Quando mi sono trovato davanti la copia promozionale di Gocce D'Assenzio, il secondo album degli Artemisia, temevo di essere entrato in contatto con l'ennesima band clone dei Lacuna Coil, ma fortunatamente mi sbagliavo.
Artwork molto Dark, band vestita completamente di nero e una cantante donna mi avevano tradito. Detto questo, la seconda prova in studio del quartetto di Goriza si è rivelata una piacevolissima sorpresa. Entrando nello specifico, Gocce d'assenzio è un disco composto da 11 tracce in perfetto bilico tra Hard Rock diretto e senza fronzoli, propulsioni Stoner ed un pizzico di Heavy Metal. La canzoni sono tutte molto gradevoli e di buon impatto, con gli Artemisia abilissimi nel cambiare le tonalità musicali anche all'interno dello stesso pezzo. In tal senso parla bene l'ottima title track, che alterna momenti di dolce melodia ben orchetrati dalla sensuale voce di Anna Ballarin ad altri più corrosivi dettati da un riff di chitarra crudo e dalla ritmica che prende velocità. "Umana Forma" e "Immobile" alternato Hard Rock a Stoner psichedelico, aprendo la raccolta con la giusta scarica di elettricità, mentre "Inutile Assenza" mentre in mostra non solo i muscoli, ma anche il lato più tecnico della band, tra intrecci strumentali ben riusciti, cambi repentini di ritmo e riff incalzante. Momento più soffice e rilassante è sicuramente "Il Sentiero", composta da una semplice melodia e arricchita da una fisarmonica che la rendono una piacevolissima escursioni in territori Folk/Rock (con tanto di accenni di metrica Rap nel finale!). Prodotto in maniera eccellente e mixato anche meglio, Gocce d'assenzio pur non portando con se spunti originali o una profondità lirica fuori dalla norma, è un bel esempio di musica diretta e ben confezionata, attenta alla melodia come allo stesso tempo alla consistenza del miglior Rock. In dirittura d'arrivo da segnalare anche la più soffusa "Bambina Sola" dai toni vagamente New Wave e la conclusiva "Angleo Nero", che si snoda tra atmosfere cupe e pesanti, riecheggiando per poco più di 3 minuti i Black Sabbath. Chiosando, gli Artemisia con questo disco si presentano al grande pubblico in maniera dirompente collezzionado una serie di canzoni belle, mai ripetitive e che mettono in risalto anche un eccellente songwriting. Avanti cosi. 77/100
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Anna Ballarin: Voce Anno: 2010 Sul web: |