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Dream Theater
Score (CD Version)

Ammetto subito di non essere mai stato in verità un grande fan dei DT, sempre apprezzati e rispettati, indubbiamente eccezionali musicisti ma capaci di inserire anche all'interno dello stesso album, specialmente negli ultimi tempi, delle autentiche perle di inestimabile valore artistico e delle ciofeche incredibili e proprio specialmente negli ultimi lavori in studio a mio parere non stati sempre completamente e pienamente convincenti. DT che possono anche dividere i fans in fedeli ad oltranza e dubbiosi ad ogni costo ma dal vivo onestamente, non ci sono mezze misure, sono una macchina musicale micidiale, semplicemente spettacolare.
Ed è proprio di questo che siamo parlando, della recentissima uscita di un Doppio DVD e di un Triplo CD a celebrare il ventennale della band newyorkese, e sicuramente anche questa uscita farà storcere il naso a più di uno, con affermazioni del tipo: "un DVD ogni concerto", "un DVD ogni uscita a passeggio", "un DVD ogni volta che James LaBrie si fa la barba o canta sotto la doccia" ma stavolta credo proprio che non sia il caso di dare luogo a sterili polemiche, 20 anni di carriera non vengono raggiunti da tutti e che carriera tra l'altro, mi pare quindi più che giusto celebrarli, ed il modo migliore di farlo è dare ai fans quello che vogliono, quello che chiedono, uno stupendo concerto, forse il migliore mai registrato e pubblicato dai DT, altro che Budokan, un concerto, questo, registrato nella celebre Radio City Music Hall di New York, che copre tutti e 20 gli anni di vita della band dai vecchissimi brani targati addirittura Majesty fino all'ultimo e discusso "Octavarium".

Quindi un triplo CD per la versione audio ed un doppio DVD per celebrare in maniera più che degna 20 anni di onoratissima carriera, tra le mani mi trovo il triplo CD, con la ripromessa di verificare, anche visivamente, attraverso il doppio DVD, se le sensazioni rimangono le stesse o se la visione del concerto aggiunge o toglie qualcosa

Concerto diviso in 2 parti, sul palco nella prima parte i "soli" DT che suonano e ripercorrono alcune tappe fondamentali della loro carriera, nella seconda vengo affiancati da un Orchestra Sinfonica di 30 elementi che aggiunge le proprie sonorità con grande acume e misura, senza mai coprire gli strumenti elettrici ma anzi esaltando maggiormente la parte prog e dando un notevole tocco classico al suono.

Si parte come spesso avviene nei concerti dei DT con l'opener dell'ultimo album "The Root of All Evil" decisamente in versione ancor più trascinante di quella in studio, un inizio come meglio non si poteva.
La seconda canzone è quella "I walk beside you", considerata, probabilmente a ragione, uno dei capitoli più bassi della carriera dei DT, qui in versione live indubbiamente rivalutata e con un volto decisamente migliore, si prosegue, correndo a ritroso negli anni fino al lontanissimo 1985 con "Another Won", ottimo brano molto tirato e dai ritmi decisamente Heavy, che richiama moltissimo i Rush come sonorità, in cui anche la voce di James pare "adattarsi" lanciandosi in acuti di pregevole fattura, un altro piccolo saltino e siamo nel 1989, già DT, dall'album "When Dream and Day Unite" tocca a "After Life" e si continua con "l'amarcord" sempre sulla falsa riga del brano precedente, due ottimi assaggi del passato remoto dei DT.

Si comincia a fare sul serio, be non che finora si sia scherzato, con un brano tratto da "Images & Words", un brano che non ha bisogno di presentazione, "Under a Glass Moon", una esecuzione impeccabile, in cui James LaBrie conferma la fin qui ottima performance.
1994, Awake, "Innocence faded" il brano prescelto, nulla di trascendentale, forse avrei preferito "Voices" o addirittura "Erotomania" da quell'album.
I DT continuando nel "raccontare la loro storia" riportanto in auge addirittura "Raise the Knife", brano escluso da "Falling Into Infinity", altra grande interpretazione di tutta la band, per un brano bello ma pochissimo conosciuto.

