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Dark Quarterer
War Tears

Se vi state domandando quali possano esser le maggiori influenze di due band molto seguite nel panorama epic nostrano come Doomsword e Noble Savage, forse l'ascolto dei Dark Quarterer potrebbe darvi qualche risposta. Nati a Piombino nel 1974 la band si farà portavoce della perfetta fusione tra metallo, spinte epiche ed aperture progressive ottimamente messe a fuoco nel loro capolavoro The Etruscan Prophecy, ormai giunto alla maggiore età (eravamo nel 1989 e poche band italiane avevano un suono simile).
War Tears, originariamente uscito nel 1994 viene oggi ristampato dalla My Graveyard Productions perchè all'epoca, poco dopo l'uscita la casa discografica che lo mise sul mercato fallì, mandando nelle rivendite solo 2.500 copie (tra l'altro nessuna di queste mai distribuita in Italia).  Nel tempo questo disco è diventato oggetto di culto tra i collezionisti, ma oggi i metal kids non dovranno faticare più di tanto per averlo.

A livello musicale siamo di fronte a otto tracce di valore altissimo, songwriting convincente ed una prestazione complessiva dei musicisti davvero passionale e riuscita nel suo complesso.
Superata l'evocativa intro "In The Beginning" inizia il viaggio vero e proprio, che grazie alla title-track ci fa già emozionare ad inizio cammino, grazie alla grande scelta dei cori nel ritornello. Gianni Nepi, potente vocalist e bassista del trio toscano risulta sempre maestoso, ricordando a tratti anche Eric Adams dei Manowar, pur mantenendo una fortissima impronta personale lungo tutto l'album.
L'attitudine progressiva dei nostri però, esplode in "Out Of Time", che miscela benissimo ritimiche al limite dell'hard rock con dilatazioni sonore e stacchi vari, risultando alla fine tra le migliori cose della raccolta. Non da dimenticare come questo pezzo, consenti' ai DQ di vincere il Festival Degli Sconosciuti organizzato da Teddy Reno e Rita Pavone (si, avete letto benissimo).
Tutto sommato, la vera perla della raccolta è "Lady Scolopendra", che grazie alla melodia tracciata dalla chitarra acustica di Sandro Tersetti (che all'epoca dell'incisione era una new entry) ed accompagnata da flauto evoca paesaggi suggestivi ed immaginabili ad occhi aperti. Non mancano sul finale anche spiritualità e riferimenti religiosi grazie alla sofferta e splendidamente interpretata da Nepi "A Prayer For Mother Teresa Of Calcutta", che forse risente solo di una lunghezza eccessiva.

Per rendere il tutto più appetibile e gustoso, incrementando cosi il valore complessivo di questa opera epic metal, quelli della My Graveyard hanno ben pensato di pescare bene negli archivi video della band e di regalarci due clip bellissime: la prima è "Black Hole" ripresa durante il festival "80 Metal Legion" a Valpolicella (VR) tre anni fa, mentre la seconda è "Red Hot Gloves" filmata durante una session di prova nel 1984.

Una ristampa irrinunciabile ai fan della band che già fortunatamente possiedono la prima edizione, acquisto obbligato a chi non era mai riuscito a trovarlo e per tutti i fan dell'epic che però non conoscono il monicker dei Dark Quarterer questo War Tears potrebbe anche essere l'ideale punto di partenza. Qui ci sono storia, abilità tecniche eccelse, grandi canzoni ed una band mai troppo nominata.

85/100


Gianni Nepi: Voce e Basso
Paolo "Nipa" Ninci: Batteria
Sandro Tersetti: Chitarra

Anno: 2007
Label: ReRelease by MyGraveyard Productions
Genere: Epic Metal

Tracklist:
01. In The Beginning (intro)
02. War Tears
03. Nightmare
04. Out Of Line
05. Lady Scolopendra
06. Darkness
07. Last Paradise
08. A Prayer for Mother Teresa Of Calcutta
Bonus Video:
09. Black Hole (live at “80 Italian Metal Legion” 2004)
10. Red Hot Gloves (session 1984)

Sul web:
Dark Quarterer
Dark Quarterer @MySpace

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