Vil Rouge è lo pseudonimo artistico dietro la quale si cela Valeria Caliandro, 25enne pratese che ha racchiuso 5 anni di musica nel debut album Immacolato caos, disponibile da qualche settimana per Rock Over Records.
Un lavoro quindi composto da vari frammenti dell'esistenza della giovane polistrumentista toscana, racchiusi in musica come se fossero un diario alla quale si è deciso di togliere il definitivamente lucchetto per farlo leggere a tutti. Le 11 tracce che compongono questo lavoro denotano da subito la volontà dell'autrice di contaminare il pop (di quello più sofisticato a arrangiato) con melodie eteree (di tanto in tanto new age) ma forti di una grande emotività, che Vil Rouge col suo cantato simile ad una corda di violino che si sta per spezzare da un momento all'altro, esprime nei migliori di modi attraverso la sua versatile ugola. Atmosfere blondredheadiane nell'opener "Effetto domino", dove fragili versi esplodono in una melodia sofferta ma incisiva, con una coda di pianoforte che la lega alla successiva "Il lupo", una sorta di amara filastrocca ben orchestrata dal violino che fa progredire la canzone su un filo di drammaticità fino all'ultima nota e dove il protagonista è il "male", qui rappresentato in chiave moderna dal mammifero. La title track mette a nudo tutto il talento poliedrico di Vil Rouge, per una composizione molto spoglia negli arrangiamenti ma inossidabile da quello emotivo, e episodi come "Unimpressive" ci svelano la sua passione per cantautrici come Alanis Morissette, dove l'accessibilità è sinonimo comunque di qualità (e non a caso il pezzo è stato scelto come singolo per promuovere il lavoro). Bella anche la cover di Fabrizio De Andrè - Renèe's Lullaby", qui riletta con un bel groove di basso a "papera" e la dissonante "Burocrazia emotiva" invece vede sugli scudi la parte strumentale, mentre la conclusiva "Le ultime parole che ho per te" è una ballata languida e sussurrata che ci porta ad una ghost track dai toni elettronici. Immacolato Caos è dunque un debutto decisamente interessante sotto ogni punto di vista, di difficile fruibilità ma strutturato bene, prodotto con piglio professionale e confezionato anche meglio (bellissimo il book annesso). Un songwriting maturo che si esprime bene lungo tutta la sua durata ci fa ben sperare anche per il prossimo futuro: Vil Rouge è un talento cristallino e focalizzato, e siamo sicuri che il prossimo lavoro ci farà scoprire altre piccole gemme pop e un'evoluzione nel modo di scriverle e suonarle. Tanti auguri. 75/100
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Vil Rouge: Voce, chitarra e piano Anno: 2011 Sul web: |