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Vito Flebus
Artemisia

Tra le sorprese di questo primo semestre del 2010 dell’underground italiano vanno segnalati sicuramente gli Artemisia, che con Gocce d’assenzio hanno realizzato un gran bel lavoro, in pieno stile Hard Rock. Abbiamo cosi deciso di scambiare quattro chiacchere col chitarrista della band – Vito Flebus. Questo è il risultato, buona lettura.

Anna Ballarin: Voce
Vito Flebus: Chitarra e cori
Fabio Corsi: Basso
Matteo Macuz: Batteria e percussioni

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- A&B -
Ciao Vito, innanzitutto benvenuto. Come stai? Più che una domanda per iniziare ti inviterei a far conoscere gli Artemisia a tutti coloro che leggendo questa intervista, si imbatte per la prima volta nel vostro nome.
- Vito Flebus [Artemisia] –
Intanto grazie mille per averci ospitati in un cosi' bel portale musicale, poi che dire degli Artemisia , è alquanto semplice: sono 4 ragazzi che vogliono divertirsi facendo musica e se ci riescono a regalare emozioni a chi ci ascolta . Ci siamo formati ormai 4 anni fa' con l'intento di uscire dal circuito delle solite coverband e di riuscire a gratificarci come musicisti e non come semplici esecutori di partiture altrui, anche se in Italia è piu' facile a dirsi che a farsi. Siamo un popolo musicalmente po' ottuso e stantio, restio alle nuove forme musicali, pigro nel riuscire ad andare al di la' del "gia' sentito".

- A&B -
Gocce d’assenzio è senza ombra di dubbio un disco “massiccio”, con pochissime concessioni radiofoniche e pieno zeppo di chitarre che triturano riffs a metà strada tra Hard Rock e Stoner. In fase compositiva, quali sono state le vostre maggiori influenze?
- Vito Flebus [Artemisia] –
Mah, diciamo che i brani partono dalla mia chitarra, quindi forse si sentono le mie influenze '70, poi in sede di finalizzazione ognuno mette del suo sacco e le varie influenze vanno a convogliarsi in un sound completamente libero da vincoli d'etichetta.

- A&B -
“Il Sentiero” è senza ombra di dubbio un brano che esce di prepotenza dal seminato. , eppure è un bellissimo esperimento tra Folk e Rock. Avete mai pensato di escluderla dalla tracklist finale visto la sua immensa diversità rispetto al resto delle canzoni?
- Vito Flebus [Artemisia] –
No, semplicemente perchè la reputiamo un bellissima canzone, e come ti accennavo pocanzi non puoi relegare la musica in un recinto, la devi pensare libera priva di etichettature devi lasciarla andare.

- A&B -
Sei sicuramente un chitarrista di buona tecnica musicale e ottimo gusto, quali sono le tue maggiori influenze o semplicemente i tuoi eroi delle 6 corde?
- Vito Flebus [Artemisia] –
Intanto grazie mille per i complimenti, io sono molto legato a quella tipologia di chitarrista della serie: due note ma.....brividi!!!! Sono cresciuto ascoltando Black sabbath, Kiss, Pink Floyd, quindi con dei chitarristi che magari paragonati ai vari Satriani e Vai non sono questi mostri di tecnica, ma che con le loro note hanno forgiato solchi indelebili nel mio cuore di musicista!!


- A&B -
Gocce d’assenzio è uscito da poche settimane, pensate di inoltrarvi in tour per promuoverlo al meglio?
- Vito Flebus [Artemisia] –
Sicuramente. Stiamo lavorando per riuscire a fare la giusta promozione a questo lavoro, anche perchè noi siamo fondamentalmente una band da palco ed è li che riusciamo a trovare la nostra giusta dimensione come musicisti!!

- A&B -
C’è un qualcosa nel disco, che se si potesse tornare indietro cambieresti, oppure sei pienamente soddisfatto del risultato finale?
- Vito Flebus [Artemisia] –
Ma sai difficilmente riesci a dire di essere totalmente soddisfatto di un lavoro perchè con il senno di poi....qua' potevo, ma li ci stava...diciamo che a livello compositivo sono molto soddisfatto, poi a livello di arrangiamenti c'è sempre qualche cosa che ti è sfuggito , l'importante e cercare una crescita artistica e noi rispetto al precedente album credo l'abbiamo avuta. Quindi fondamentalmente si, sono soddisfatto!!

- A&B -
Voi siete sotto contratto con una piccola etichetta milanese, la Videoradio, e vi sponsorizzate nel pieno spirito indie. Cosa ti senti di consigliare a tutte quelle bands che cercano un supporto da parte di qualche casa discografica?
- Vito Flebus [Artemisia] –
Che dire, le major ormai vanno a pescare unicamente nei vari programmi come Amici e X-Factor li dove fanno la vera musica (????), dove la maggior parte non sa nemmeno cosa sia un palco, quindi direi che se vi contatta anche una "piccola" etichetta vivetela come la realizzazione di un sogno, hanno comunque creduto in quello che fate, quindi questo è gratificante.

- A&B -
C’è un gruppo o un’artista con la quale in futuro gli Artemisia vorrebbero collaborare?
- Vito Flebus [Artemisia] –
Ad elencarli tutti staremmo qui parecchio visto che di artisti apprezzati da noi c'è ne in abbondanza,i nvece una cosa che da un po' ci solletica e quella di sperimentare qualche cosa con una sezione di fiati, si vedra'.


- A&B -
Vito, siamo in conclusione. A&B ti da carta libera su come terminare questa intervista.
- Vito Flebus [Artemisia] –
Ma come ora che mi stavo scaldando già termina? Allora concludo dicendo d'ascoltare la musica con le proprie orecchie e di non seguire i soliti stereotipi perchè di moda, in Italia nel substrato musicale c'è una quantita' altissima di bravi artisti che meritano di essere valorizzati, cerchiamo d'uscire dai soliti cliche' musicali che ci propinano i media, la vera musica va ben oltre!!
Ciao e buona musica a tutti!!! Grazie ancora per la bella intervista.

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