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Oblivio


Massimo Ciampani: Voce
Mario Ronga: Chitarre
Adriano Cori: Tastiere
Dario Berardi: Basso
Daniele Pensa: Chitarre
Emiliano Nardecchia: Batteria

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- Recensione di Dreams are Distant Memories

- A&B -
Ciao e Benvenuti su ArtistsAndBands e complimenti per il vostro ultimo, che poi è anche il primo, full-lenght intitolato “Dreams are Distant Memories”, ce ne volete parlare ?
- Dario -
Grazie per i complimenti!!! Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto anche se si poteva fare meglio…ma quello sempre.
Come primo disco è ovviamente molto eterogeneo: è un ritratto di ciò che siamo stati dal momento della nostra formazione fino alla settimana prima di entrare in studio…ne è passata di acqua sotto i ponti ed a quanto pare noi abbiamo preso la corrente giusta perché il disco è di alto livello anche se , ripeto, si poteva fare di meglio su determinate cose.


- A&B -
Oblivio un nome molto particolare, volete presentarvi, raccontarci un po' la vostra storia, la storia del vostro monker ?
- Dario -
Come tanti gruppi anche noi abbiamo cominciato suonando cover, nel nostro caso dei Katatonia, Opeth ed Anathema: penso si senta nella nostra musica la presenza di queste influenze sebbene non sia molto d’accordo quando certa critica ci paragona troppo a questi nomi perché reputo gli Oblivio un gruppo ormai slegato dall’eredità di questi gruppi storici.
Per quanto riguarda la nostra discografia abbiamo inciso un demo nel 2005 ma la vera svolta c’è stata con la realizzazione delle prime sei canzoni che hai ascoltato nel cd perché sono quelle che ci hanno permesso di ottenere il contratto per il disco sotto Mykingdom.
Il moniker l’ha scelto il nostro batterista, Emiliano, che si è occupato anche della veste grafica del cd.


- A&B -
Una album registrato presso gli studi di Giuseppe Orlando e che vede la presenza sul brano “Distant Memories” di Carmelo e della sua voce, immagino sia una domanda che vi avran rivolto in molti, forse fino allo sfinimento eheheh ma non posso esimermi dal farvela, com'è stato lavorare a contatto con 2 personaggi che a mio avviso sono due tra i principali e più talentuosi protagonisti della scena metal italiana ?
- Dario -
Lavorare con Giuseppe è stato fantastico ed anche molto divertente: l’atmosfera era sempre tranquilla e molto ilare sebbene la nostra musica non sia esattamente improntata al divertimento. Inoltre lui ha la capacità di metterti sempre a tuo agio ed è disponibilissimo, non vorrei fare uno spot per il suo studio perché non ne ha bisogno e quindi mi fermo perché non direi altro che cose positive.
Per quanto riguarda Carmelo gli abbiamo passato il pezzo e lui è venuto una sera a registrarlo, per me che ho scritto quella canzone è stato un sogno che si è avverato.
Il fatto che uno dei miei artisti preferiti abbia cantato su quella traccia mi riempie di orgoglio!!

- A&B -
Una scena, quella romana in particolare, che sta sfornando un numero sempre crescente di ottime band tutte protagoniste in quello che potremmo considerare il filone Gotico/Dark/New Wave, quanto è stato importante il fattore “traino” dopo i successi di band come i Novembre, i Klimt1918 ecc ...
- Dario -
Guarda…sarò sincero: quando abbiamo fondato il gruppo ed abbiamo implicitamente deciso la direzione del nostro percorso musicale non conoscevamo neanche uno dei gruppi romani.
Ascoltavamo solo roba straniera ed aver scoperto che ci sono svariati gruppi che nella nostra città fanno la nostra stessa musica ci ha stupito in primis e ci ha fatto capire in seguito che siamo stati fortunati a trovarci in una scena viva.
Quindi più che fattore traino parlerei di fattore culturale: penso che Roma sia una città che ti porta ad essere molto incline alla malinconia e questo poi è causa della presenza di tutti questi gruppi ..sui motivi di questo processo culturale mi sono fatto una idea ma non mi dilungo!!!


