Attivi da oltre 15 anni nel sottosuolo nostrano, i calabresi Duff sono un esempio di integralismo punk che farebbe impallidire qualsiasi fanatico religioso: figli della Fat Wreck e fedeli a se stessi come pochi altri nel territorio nazionale, è indiscutibile che questo quartetto - a suon di concerti in ogni angolo dello stivale - sia stato sempre molto abile con i propri dischi in studio, di raccontare storie di contemporaneità sociale. Da questo contesto non esula il nuovo album Ci Sono Gente Che Non Stanno Bene. che rivolge la sua attenzione (o meglio, "ironica rabbia") nei confronti delle nuove generazioni internettiani, senza mai dimenticare temi cari al punk. Il primo singolo estratto dalla raccoltà è infatti "Voglio diventare un hipster", dall'andazzo pseudo ska che descrive la figura dell'hipster deridendola. Decisamente più interessanti però - dal punto di vista compositivo - alcuni brani che precedono il pezzo appena citato: "Solo" e "Cristianità" ad esempio, sono puro punk/pop ad altro voltaggio e velocità (la seconda), che denotano come l'attitudine del gruppo cosentino sia rmasto del tutto intatto dagli esordi ad oggi. Nelle 15 tracce qui presenti per 48 minuti di durata (sopra la media delle uscite di questo genere), i Duff s'aprono a ventaglio riuscendo a produrre un'album non esaltante ma melodicamente riuscito (come nel caso di "La tua storia", dal bellissimo ritornello) ma cedono liricamente il fianco quando piazzano il solito attacco/vomito alla politica ("Parla politico"), episodio che comunque sarà sicuramente tra i momenti migliori dei prossimi live del gruppo. Bella sorpresa nel finale con "A luci spente": resoconto agrodolce e barcollante da teatrino/cabaret che smorzi un pà i toni e termina il disco con una piacevole venatura nostalgica. Ci Sono Gente Che Non Stanno Bene prosegue quindi con coerenza un percordo musicale iniziato nella seconda metà degli anni '90, con i Duff allora nuova promessa ed oggi certezza assoluta del nostro panorama musicale. La sensazione è che però - arrivati alla fine del disco - è che il combo calabrese si sia un pò limitate a fare il compitino, seppur benissimo. 63/100
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Vinxz Basile: Basso Anno: 2012 Tracklist: |