I polacchi Blindead avevano già ben impressionato con il loro precedente lavoro: Autoscopia/Murder in Phazes, ci riprovano a distanza di un paio d'anni con questo Affliction XXVII II MMIX.
Il genere è sempre quello che segue il solco post-metal di band come Neurosis, Isis ecc ... Affliction è da considerarsi un concept album, sia per il fatto che i 7 brani si susseguono senza soluzione di continuità, sia perchè i 7 titoli presi di seguito danno vita ad una frase di senso compiuto ("Self-Consciousness Is Desire And After 38 Weeks My New Playground Became Dark and Grey So It Feels Like Misunderstanding When All My Hopes and Dreams Turn Into Affliction XXVII II MMIX") e sia sopratutto perchè è la vita di una ragazza autistica, nell'evoluzione della sua sofferenza e del suo dolore il tema che fa da filo conduttore a tutto l'album. Il risultato dimostra come il post-metal sia sì un genere relativamente povero di nuove idee musicali, i maestri del genere su citati continuano ad imperare ed a presenziare in ogni nota ma che resta un genere in grado di continuare a sfornare prodotti validi come appunto lo è questo Affliction. I Blindead riescono in maniera brillante a trasmettere il senso di dolore e le emozioni cupe e pregne di angoscia che il tema propone, alternando il growl "malato" di Patryk Zwoliński o i riff acidi di Mateusz Śmierzchalski e Marek Zieliński ad intarsi più melodici siano essi di tromba come in "After 38 weeks" o con cori femminili come nella seguente "My New Playground Became" o in vere e proprie esplosioni di dissonanza e sperimentazioni psichedeliche come in "Dark and gray. L'epilogo è sempre lo stesso, un album che si lascia riscoprire ogni volta come qualcosa di nuovo, di tetramente affascinante, credo raggiungendo proprio il risultato che la band polacca voleva ottenere; un risultato peraltro molto buono. 75/100
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Patryk Zwoliński: Voce Anno: 2011 Sul web: |