Home News news Apparat e Esperanza: a Roma per una rassegna di musica elettronica ed arti visive


Venerdì 2 novembre, l’ultima notte di Sensoralia, la rassegna di  musica elettronica e arti visive di Romaeuropa festival in collaborazione con il Brancaleone, si conclude con il grande dj tedesco Apparat, maestro incontrastato del dancefloor in veste di electronic performer in solo, e con la performance degli Esperanza, trio di musicisti italiani che ha fatto letteralmente impazzire il pubblico dell’ultima edizione del Sonar Festival di Barcellona.

Apparat o meglio Sascha Ring, musicista tedesco, attivo dal 1996 e noto per la sua grande capacità di spaziare nell’Intelligent Dance Music (IDM), al punto da render inappropriato questo termine con cui spesso viene incasellata la sua musica. Fondatore dell’etichetta Shitkatapult, la sua evoluzione artistica è particolarmente interessante: agli albori (con album come Duplex) il suo sound è stato fortemente caratterizzato da venature glitch, successivamente si è avvicinato all’aspetto più dance dell’elettronica (sempre presente nei suoi live set), ha poi prodotto con Ellen Allien (regina berlinese della Techno) “Orchestra Of Bubblese”, album di rara bellezza, e con i Modeselektor l’album Moderat. Perennemente interessato al cambiamento, all’evoluzione, alla ricerca e alla delicatezza dei suoni, Sascha ha sfruttato nel tempo ambienti di sviluppo grafico come Max/Msp ed è sempre stato incuriosito dalle incursioni di strumenti reali nelle produzioni elettroniche, tanto da pubblicare nel 2011 “The Devil’s Walk”, progetto elettro-acustico che ha agitato la critica internazionale. Durante gli ultimi anni, a causa del tour con la sua nuova band, i dj/live set sono stati sempre più rari tanto che è passato un anno e mezzo dalla sua ultima apparizione a Roma in veste di electronic performer in solo.

Ad aprire la performance di Apparat gli Esperanza, (Cécile, Matteo Lavagna, Sergio Maggioni) che, come fin troppo spesso accade, hanno dovuto farsi notare all’estero prima di esser presi in considerazione in Patria. Inscatolare la musica degli Esperanza all’interno di un genere è un obiettivo a dir poco futile e controproducente. Un ascolto al loro album di debutto (“Esperanza”) dà però un grande aiuto a capire di cosa stiamo parlando. Il trio è in grado di creare brani techno con dura cassa in quattro, ma allo stesso tempo anche di far suonare una chitarra elettrica in modo tale che subito venga da esclamare “Gilmour!”. Si ha, a tratti, del Surf Rock, degli scenari islandesi, dei suoni anni ’80... una commistione di generi che il pubblico romano ascolterà per la prima volta dal vivo.

Ingresso    15 euro

Brancaleone, Via Levanna 13, Roma

www.romaeuropa.net

www.brancaleone.eu 

Fonte: Ufficio Stampa Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura




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