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Hate Inc.
Art Of Suffering

A 8 mesi di distanza dall'EP Fragments finalmente debuttano su Club Inferno Ent. (una costola della My Kingdome music) gli Hate Inc. Il gruppo pugliese capitanato da Vincent Vega non cambia una virgola della propria proposta e con questo Art of Suffering ci propone un industrial rock dalle tinte dark che tanto attinge ai Nine Inch Nails quanto ai nostrani Death SS, almeno quelli degli ultimi anni.

Con i giusto distinguo infatti, potremmo dire che Vincent Vega sta agli Hate Inc. come Steve Sylvester sta ai Death SS o Trent Reznor ai NIN: è lui il leader carismatico e creativo del combo brindisino, coadiuvato però da una band che ben sa supportare le suggestioni musicali del frontman in questione. Le tematiche affrontate nelle 11 canzoni (più bonus track) di questo esordio discografico sono legate all'odio e la rabbia che un essere umano può provare nei confronti di un altro, con azioni deprecabili ma inevitabili in certe circostanze. Il sound della band è cupo e spesso imbevuto dei classici inserti elettronici che ormai l'industrial rock ha adottato a pieno, e un brano come "Breed" denota anche il lato più catchy e per certi versi melodico degli Hate Inc.. La title track, parte con un arpeggio di chitarra minaccioso e dalle atmosfere new wave, per poi esplodere supportato da una cascata di synth, dove la voce di Vega assume toni più confidenziali e meno duri rispetto al resto della tracklist; "Made In Chains" risalta la sezione ritmica martellante (che in alcuni casi aimè. pare essere mero accompagnamento) e piena sin dalle prime note, e questa volta viene esternata nelle vocal line tutta la rabbia necessaria per rendere al meglio la malsanità del brano. Il resto della scaletta continua ad offrire buoni spunti, a volte forse penalizzati da una produzione discreta ma non eccelsa e forse l'alto tasso di omogeneità può far storcere la bocca all'ascoltatore occasionale.

Tutto sommato Art of Suffering è un buon debut album, che magari si porta dietro tutti i difetti di forma di un'opera prima ma che è un riuscitissimo lavoro di rock industriale che farà la felicità di chi apprezza nuova e vecchia scuola del genere.

70/100


Vincent Vega: Voce e chitarra
Will Mars: Synth e cori
Dunkel Schwarz: Basso
Roxxxy Narko's: Chitarra
Dave Bundy: Batteria

Anno: 2011
Label: Club Inferno Ent.
Genere: Industrial Rock

Tracklist:
01. Hypnotist
02. Breed
03. Dissatisfaction
04. Fragments
05. Art Of Suffering
06. Harangue
07. Realinsanity
08. Made In Chains
09. Without Your Skin
10. Learn To Love [yourself]
11. Tear
12. Fragments (Orchestral) (bonus track)

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