Con l'intro molto floydiano di John Petrucci inzia uno dei brani più belli e più conosciuti ed apprezzati dei DT, "The Spirit Carries On", l'Act.2, Scene 8 di "Metropolis Part.2 - Scenes from a Memory" ed è la prima vera "apoteosi" con il pubblico ad intonare insieme a James LaBrie le prime note del brano, una interpretazione superlativa.

Inizia la seconda parte ed e' il momento dell'Orchestra ed è un momento semplicemente incredibile, comincia "Six Degrees of Inner Turbolence" con tutti i suoi 40 e più minuti, con "Overture" affidata integralmente alla sola Orchestra, letteralmente da brividi, i DT entrano poi con "About to Crash", per proseguire eseguento completamente tutta la suite, l'accompagnamento orchestrale dà a "6DOIT", già di per se suite di notevole spessore quel tocco classico che la fa diventare come già detto "semplicemente incredibile".

Dopo 40 minuti al cardiopalma è giunto il momento di una piccola pausa, di un attimo di rilassamento, ed ecco le lente e tranquille "Vacant" da "Train of Thought" e "The Answer Lies Within" da "Octavarium",

Si riparte e qui comincia il Gran Finale, le "voci radio" introducono uno dei pezzi migliori non solo dell'ultimo "Octavarium" ma di tutta la produzione dei DT, tocca a "Sacrifaced Sons" da qui in poi non credo che bastino le parole per descrivere il crescendo di ritmo ed intensità che sopratutto grazie all'orchestra rendono il pezzo veramente carico, ricco, deciso ed espressivo e come nel album da cui è tratto esso è solo il prologo, l'introduzione a quel concentrato di tecnica musicale, capacità compositiva che risponde al nome di "Octavarium", capace di portare l'ascoltatore avanti e indietro lungo la linea temporale della musica Progressive, un pezzo o meglio un capolavoro che non ci si stancherebbe mai di ascoltare.

E' finita ? ... ma quando mai ... un altro regalo attende il pubblico ed i fan, un altro capolavoro, un altro pezzo pregiato, "Metropolis" a cui non credo proprio servano commenti.

Stavolta tutto è veramente finito, gli amplificatori tacciono, i nostri "eroi" abbandonano il palco, la magia è terminata, peccato solo per l'assenza di "Pull me Under" con essa a mio avviso si sarebbe forse raggiunta la perfezione.

Si possono "amare" si possono "odiare" oppure si può obiettivamente valutare ogni loro lavoro, partendo dal presupporto che comunque sono degli immensi musicisti e questa loro perfomance live lo dimostra ampiamente, un live, intenso, con pochissimi momenti di "stanca" una esibizione sempre all'altezza da parte di LaBrie e soci, sia nella parte in cui sono stati soli sul palco e sia in compagnia dell'orchestra, impeccabile, trascinante ed emozionante per festeggiare nel modo migliore, nella maniera più degna, con un lavoro all'altezza di ciò che ci si aspetta dai DT i loro primi 20 anni di carriera.

Un live non potrà mai assurgere, per sua natura, al ruolo di "capolavoro" ma questo "Score" è inequivocabilmente un "capolavoro" nell'ambito appunto dei live, imperdibile per chi apprezza i DT, imperdibile per chi vuole cominciare ad apprezzarli ed imperdibile per chi vuole provare a ricredersi.

100/100


James LaBrie: Voce
John Petrucci: Chitarre, cori
Mike Portnoy: Batteria, percussioni,cori
John Myung: Basso
Jordan Rudess: Tastiere

Anno: 2006
Label: Rhino/WEA
Genere: Progressive Metal

Tracklist:
CD 1
01. The Root Of All Evil
02. I Walk Beside You
03. Another Won
04. Afterlife
05. Under A Glass Moon
06. Innocence Faded
07. Raise The Knife
08. The Spirit Carries On

CD 2
01. Six Degrees Of Inner Turbulence
I. Overture
II. About To Crash
III. War Inside My Head
IV. The Test That Stumped Them All
V. Goodnight Kiss
VI. Solitary Shell
VII. About To Crash (Reprise)
VIII. Losing Time / Grand Finale
02. Vacant (3:01)
03. The Answer Lies Within
04. Sacrified Sons

CD 3
01. Octavarium
I. Someone Like Him
II. Medicate Me
III. Full Circle
IV. Intervals
V. Razor's Edge
02. Metropolis (Metropolis Part 1)

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