Formatisi nel 1993 nella fredda e brulla Norvegia i The 3rd and the mortal propongono inizialmente sonorità Dark decisamente sperimentali, con evidenti accostamenti, specialmente nella linea melodica, al Doom.
Sonorità decisamente intriganti ed emozionanti, pregne di atmosfere cupe e decadenti, con un forte contrasto tra le linee fredde, pacate e dai colori scuri delle chitarre e la liricità calda ed emozionale della bellissima voce di Kari Rueslatten, il risultato arriva subito ed è un capolavoro: "Tears Laid in Earth". Un disco unico, capace di fondere elementi doom e dark, psichedelici e jazz, capace di emozionare dalla prima all'ultima nota senza mai risultare noioso. Tetro e buio, plumbeo greve e al tempo stesso onirico e sognante, incantato ed ammaliante, un freddo addentrarsi in sentieri lugubri e crepuscolari, sentieri che attraversano il regno delle ombre, oscurità squarciata dai lampi di luce che la voce di Kari introduce quasi ad indicare il cammino attraverso la selva oscura. Sperimentazione musicale, emozioni e poesia in un continuo susseguirsi ed inseguirsi lungo tutte le 11 tracce di "Tears laid in Earth", emozioni e poesia sempre presenti sia nelle linee melodiche che nelle parti vocali, sia nella dolci e sognanti "Why so Lonley" e "Autopoema" che nella epica "Death Hymn", emozioni e poesia sia che si tratti di brani interamente strumentali come "Trial of the Past" decisamente elettrica nel suo incedere marziale e ipnotico, sia che si tratti di pezzi completamente lirici, come l'opener "Vandrig" interpretata dalla sola voce di Kari o come "Lengsel" dove ad accompagnare Kari Rueslatten vi è solo un sottile e lieve giro di basso. "Shaman" e "Salva me" due dei pezzi più orchestrali del disco rappresentano anch'essi dei piccoli gioiellini per la grande capacità di risultare molto coinvolgenti, assecondando maggiormente la parte più "heavy" della musica del combo norvegese. L'apice lo si raggiunge con la suite "Oceana", 18 minuti nei quali i The 3rd and the Mortal riescono a toccare tutti gli aspetti della loro non facile musica, riuscendo a far assaporare all'ascoltatore le grandi emozioni musicali e liriche che con questo disco sono stati in grado di esprimere. Una parola sola per commentare in conclusione l'ascolto di "Tears laid in Earth": stupendo. Una esperienza profonda, unica, indimenticabile, i molti colori dell'oscurità, le mille facce della poesia e delle emozioni, la voce di Kari. Nota a margine, successivamente a "Tears Laid in Earth" Kari Rueslatten abbandona i The 3rd and the Mortal" intrapendendo la carriera solista, sostituita da Ann-Mari Edvardsen e nel tempo anche la musica del gruppo norvegese subisce numerosi mutamenti di direzione e di genere, |
Kari Rueslatten: Voce, tastiere Anno: 1994 Sul web: |