Home Recensioni Album Overhead - Metaepitome

Overhead
Metaepitome

Secondo album per questa giovanissima band finlandese, che propongono un Progressive Rock alla continua ricerca di toni psichedelici chiaramente infuenzato in buona parte da riferimenti ai Pink Floyd anche se non mancano evidenti passaggi originali e soluzioni innovative. Si parte con la prima delle due suite che arricchiscono questo "Metaepitome" la title track, una canzone con una forte carica emotiva e molto d'atmosfera in cui emergono molte chiare citazioni, primi fra tutti ovviamente i Pink Floyd. Dopo un inizio abbastanza melodico in cui piano/tastiera e voce giostrano il suono si passa improvvisamente ad un ritmo più rock, in cui è la chitarra a prendere in mano le redini del gioco, salvo poi sorprenderci con una chiara e quanto mai gradevole citazione di Child in time dei Deep Purple durante l'assolo di chitarra, un nuovo cambio di ritmo decisamente più lento ed una nuova citazione: i Genesis di Peter Gabriel, sopratutto per l'impostazione vocale, un crescendo giudato da Jaako Kettunen, Tarmo Simonen e Alex Keskitalo a concludere questa magnifica suite.

"Warning: Ending (Without Warning)" inzia in chiave elettronica con un originalissimo inserto di flauto, per poi passare a ritmi più duri e sincopati, con un ritornello quasi metal e con continui cambi di ritmo, senza dubbio il brano più atipico del lotto ed uno dei più interessanti ed originali.

Il terzo brano si intitola "Point of view" è un brano tendenzialmente lento, in cui si parte con un semplice giro di chitarra e la voce di Alex fino al dirompente assolo di Jaako Kettunen che mantenendosi sempre su ritmi lenti e senza cedimenti alla velocità riesce a far trasmettere alla sua chitarra un discreto phatos emozionale, molto floydiano come riferimento.

"Butterfly's cry" si apre con basso e tastiere a sottintendere un allegro tappeto sonoro su cui si adagia la voce di Keskitalo, un brano dal sapore abbastanza Prog italiano, con puntatine più decisamente rockeggianti nella parte finale, soluzione interessante l'intreccio rock di chitarra e voce con il prog deciso delle tastiere.

Brano strumentale di passaggio è invece "Arrival of the red bumblebee".

Si chiude con la seconda suite di questo lavoro: "Dawn" con i suoi 16 minuti dall'inzio decisamente ispirato ai Pink Floyd si sviluppa su toni più melodici con il basso a dettare il ritmo, per dare spazio a Tarmo Simonen alle tastiere; un unica pecca forse l'eccessiva lunghezza e ripetitività in certuni momenti.

Un buon disco di Progressive Rock con precise inclinazioni psichedeliche, decisamente per che non è ai primi ascolti Prog; un plauso particolare va a Jaako Kettunen valido chitarrista, in grado di eseguire ottimi assoli senza mai strafare o cede alle tentazioni della velocità.

75/100


Alex Keskitalo: Voce, flauto
Jaako Kettunen: Chitarra
Tarmo Simonen: Piano, tastiere
Janne Pylkkönen: Basso
Ville Sjöblom: Batteria

Anno: 2005
Label: Musea
Genere: Psychedelic/Progressive Rock

Tracklist:
01. Metaepitome
02. Warning: Ending (Without Warning)
03. Point Of View
04. Butterfly's Cry
05. Arrival Of The Red Bumblebee (Instrumental)
06. Dawn

Banner

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.