- A&B -
In “Dreams are Distant Memories” ci sono secondo me ci sono molti riferimenti non solo a sonorità tipicamente doom/gothic ma anche New Wave anni '80 come in “Breeze of my Heart” o addirittura passaggi Progressive come il violino in “Erased” ( brano stupendo ) ma quali sono le fonti di ispirazione, la preferenze musicali degli Oblivio
- Dario -
Hai ragione ad insistere sull’influenza wave.
Se ci fai caso il nostro genere musicale si divide in due tronconi: i gruppi”rock” ed i gruppi “wave” . Al primo appartengono gli Anathema, al secondo i Katatonia.
Questa ramificazione per esempio la rivedi nella scena romana dove noi ed i Klimt siamo”gruppi wave” invece i nostri amici The sun of weakness e gli Endecline a mio parere sono “gruppi rock”: proprio per questo motivo non capisco mai perché la critica spesso scrive che ricordiamo gli Anathema quando questa band ha dei suoni completamente diversi dagli Oblivio.
Per quanto riguarda il prog hai centrato la questione: Erased è fortemente debitrice degli Opeth di “damnation” che è un disco molto seventies e per questo esula un po dagli altri pezzi del nostro lavoro.
Oggi siamo fortemente influenzati dall’emo dei Dredg, dall’avantgarde dell’ultimo dei Katatonia e dal post rock\shoegaze e quindi il prossimo disco si muoverà su queste coordinate.


- A&B -
Brani malinconici e cupi ma non solo, partiture spesso complesse ed intricate, mai banali, come nasce una canzone degli Oblivio ?
- Dario -
Siamo un gruppo molto democratico ed essendo in sei puoi immaginare quanto sia difficile trovare un equilibrio. Ogni canzone in partenza è un’ idea di uno dei membri che poi viene spesso e volentieri stravolta dagli altri cinque: un pezzo degli Oblivio può diventare da un giorno all’altro completamente diverso.


- A&B -
Che importanza hanno i testi nei vostri brani, chi si occupa della loro scrittura ?
- Dario -
La maggior parte dei testi li scrivo io e ti posso dire che per me le liriche sono più importanti del basso, che è lo strumento che suono.
Per me i testi sono basilari e sono stati negli Oblivio anche oggetto di un cambiamento significativo: quello della lingua.
Non mi piacciono i testi interpretabili, criptici e con mille significati che a mio parere sono la conseguenza del fatto che non si ha nulla da dire ed il principale mezzo attraverso il quale si porta avanti questa mancanza di contenuti nelle liriche è la lingua inglese.
Prima anche io scrivevo in inglese ma proprio perché non avevo qualcosa di veramente chiaro e significativo da trasmettere: maturando ho trovato dentro di me la sicurezza e la capacità di esprimere cosa avevo dentro e non sentendo più il bisogno di nascondermi ho deciso di scrivere nella mia lingua.
Inoltre ti posso dire che non sopporto l’idea del solito gruppo italiano che canta in inglese: perché la critica dovrebbe dare attenzione a gruppi che sono solo sterili imitazioni di un’altra cultura?
Qui fuori casa mia c’è Roma…non c’è Orebro, Liverpool, i boschi norvegesi, i punk con la sciarpa del West Ham o Tupac che spara: qui siamo in Italia e la mia cultura la reputo di pari dignità rispetto alle altre, per questo amo i Sigur Ros, gli Alcest, i Rammnestein, i Finntroll…perché dobbiamo essere tutti uguali? Viva le diversità.
Noi siamo mediterranei e siamo italiani: le radici culturali sono il punto di partenza della nostra musica, te lo garantisco…gli Oblivio non saranno mai un gruppo globalizzato.


