Si intitola Origine questo esordio su CD dei piemontesi Muda, un Demo da 4 pezzi che ci propone una band che ha come idea principale del proprio progetto musicale quello di, (parole loro): "fornire una nuova chiave di lettura della commistione tra elettronica e indie rock", mantenendo l'italiano come lingua per i testi.
Cosa voglia dire in realtà tutto questo onestamente non lo so e ad ascoltare i 4 pezzi che compongono Origine forse molto bene non lo sanno neanche i Muda sicuramente c'è l'impegno e la volontà di voler perseguire un risultato musicalmente diverso, in un certo qual modo potremmo anche dire originale ma in realtà i 4 pezzi, pur presentando alcuni spunti interessanti ed un paio di brani sufficientemente brillanti, risultano complessivamente slegati, nell'insieme semplici e come vedremo poi, a parte "Nei ricordi", poco efficaci. L'apertura è affidata a "Grido" che dopo un inizio puramente elettronico, tra campionamenti e dub passa a sonorità decisamente più Rock in cui i riff di chitarra prevalgono sui campionamenti, una buona linearità melodica garantisce un certo gusto accattivante al brano che nel complesso risulta più che sufficiente. Si passa quindi a "Nei ricordi", di una spanna abbondante il brano migliore dei 4 proposti, semplice, lineare, melodicamente azzeccato, omogeneo nelle sonorità, buono nei cambi di ritmo e con inserti elettronici abbastanza indovinati e ridotti al minimo. Un buon brano senza ombra di dubbio. Il terzo pezzo proposto si intitola "Terapia" e mi spiace dirlo ma è un brano che lascia veramente poco di se, i Muda abbandonano la parte più Rock per giocare maggiormente sui campionamenti e sulla parte elettronica ma il risultato è un brano in cui gli strumenti tendono ad apparire dissonanti tra loro, con una evidente volontà, a mio avviso poco efficace, di puntare sull'aspetto ritmicamente ossessivo delle linee di basso e della batteria, la voce poi è per molti tratti stonata e non in accordo con la linea melodica, onestamente non un risultato sufficiente. Migliore per quel che riguarda gli innesti elettronici è l'apertura dell'ultimo brano "Il volo" che però poi ricade pressapoco in quelli che a mio parere sono gli stessi errori del brano precedente, senza null'altro aggiungere a quanto già detto relativamente a "Terapia". Premia la voglia di mantenere l'italiano come lingua del cantato, con testi che sono interessanti, ben scritti e metaforicamente ricchi, trattano argomenti non banali o facili, anche se spesso abusati, come ad esempio i media, in "Terapia" in cui la TV viene assimilata ad un medicinale che "Entra, si scioglie, diffonde a file devote la verità corretta", molto bella ed indovinata come metafora, o come il disgusto ormai serpeggiante in molta parte dell'opinione pubblica nei confronti della politica e dei politicanti ("Grido"). Discreta la produzione, pur se completamente artigianale così come l'artwork, nota di merito per i testi che, cosa rara per un demo, accompagnano il disco. 4 brani sono effettivamente troppo pochi per poter dare un giudizio completo e mirato ad un progetto la cui intenzione è quella di presentarsi musicalmente complesso ed articolato - buoni testi, qualcosa da migliorare come affinità tra gli strumenti, come personalità delle ritmiche e nella voce - un buon brano "Nei ricordi", uno più che discreto "Grido" e due che ahimè non lasciano molto di se nell'ascoltatore, quindi preferisco sospendere il mio giudizio, che per altro al momento difficilmente raggiungerebbe la piena sufficienza. Origine è appunto un inizio come suggerisce il titolo stesso, c'è tempo e sicuramente voglia di migliorarsi, magari cominciando a puntare maggiormente sulla parte Rock che sicuramente riesce più disinvolta, specialmente se accompagnata da testi tutt'altro che poveri ed introdurre gli inserti elettronici ed i campionamenti solo a piccole dosi. S.V.
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Bono: Voce Anno: 2008 Sul web: |