Chissà perchè ogni qualvolta ci si accosta ad una band italiana che dichiara in qualche modo di suonare Rock nasce, almeno in chi vi scrive, un certo pregiudizio, una elevata dose di sospetto, una sensazione di imminente "fregatura".
Forse perchè spesso in Italia il Rock, almeno quello di successo, quello che "va per la maggiore" non è quasi mai "vero", "sincero" ma è spesso addolcito ed edulcorato in miscele sempre meno vagamente pop e sempre più "fasulle" quando non studiate a tavolino, spacciando band dalle chitarrine simil-distorte o dai riffettini pallidi ed emaciati come i nuovi rockers Made in Italy. D'altro canto, per onestà intellettuale, occorre anche dire che molte band nostrane, almeno nei loro primi anni, prima di arrivare al successo ... ed al conseguente "scadimento musicale" (che non corrisponde ovviamente ad un calo di popolarità, anzi spesso esattamente il contrario), sono riuscite a dire molte cose interessanti arrivando anche a trovare ed indicare in qualche modo quella che potremmo definire una via italiana al Rock'n'Roll. I Benzina, fortunatamente, si trovano ancora in una fase in cui il Rock, quello con la R maiuscola scorre forte in loro, i riff sono potenti, lo spirito è sincero, l'attitudine pure e quindi spendiamo più volentieri qualche parola per presentare questa interessante band che proviene da Napoli, suona assieme ormai da alcuni anni ed ha acquisito anche una buona esperienza dal vivo, aprendo concerti di artisti del calibro di REM, Jamiroquai, Planet Funk; i ragazzi napoletani hanno anche vinto il Neapolis Rock Festival, come migliore band e come miglior performance live; insomma una band con "il pelo sullo stomaco" e questo loro EP di 6 brani, datato 2006 ed intitolato Io passo, preludio al loro debutto discografico che dovrebbe avvenire nel corso di questo 2008, lo dimostra ampiamente. 6 pezzi dalla struttura musicale relativamente semplice, senza nessuna particolare innovazione tecnica o stilistica ma 6 brani quanto mai efficaci e piacevoli, duri e robusti, ricchi di ritmo e potenza ma senza disdegnare una certa dose di melodia, con la chitarra di Enzo Russo, autore delle musiche, che sostiene con la forza di riff compatti e consistenti, talvolta quasi al limite del Metal, le partiture, che la voce di Antonio De Tamburo, autore dei testi, è capace di arricchire con quel groove melodico che con intelligenza, li rende ammalianti e ruffiani al punto giusto; testi, come detto, scritti da Antonio De Tamburo, assolutamente non banali ma molto ben legati alla realtà, alle umane interazioni e quanto mai attuali, affrontando il disagio, l'incertezza, la paura e "contro" la rassegnazione che strisciante serpeggia nella nostra società; il pregio poi del cantato in italiano è ulteriore valore aggiunto. Una band quindi che si appresta a giungere alla fatidica soglia, almeno per quel che riguarda il Rock Made in Italy, la soglia del possibile successo, la soglia in cui si può continuare a fare del buon sano Rock'n'Roll, sincero e graffiante, perdendo magari un pò in termini di "consenso nazional-popolare", oppure svendere il proprio suono in cambio dei famosi "30 denari" e edulcorando i riff ed il suono, io spero di cuore che i Benzina arrivino allo sperato successo, perchè oggettivamente lo meritano ma che continuino sul solco di questo pregevole Io passo, un disco che viene dall'anima, da dentro ... e si sente, bravi! 77/100
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Antonio De Tamburo: Voce Anno: 2006 Sul web: |