- A&B -
Com'è nato il contatto con la My Kingdom Music?
- Dario -
Appena finito da Giuseppe abbiamo spedito alla mkm il promo: ci ha subito proposto un accordo che abbiamo siglato dopo un pranzo piacevole.
Eravamo in tre sulla macchina in viaggio verso il nostro primo contratto discografico, mi ricordo l’emozione: quel giorno lo rivivo nei pensieri con molto piacere anche perchè abbiamo avuto la fortuna di mettere nero su bianco con una persona deliziosa come Francesco.


- A&B -
Internet e le nuove tecnologie sono ormai un punto frmo nelal promozione di una band, qual'è il rapporto degli Oblivio con esse ? sia da semplici utenti fruitori che come gruppo musicale.
- Dario -
Noi ci stiamo dentro fino al collo perché suoniamo in una sala con la batteria elettronica dove passa tutto in cuffia: ad occuparsi del difficile rapporto con mixer e testate varie è soprattutto uno dei due chitarristi, Daniele.
Per quanto riguarda internet spero in una prossima revisione della legge Urbani, il problema è che le etichette dovrebbero abbassare i prezzi non che la gente scarica: solo nel mercato della musica non vale il principio base dell’abbassamento dei prezzi quando la gente non domanda più quella merce a causa di un valore fuori mercato.
Mi ricordo che c’erano partiti che avevano nel programma la ridiscussione dei diritti d’autore….io ci speravo ma poi è tutto finito nel dimenticatoio.


- A&B -
Avete in programma un attività live di supporto a “Dreams are Distant Memories” ?
Quali sono le possibilità live offerte ad una band come la vostra ?

- Dario -
Senza agenzia la vita è impossibile, speriamo di trovarne una seria che ci sostenga nell’attività live perché così messi dobbiamo sempre sperare in una botta di fortuna.
Inutile dirti che vediamo gli euro solo uscire e mai entrare qualsiasi cosa facciamo, compresi i show.


- A&B -
Di solito è una webzine a dare un parere su un disco o una band, giochiamo a fare il contrario, leggete di solito delle webzine musicali online ? come vi sembrano qualitativamente parlando in generale quelle italiane ?
- Dario -
Anche io scrivo su una webzine quindi conosco benino l’ambiente: conoscendolo preferisco non esprimermi perché dovrei veramente incominciare ad incazzarmi con certe persone, ovviamente mica sono tutti uguali e non mancano le zine ed i critici competenti.
Per quanto mi riguarda le mie basi per l’attività di recensore sono il rispetto e la dignità del lavoro e delle persone che l’hanno svolto… ma ci sono persone che non la pensano come me e che dietro un computer diventano eroi. Mi fermo qui perché oltre non sarei più “politically correct”.


- A&B -
Chi sono gli Oblivio al di fuori della musica ? hobby, gusti, piaceri delal vita ecc ...
- Dario -
Siamo sei ragazzi normali, ci vediamo spesso se la distanza ce lo permette: oltre ad essere un gruppo musicale siamo come una famiglia, per esempio partecipiamo alle necessità economiche secondo le disponibilità di ognuno ed il bene del gruppo è anteposto a quello del singolo.
Certamente siamo tutti e sei ragazzi che pensano molto e ti posso dire che più siamo scazzati e meglio suoniamo: la nostra musica è completamente legata al lato emotivo.
Sicuramente non siamo superstar ma d’altronde non vorremmo più fare concerti senza vedere un soldo.


- A&B -
Dario io ti ringrazio per il tempo che ci hai voluto dedicare, ti saluto a nome dei lettori di ArtistsAndBands e ti rinnovo i complimenti a te ed agli Oblivio, per “Dreams are Distant Memories”, lasciandoti, ovviamente lo spazio per concludere questa nostra “chiaccherata”.
- Dario -
Chiudo con un appello a tutti quanti quelli che leggono questa intervista: non fatevi fregare dalle banalità, dalle mode e dagli stereotipi, dateci una possibilità se ancora non avete ascoltato il disco!!!
Inoltre vorrei chiudere dicendo che a febbraio uscirà il nostro primo video tratto dalla canzone “no sense of me” realizzato da Riccardo Frediani che è quel genio che ha ideato il video “fragile no elektro” di Aquefrigide.

 

 

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