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Lingalad
Confini armonici

Sono già passati 5 anni da La locanda del vento, splendido album che mi fece conoscere i Lingalad. Ma l’eco di “Gli occhi di Greta”, di “Toni il matto”, di “Lio” sono rimasti per molto tempo nella mia memoria. I boschi, i rumori delle foglie, lo scoppiettare del camino, l’amore per la terra e per le piccole-grandi storie delle persone: un mondo incantato, ma anche duro e spietato e la poesia nelle liriche di Giuseppe Festa.

Con Confini armonici i Lingalad si ripresentano, con 11 nuove storie, alla nostra attenzione. Qualcosa è cambiato nella line-up con i due fondatori, Giuseppe Festa (voce e flauti) e Giorgio Parato (batteria-pianoforte ed arrangiamento orchestra) accompagnati in questa occasione da Luca Pierpaoli (chitarra), Dario Canato (basso) ed Andrea Denaro (chitarra-bouzouki-mandolino).
Ma la musica del gruppo è sempre qui ad avvolgerci come una calda coperta nei freddi mesi invernali. Il cantastorie è sempre lui, Giuseppe Festa – anche apprezzato scrittore - e le liriche dell’album sono ispirate proprio da due suoi libri “Il passaggio dell’orso” e “L’ombra del gattopardo”.

Le dinamiche folk-rock sono sempre la caratteristica dominante dei brani con chitarra acustica, flauto, mandolino e bouzouki a “colorare” le storie narrate nei testi. Difficile ripetersi ai livelli di La locanda del vento, ma episodi come la storia del bracconiere di “Orante della morte”, i frizzanti ritmi ed il refrain “orecchiabile” di “Occhi d’ambra”, le raffinate atmosfere di “L’ombra del gattopardo” ed “Il passaggio dell’orso”, l’introspettiva “Un solo destino” e la stupenda e struggente versione strumentale di “Orante della morte” che chiude il lavoro, sono momenti decisamente riusciti e perfettamente calati nelle atmosfere “naturali” che cosi bene i Lingalad sanno evocare.

Tra cantautorato doc, tradizione popolare e vaghi sentori “tulliani” (le atmosfere di Songs from the wood ed Heavy horses), Confini armonici si fa apprezzare eccome.



 

Giuseppe Festa: Voce e flauti
Giorgio Parato: Batteria
Luca Pierpaoli: Chitarra acustica
Andrea Denaro: Strumenti etnici
Dario Canato: Basso

Anno: 2015
Label: Lizard Records
Genere: Prog-Folk, Rock

Tracklist:
01. Sogni d'oblio
02. Orante Della Morte
03. Occhi d'ambra
04. L'ombra del gattopardo
05. La grande orsa
06. Nella terra di Aku
07. Un solo destino
08. Il passaggio dell'orso
09. Nel diario di Maria
10. Oltre il confine
11. Orante Della Morte (strumentale)

 


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