Si può ben dire che alla fine la perseveranza paga, si parla di questo Rex Mundi già dal 2007, anno in cui gli ellennici Unholy Ritual ci presentavano il loro ottimo Promo '07, recensito ed apprezzato dal sottoscritto.
Poi un susseguirsi di notizie sull'imminente pubblicazione e successive smentite fino all'approdo nel rooster dell'etichetta ateniese Emotion Art e finalmente a cavallo tra la fine del 2008 e l'inizio del nuovo anno Rex Mundi ha visto la luce ... e gli scaffali dei negozi. Come logico aspettarsi la base su cui è stato "costruito" questo full-lenght d'esordio è quella dell'eccellente Promo del 2007, ed infatti le coordinate musicali del combo ellenico non si discostano da quel Black Metal si duro, aggressivo, sopratutto nel riffing delle chitarre di Trauma e nella parte ritmica di Drakhon al basso e Blasphemer alla batteria, maligno nello scream di Erevos ma reso più "musicale" e "sinfonico" dalle tastiere del bravo Q_snc. Ovviamente i 4 pezzi che facevano parte del Promo del 2007 li ritroviamo qui, ed è proprio con la stessa vincente accoppiata di allora che si apre anche questo Rex Mundi. "Killer Instinct" e "Vae Victus" sono infatti un devastante uno-due posto subito in apertura, un'accoppiata sicuramente capace di coinvolgere ed interessare anche i più "scettici". Il primo brano "inedito" lo troviamo nella traccia numero 3: "Exiled as a Serpent (Returned as A Wolf)" e troviamo un pezzo che si pone quantomeno sullo stesso livello dei precedenti, se non addirittura al di sopra, un inizio al fulmicotone, velocità e rabbia fino alla parentesi dettata dalle tastiere che portano al ritmo più "musicale" del ritornello. Un pezzo che dimostra che il Promo '07 non era un "fuoco di paglia" ma che gli Unholy Ritual sono ricchi di sostanza. "In Flagrante Delicto" è un breve interludio strumentale dai toni gotici che ci conduce ad un nuovo "inedito", "Consequenses", nel complesso più sinfonico, "addolcito" da un bel passaggio di piano a metà del pezzo, pur non facendo mancare mai il sostegno delle ritmiche. "What Lies Beneath" è uno dei brani già conosciuti nel 2007, brano in cui più che le tastiere sono le chitarre a condurre la linea musicale, anche nei momenti in cui la partitura ci consente di riprendere fiato per qualche manciata di secondi, alla tastiere qui il compito di fare da sfondo, uno sfondo che in alcuni momenti appare quasi cinematografico, quasi una colonna sonora più soffice alla "perfida" voce di Erevos. L'ultimo brano del Promo del 2007 che ritroviamo su Rex Mundi è la splendida e lunga "Childish Fear" che con i suoi 7 minuti e mezzo è il pezzo più lungo del platter. Un bel giro di tastiera apre la traccia per dare spazio e sfogo alla solita sferzata fatta di chitarre e ritmiche. Stavolta è di nuovo Q_snc a prendere in mano le redini della partitura fornendo i momenti di maggior impatto durante il brano, come "l'effetto carillon" poco dopo la metà del brano. "Where God's Light Is An Error" è un concentrato di pura rabbia per tutti i suoi 4 minuti e poco più, mentre al contrario la strumentale "Subquantum" ha un che di tenebroso e macabro nel suo lamentoso incedere ... il brano si congiunge direttamente, fungendone quindi da lunghissima intro con la conclusiva "Unholy Ritual" che ricorda i migliori Cradle of Filth con una degna conclusione in cui si possono notare ed apprezzare tutte le componenti del sound della band greca, la rabbia e la forza di chitarre e ritmica, la malignità della voce e la vena più sinfonica delle tastiere, pezzo assolutamente superlativo. Un gran bel album che conferma la bontà del combo ellenico, un disco destinato a tutti i blackster, sia agli amanti delle sonorità più ortodosse che qui potranno comunque trovare la giusta dose di grezza malignità sia gli amanti delle sonorità più sinfoniche ed orchestrali, che grazie al bravo Q_snc sanno farsi trovare sul pentagramma sempre al momento più opportuno ed adeguato. Un ottimo inizio musicale per questo 2009. Chapeau! 90/100
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Q_snc: Tastiere Anno: 2009 Sul web: |