Dalla terra di Odino arriva una compilation, la quinta della serie, che si occupa delle realtà folk-metal del nord e est Europa e con brani che sono una vera chicca assemblata dalla MetalMessage, autentica “Bibbia” europea per quanto riguarda la ricerca e la scoperta di divinità viking e folk.
L'onore del calcio d'inizio spetta alla band di Stephan Gauger, FIMBULVET (Kuehndorf-Germany), con all'attivo il cd Der Ruf in Goldene Hallen che ha aperto loro le porte della notorietà e ci presenta Helias Bann. A seguire gli Slovacchi HROMOVLAD con una cattivissima Slavia, tratto dal recente Perperuna (Stuza Productions). Del resto il quartetto di Belphegor (guitar and vocal) è famoso per le sue performance al limite del black metal come dimostrato nel recente tour europeo a fianco di Skyforger e Kult. Dalla Russia i TUMULUS che cantano in lingua originale e si esibiscono con Kochevonov Plyas; il quintetto, autentiche stars in Russia, Romania e Bulgaria, ha in Kuchma il front-man dotato di una voce particolare e di un carisma unico e la band è portavoce di un originale progressive-folk con all'attivo 5 album per la 2S Productions. Da oltre oceano la one-man-band di David Parks; DARK FOREST sviluppa il suo stile epico con atmosfere metal integrando natura e storia delle foreste canadesi. Parks è originario di Calgary e racconta il suo Journey To Ever-Eternal Skies (Aurora Borealis-First Bleak Art Records), un viaggio molto particolare al limite del doom. Dal lontano Brasile i TIWAZ band black-metal ma autori di The Battlelore nel più classico stile finno-nordico, quasi una blasfemia per i puristi del genere, però, benchè lontano anni-luce dalla loro visione di vita, il genere viene qui comunque espresso con mestiere e convinzione; un ibrido convincente questo loro canto di battaglia. Si ritorna nella terra sacra del Walhalla con i DYRATHOR tra violini e flauti nello stile degli svizzeri Eluveitie e la voce molto growl di Morguul, frontman del sestetto di Nordrhein-Westfalen. La loro Im Auge des Sturms è forse una delle migliori proposte della compilation. Anche la Spagna cala i suoi assi con XERIÓN autore di metal-galaico-extremo come lo stesso Nocturno, fautore del progetto ed unico elemento, definisce la sua creatura. La lunga e tormentata No Pazo Derruido Da Existencia tratto dall'ottavo album Nocturnal Misantropia, è l'episodio che affida a questa compilation. I titolati ADORNED BROOD, Gründung-Germania, sono l'asso nella manica del lavoro poiché la band della intrigante Ingerborg hanno nella accativante Sons Of The Damned una song veramente convincente per una band che si è fatta velocemente largo fra Festival internazionali (Hammerfest, Barther, Black Trolls...) e tour di supporto a Obscurity , Manegarm, Skyclad. Non avrebbero bisogni presentazioni i nord-irlandesi WAYLANDER poiché la band di Ciaran e Dermot O'Hagan ha una ventennale storia alle spalle all'insegna del puro irish-metal anche dai palchi del Bloodstock Festival e Ultima Ratio e la lunghissima As the Deities Clash, da Honor Amongst Chaos-Listenable records, interamente cantata in lingua gaelica antica, è una dimostrazione di forza sonora di autentico folk-pagan-metal. Si prosegue con Volkskracht dei belgi NATAN con un viking-metal di fattura classica dove la doppia cassa e una overdose di riff spianati fa da contraltare ad un imprevisto intermezzo acustico. Per gli epici ANDRAS, da Ore Mountains-Germania, tre cd alle spalle, Miasma Track il più recente, si tratta di un prova certamente convincente dove i synth di Adversarius creano pagane atmosfere per la voce del granitico Echelion. Fra i giganti del pagan-metal annoveriamo sicuramente anche gli OBSCURITY qui presenti con uno dei loro migliori brani, Nach Asgard wir Reiten, trascinato dalla voce di Nezrac e dalla chitarra di Agalaz scorre in un impeto di furia vikinga, la stessa che da oltre 10 anni incendia gli stage europei e ancora dal Belgio, città di Turnhout, ecco i VINTERNATT a cui tocca l'arduo compito di mettere il sigillo con De Zwarte Mis, la loro proposta melancholic-blackish metal di ottima fattura e che ha nella violinista Kerstin Vermote il punto di contatto con il pagan-folk. In definitiva, un ottimo lavoro realizzato con la consulenza di Markus Eck, titolare della zine #1 per quanto riguarda questo stile musicale, che mette in luce le nuove tendenze di un genere che si stà propagando a macchia d'olio e nel quale le bands undeground hanno la stessa visibilità dei mostri sacri creando così, per le prime, un ideale trampolino di lancio in questi 80 minuti d'ascolto. La confezione, veramente ben curata, è in un box simile a quello dei DVD con libretto finto-anticato incluso e fatto come si deve fra paesaggi bucolici, foreste e la presentazione delle varie bands in programma nel CD. La copertina poi è un capolavoro grafico del disegnatore fantasy Ed Repka, il leggendario brush-grandmaster, che ci racconta visivamente la saga dell'ennesima battaglia tra Trolls e Thor, la divinità nordica. Da avere... 75/100
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Anno: 2010 Sul web: |