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Axel Rudi Pell
The Crest

Era il 1989, quando un chitarrista tedesco, innamorato di Ritchie Blackmore e proveniente dagli Steeler, diede vita a “Wild Obsession”, un ottimo lavoro di puro hard rock. Da allora ne sono passati di anni e album dopo album, Pell ha acquistato sempre più credibilità. Con lui hanno cantato singer di classe come Rob Rock, Jeff Scott Soto e da oramai più di un decennio, Johnny Gioeli.  Ma arriviamo ai giorni nostri e The Crest è l’album numero 21 (live e best compresi) della sua oramai più che ventennale carriera.

The Crest, nulla aggiunge e nulla toglie a ciò che è stato detto fino ad ora dal biondo chitarrista teutonico, il suo stile, anzi possiamo ben chiamarlo “Old Style” è ben identificabile, i suoi miti sono Hendrix, Blackmore, Malmsteen, Michael Schenker ed Uli Jon Roth, quindi non aspettiamoci mai virtuosismi e tecnicismi vari uscire dalle sue corde, ma una grande passione per l’Hard Rock e tanto feeling. The Crest, dicevamo è un buon cd, con brani epici e con testi molto fantasy e già la copertina conferma queste mie parole, con due guerrieri medievali che con spade minacciose difendono la porta del loro Castello. “Prelude Of Doom” è un’intro molto epica, opera del tastierista Ferdy Doernberg che apre le porte a “Too Late”, brano introdotto da rocciosi riffs ed un sound che ci ricorda molto i Black Sabbath di “Eternal Idol” e “Devil Zone”, ha quelle atmosfere medievali nel suo inizio, con un ottimo Gioeli che modula la sua voce ricordando il grande, indimenticabile e compianto Ronnie James Dio (R.I.P.) ed ancora un’ottima songs che ci riporta ai Black Sabbath era Dio che porta il nome di “Dreaming Dead” ed è forse l’episodio migliore dell’intero cd, con molte sonorità riconducibili proprio ad “Heaven And Hell”. C’è ancora da segnalare “Dark Waves Of the Sea”, che è il seguito di “Oceans Of Time” del 1998, “Nobless Oblige (Opus #5 Adagio Cantabile)”, uno strumentale tributo alla musica classica, ma con un gusto bluesy e la lenta ballad “Glory Night”. La conclusiva “The End Of Our Time” ha stavolta un sound molto vicino ai Rainbow e mette fine degnamente ad un lavoro che ci riposta indietro di molti anni. Se amate queste sonorità, The Crest è vivamente consigliato.

70/100


Axel Rudi Pell: Chitarre
Johnny Gioeli: Voce
Ferdy Doernberg: Tastiere
Volker Krawczak: Basso
Mike Terrana: Batteria

Anno: 2010
Label: Steamhammer/SPV/Audioglobe
Genere: Hard Rock/Heavy Metal

Tracklist:
01. Prelude Of Doom (Intro)
02. Too Late
03. Devil Zone
04. Prisoner Of Love
05. Dreaming Dead
06. Glory Night
07. Dark Waves Of The Sea (Oceans Of Time Part. II: The Dark Side)
08. Burning Rain
09. Nobless Oblige (Opus # 5 Adagio Cantabile)
10. The End Of Our Time

Sul web:
Axel Rudi Pell

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