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Eterna Scomunica
Whispers Of Fall

Sono giovani, molto giovani, sono friulani, di Gorizia per la precisione e si chiamano Eterna Scomunica, nascono nel 2006 e dopo un Demo intitolato In The Shadow of the Cross, del 2007, giungono con questo Whispers of Fall al loro debutto discografico sulla lunga distanza. Black Metal: pagano, naturale, atmosferico, oscuro ma dotato di grande carica melodica, questa la proposta degli Eterna Scomunica, ed un nome viene subito alla mente ascoltando le note di Whisper of Fall, quello degli eccelsi Janvs. Temi legati alla natura, al tormento ed alla solitudine dell'animo umano e all'anti-cristianesimo, temi classici del Black per quello che riguarda la parte testuale, con 2 brani sugli 8 proposti cantati in italiano, con un ottima resa, nonostante la ben nota difficoltà della nostra lingua ad adattarsi a generi estremi, segno quindi di una buona scelta dei vocaboli e delle parole usate nelle liriche. Per quanto riguarda la parte tecnica, da segnalare la prova di Andrea de Marco assolutamente portatore di tutti gli elementi principali delle partiture degli Eterna Scomunica, tutta la musica della band friulana ruota attorno alla sua chitarra dagli arpeggi classici, ai riff Black ai soli che guardano più all'Heavy classico alle linee melodiche che portano l'ascoltatore su terreni più oscuri e melodici, veramente una prova valida e da rimarcare. Gelido e maligno quanto basta lo scream di Federico Tacoli mentre appare talvolta troppo scolastica la parte ritmica, limitandosi ad accompagnare in maniera relativamente scontata la linea melodica non tentando quasi mai di dare un apporto più graffiante ed incisivo alla partitura, nulla di grave o che infici nella qualità generale del sound ma sicuramente una ritmica più articolata avrebbe dato ulteriore valore aggiunto ad una già buona esecuzione complessiva.

L'apertura è affidata alla pioggia ed ai tuoni di sottofondo di "Rain on the pine forest", buon brano ritmato e trascinante. Con "Falling Shadow" chitarra e voce ci conducono su una linea melodica accattivante in cui il solo di Andrea de Marco a metà brano inizia a farci conoscere la personalità e le ottime intuizioni musicali del chitarrista. "Nell'ombra della croce" è a mio parere il pezzo di gran lunga migliore degli 8 proposti, chiaro attacco alla religione: "All'ombra di croci si celano crimini ... [cut] ... Portano illusioni e non soluzioni" un brano che oltre al testo offre anche un parte musicale ricca di pathos, in cui tutto è surreale, etereo ed in cui solo lo scream di Federico Tacoli ci fa restare in contatto con la realtà, veramente un buon brano. Altro buon pezzo è Blind Eyes Sight dal mood quasi jazz/rock ed in cui, tanto per cambiare, la chitarra è vera ed assoluta protagonista. Tornano gli elementi naturali in "Fury of the crashing waves" e torna il ritmo e l'energia dei primi brani. "Nex Animae" è il secondo brano cantato in italiano discreto brano ma sicuramente non all'altezza del primo, anche qui si gioca la carta del pathos ma in maniera meno convincente che in "Nell'ombra della croce", nonostante comunque il pezzo si lasci ascoltare con piacere, ottimo l'assolo di Andrea de Marco" in chiusura. Brano di passaggio è "Soul Suicide", forse il brano più aggressivo del lotto. Chiude "Ancient Dolomites", tributo ai monti protagonisti della Prima Guerra Mondiale ("The ancient stone temple of war") che con i suoi quasi 8 minuti è il pezzo più lungo del platter, un brano che racchiude, come in un riassunto finale, tutti gli aspetti del sound degli Eterna Scomunica, pathos, oscurità, ma sopratutto l'abilità di Andrea de Marco nel disegnare linee melodiche ritmate ed accattivanti e passaggi oscuri ed intimi.
Da segnalare anche una buona registrazione, un pò meno la parte di missaggio e post produzione, troppo staccati e poco amalgamati tra loro i suoni dei vari strumenti un buon artwork ed un ottimo booklet, con immagini della band e sopratutto, cosa indispensabile, con i testi dei brani.

Un album che acquista valore ascolto dopo ascolto, un album in cui l'apparente semplicità e linearità delle melodie è solo effimera celando in realtà paesaggi e momenti ricchi di spessore musicale, di pathos ma anche di energia, dimostrando un buon livello compositivo ed esecutivo ed una discreta personalità, un album quindi che merita una segnalazione nel panorama del Black Metal italico, specialmente quello più personale ed intimista ed il bello è che si evince chiaramente che i blackster friulani hanno ancora ampi margini di miglioramento, specialmente per quel che riguarda la parte ritmica. Nel complesso sicuramente un valido esordio.

75/100


Federico Tacoli: Voce
Andrea De Marco: Chitarra
Matteo Bianco: Batteria
Michele Santoli: Basso

Anno: 2008
Label: Autoprodotto
Genere: Black Metal

Tracklist:
01. Rain on the Pine Forest
02. Falling Shadows
03. Nell'Ombra della Croce
04. Blind Eyes Sight
05. Fury of the Crashing Waves
06. Nex Animae
07. Soul Suicide
08. Ancient Dolomites

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