soddisfatta di questo lavoro perché mi ha fatto crescere moltissimo sia come persona che come artista. Purtroppo non c'è nessun artista in particolare, ascolto generi diversi tra di loro e ogni giorno mi piace scoprire qualcosa di nuovo.



- A&B -
Di cosa trattano i vostri testi di "Lose control"? E' forse un concept?
- Farther Paint –
Si tratta effettivamente di un concept album il cui tema principale è appunto la rabbia. La rabbia che ognuno di noi si porta dentro quotidianamente e trova la sua valvola di sfogo in un filo logico, in un discorso portante che considera principalmente l'armonia e la tecnica. La rabbia a volte porta a perdere il controllo ma racchiude in sè un ampia gamma di sentimenti, dall'amore, l'odio, l'insoddisfazione, l'impotenza, la delusione, ma anche la voglia di riuscire, in fondo, a realizzare i propri sogni. Non viene vista in modo negativo ma come una forza che tutto muove, che non ci consente di abbandonarci alla vita, ma di lottare sempre senza perdere di vista chi siamo.

- A&B -
La vostra carriera è appena cominciata anche se è da molti anni che suonate. Avete un sogno in particolare, o una speranza?
- Farther Paint –
Il nostro desiderio primario è sicuramente quello di continuare a fare ciò che amiamo di più e cioè suonare il più possibile. Per ora il sogno che vorremmo davvero realizzare è quello di poter far ascoltare la nostra musica dal vivo, mostrarci per quello che siamo davvero nel bene e nel male. Entrare in contatto diretto con la gente, farla emozionare perché crediamo che questo sia poi l'obiettivo finale di ogni musicista.

- A&B -
L'artwork ha a che fare con i testi?
- Farther Paint –
In alcuni tratti assolutamente si. In particolar modo possiamo ritrovare nella solitudine, nella desolazione e nel degrado degli ambienti da noi scelti, i sentimenti di delusione e abbandono che compaiono in alcuni testi come ad esempio in “No One Is Around Me” o in “Illusion In My Hand”.

- A&B -
Il nome della vostra band ha un significato particolare?
- Farther Paint –
Uno dei significati è quello di andare oltre le apparenze che quotidianamente ci circondano, per scoprire la reale essenza delle cose, delle persone, dei sentimenti.

- A&B -
Come vedete la scena musicale italiana ed estera?
- Farther Paint –
Per ora non la vediamo in modo particolarmente positivo, in questo clima di crisi generale anche il campo della musica sembra risentirne pesantemente. Tutti sembrano un tantino restii nel rischiare con le novità.

- A&B -
In un mondo di reality, di televisione trash, pensate che c'è posto per i Farther Paint e per il metal in generale in Italia?
- Farther Paint –
Speriamo di trovarlo un nostro posto, di certo stiamo facendo di tutto per crearcelo senza lasciarci scoraggiare dal contesto italiano, abbastanza deprimente in ogni campo.

- A&B -
Cosa direste a chi non vi conosce per invitarlo ad ascoltare la vostra musica?
- Farther Paint –
Di questi tempi proporre la propria musica non è per nulla semplice, gli ostacoli sono numerosi e quindi chi in qualche modo tra tutte queste difficoltà riesce a creare qualcosa di diverso, merita assolutamente un ascolto.

- A&B -
OK, grazie e spero di vedervi presto in tour!!
- Farther Paint –
Grazie a te e a tutti i lettori per l'interesse dimostrato nei nostri confronti.


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