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AC/DC
Highway To Hell

It's Long Way To The Top... 1975, Melbourne, Australia.
Un gruppo locale, fondato però da due fratelli scozzesi, da alle stampe quasi in sordina il propio debutto, High Voltage, che tra i brani di punta presenta un pezzo, che risulta essere una dichiarazione di intenti, più che una speranzosa frase premonitrice. Nel giro di pochi mesi, tutto l'emisfero australe sarà rapito dalle scariche elettriche di questa band, che profeticamente si chiama AC/DC, ed il loro mix di rock, rhythm blues e hard, sarà il definitivo anello di congiunzione tra il vecchio ed il nuovo corso di un modo spigoloso e corrosivo di interpretare la musica del diavolo, o come in futuro verrà etichettato, heavy metal.

1979, Londra, Rondhouse Studios.
Quella promettente band che 4 anni prima esordi, adesso ha già alle spalle qualche milione di dischi ed un buon successo anche in Europa, Inghilterra in primis. Manca ancora però un'obbiettivo più o meno dichiarato: l'America. E' con questi auspici commerciali che gli AC/DC sotto consiglio dell' Atlantic Records emigrano a Londra per produrre il loro quinto album in studio in 4 anni: Highway To Hell. E' in effetti un'autostrada infernale quella che i fratelli Young, couadiuvati dal mefistofelico e carismatico singer Bon Scott hanno intrapreso per arrivare al Top, ma in un modo o nell'altro, c'è l'hanno fatta. Dalla title track posta in apertura, con uno dei riff di chitarra più famosi ed influenti per centinaia di bands a venire, passando per il duello frizzante e carico di groove tra la batteria di Phil Rudd ed il basso di Cliff Williams in "Girls Got The Rhythm", arrivando sino al blues candenzato e melodico di "Walk All Over You", tutto sembra essere perfetto, eppure il meglio deve ancora arrivare. Il power chord di Angus Young apre le danze per l'epica ed irresistibile "Touch Too Much", dove col suo solito ghigno beffardo Scott si introduce con la sua voce cartavetrata e corrosa dall'alcol, mentre "Beating Around The Bush" è una selvaggia e ritmatissima danza dove è la ritmica di Malcom Young a dettare i tempi, quei tempi che si rallentano e diventano esplosivi in "Shot Down in Flames", che gode di una parte finale orgasmatica dove crescono insieme ritornello e chitarre, con gli amplificatori pronti a bruciare ed a lasciare quell'odore cosi pesante di rock'n'roll suonato con passione e grande perizia. Se "Get It Hot" a 30 anni di distanza resta obbiettivamente un'episodio (l'unico, sia chiaro) trascurabile della raccolta, il trittico finale e forse il migliore mai composto in un disco hard rock: "If You Want A Blood.." e ancora oggi un grande anthem, di quello che scuote la folla e fa saltare e sudare milioni di metal kids sparsi per il globo, "Love Hungry Man" è ancora blues, questa volta più corale e flirtante col gospel, come a rendere eterno omaggio a quei personaggi di colore che tanto hanno influenzato l'infanzia dei Young Bro.; chiude "Night Prowler", forse il primo vero episodio fino ad allora nella carriera degli AC/DC dove la melodia (malinconica ed alcolica) la fa da padrone: Scott di sgola sul ritornello (non prima di essersi scolato però un'altra bottiglia di Scotch) ma lascia anche un ruolo importante ai cori che lo seguono su una base mordbida ma pur sempre spigolosa. Il testo, qualche anno dopo costerà non poco alla band, dato che un serial killer inglese interpretando in maniera assai personale le liriche del pezzo, ucciderà. Per molti ben pensanti, il legame tra morte, musica dura e satanismo era fatto, un cerchio si era chiuso. Ma questa è una parte della storia legata a questo album che non ci interessa.

Highway To Hell è quindi, un disco perfetto nel suo campo: abecedario dell'hard più canonico e fermo sulla forma canzone, ma non per questo meno incisivo e penetrante. Successo doveva essere, e successo fu. Peccato che qualche mese dopo, in parallelo Bon Scott decise di prendere in solitaria la sua strada per l'inferno, senza però fare in tempo a mettere la retromarcia, mentre i suoi compagni di band, più determinati che mai si. E tutto verrò poi messo nero su nero.



Bon Scott: Voce
Angus Young: Chitarra solista
Malcom Young: Chitarra elettrica
Cliff Williams: Basso
Phill Rudd: Batteria

Anno: 1979
Label: Atlantic Records
Genere: Hard Rock

Tracklist:
01. Highway to Hell
02. Girls Got Rhythm
03. Walk All Over You
04. Touch too Much
05. Beating Around the Bush
06. Shot Down in Flames
07. Get it Hot
08. If You Want Blood (You've Got It)
09. Love Hungry Man
10. Night Prowler

Sul web:
AC/DC
AC/DC @MySpace

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