Sono due i CD che ci vengono proposti per l'ascolto e di cui proponiamo la recensione, 2 CD scritti, eseguiti e prodotti dall'autore e polistrumentista milanese Giorgio Maggiore: Oasi di Cemento del 2005 e I Colori che Cambiano datato 2006.
La proposta musicale di Giorgio Maggiore si basa in entrambi i dischi su un Rock dalle atmosfere cupe, chiaramente derivate dalle sonorità più tipiche degli anni '80, frammiste e contaminate da dark e new wave su cui si posano testi relativamente ben costruiti, raffinati e non banali. Il risultato di questi due CD, dotati di 14 canzoni ognuno, non è però ahimè dei più positivi, non tanto per le idee sia musicali che liriche che vengono proposte, le quali nel complesso possono risultare anche convincenti ma per la loro esecuzione e messa in opera che inficia in maniera negativa il giudizio complessivo delle due opere. Il Giorgio Maggiore autore si dimostra nel complesso sufficientemente all'altezza mente mi spiace dire che il Giorgio Maggiore poliesecutore assolutamente no, nulla da dire sulle parti di chitarra che sono effettivamente più che sufficienti, linee adeguate al genere, riff puliti e taglienti, completamente negativa è invece la parte vocale, con una voce troppo piatta e monotona, assolutamente non in grado di regalare colore o pathos ai brani al punto che brani che dovrebbero essere diversi come carica emozionale arrivano ad appiattirsi totalmente sulle stesse corde emotive fino a risultare praticamente uguali, oltre a chiari limiti di estensione che fanno in modo che non sempre la voce si adegui alla tonalità della musica specialmente per i toni alti e le aperture corali più ariose laddove una voce cupa non appare consona. Peggio è poi tutta la parte ritmica dove il basso e sopratutto la batteria, specialmente su "Oasi di cemento", spesso sembrano suonare tutt'altra canzone e tutt'altro ritmo, meglio il basso quando viene suonato come strumento solista che come accompagnamento, spesso imbarazzante invece la batteria, qualche progresso in questo senso si intravvede ne "I Colori che Cambiano", che risulta nel complesso, molto più godibile rispetto a "Oasi di Cemento". La registrazione è chiaramente artigianale ma tenendo appunto conto di ciò risulta sufficiente, buoni gli art-work dei due CD. Affrontare completamente da soli la scrittura, l'esecuzione, la registrazione e la produzione di un album può essere un impresa in grado di regalare soddisfazioni assolutamente non comuni ma forse avere il consiglio ed il supporto di una band completa, ognuno con le proprie competenze, le proprie idee e le proprie abilità specifiche può regalare ben altre soddisfazioni sopratutto dal punto di vista del risultato finale, specialmente in termini di qualità complessiva, questo è in definitiva il consiglio che mi sento di dare a Giorgio Maggiore, peccato, perchè le idee ci sono ma da sole non bastano a confezionare un buon prodotto. 50/100
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Giorgio Maggiore: Autore, voce, tutti gli strumenti Anno: 2005/2006 |