Avevamo lasciato gli emiliani Confusion Gods l'anno scorso con la recensione di "Darkend", demo del 2003, li ritroviamo oggi con questo nuovo lavoro dal titolo At the gates of confusion con alcune novità in-line up, non c'è più Daneo alla voce, sostituito da Pier e con l'aggiunta di Max alla seconda chitarra.
Se Darkened non ci aveva pienamente convinto con At the gates of confusion sono invece evidenti segni decisamente più convincenti, sia nel songwriting che nell'impostazione tecnica e stilistica, resta ancora insufficiante la produzione e la registrazione ma ahimè lo sappiamo questo è lo scotto da pagare all'autoproduzione. Il genere proposto resta il medesimo, una miscela di Black Metal, Death e Thrash ma è intanto sopraggiunta quella maggiore personalità relativamente assente sul precedente "Darkened", sopratutto proposta attraverso linee di chitarra più convincenti ed articolate, sicuramente merito della presenza di due chitarre, riff sempre affilati e giocati sul confine tra black e thrash si intrecciano con linee di chitarra più melodiche a rasentare in certi passaggi l'Heavy Classico. Certo i brani sono ancora relativamente acerbi, ripercorrendo strutture gia usate e talvolta abusate come le accellerazioni improvvise frammiste a giochi di arpeggio ma è peraltro evidente la concreta volontà e la ricerca di sonorità più complesse che già da ora iniziano a dare i primi frutti con brani interessanti all'ascolto, ulteriore riprova ne è la ghost track inserita in coda a Fucking Spiritual Priest un mix di riff industrial, un giro di basso pulsante ed un "Ave Maria" di sottofondo che cita molto il corregionale Giovanni Lindo Ferretti a realizzare un brano veramente interessante e alternativo. Brani nel complesso omogenei, senza particolari picchi di eccellenza o cali di qualità, brani più strutturati e quindi più convincenti che riescono a meglio inquadrare e sopratutto meglio fanno apprezzare il sound e la proposta dei Confusion Gods che con questo Demo raggiungono quindi una piena sufficienza, lasciando peraltro trasparire in maniera evidente chiari segnali di progresso e crescita musicale, buon presagio per gli sviluppi futuri della band. 64/100
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Pier: Voce Anno: 2007 |