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Battleroar
To Death And Beyond...

Freschi di contratto con la Cruz Del Sur, tornano dopo 3 anni di assoluto silenzio i Battleroar, nati quasi 10 anni fa ad Atene ed oggi, tra i maggiori esponenti moderni dell’epic metal. Marco Concorreggi e soci tornano con un disco monolitico, corrosivo e a tratti anche poetico, dove i Manilla Road sono un qualcosa di più che un semplice gruppo da osannare nei solchi (non è un caso che la bonus track dell’album sia una loro cover), ma da prendere come punto di riferimento assoluto per continuare a tenere in vita un genere che boccheggia e spesso ma non in questo caso, vede prodotti troppo “modaioli” nella produzione e senza anima.

I Battleroar, per questo To Death And Beyond…, han deciso di fare le cose in grande e sopratutto per bene, non facendosi mancare niente: dalla sontuosa introduzione che vede chitarra e batteria inizialmente martellare l’ascoltatore per poi diventare una cavalcata di metallo fuso all’antemica e riuscitissima “Dragonhelm”.
Non mancano le tastiere pompose come in “Finis Mundi” che poi lasciano il posto a due chitarre acustiche che intrecciano i loro arpeggi donando anche un tocco folk al pezzo, che poi parte cadenzato e violento per i restanti 8 minuti. Non manca nemmeno (scusate la ripetizione) un tributo al decennio che ha dato vita al movimento, con “Born In The 70’s”, che forse non tanto casualmente accenna anche il lato più hard rock e catchy del gruppo, mentre la precedente “Metal From Hellas” conta su un chorus molto potente, ma non incide granché dal punto di vista del songwriting, di fatto non proprio cristallino anche in altre occasioni.
Va già meglio con la successiva “Hyrkanian Blades”, che vede anche un ottimo lavoro della sezione ritmica, in particolare al sempre vario ed efficace lavoro di Papadopoulos dietro le pelli.
Arrivati alla conclusione ancora un pezzo roccioso e spigoloso come “Warlord Of Mars” e la cadenzata “Death Before Disgrace”, che a parere del sottoscritto risente, come del resto anche altri pezzi di questa raccolta, di una durata eccessiva.

In pratica questa fatica numero 3 del gruppo greco denota ancora una volta una classe notevole ed una consapevolezza dei propri mezzi sopra la media, ma allo stesso tempo, forse vuoi anche per l’uscita ravvicinata dei maestri del genere Manilla Road, pare perdere in un’ipotetica quanto impegnativa sfida a distanza.
Un’ottima produzione ed una tecnica di tutto rispetto aiutano non poco nel giudizio finale. Indicato soprattutto ai fan del genere.

70/100


Marco Concoreggi: Voce
Manolis Karazeris: Chitarra
Kostas Tzortzis: Chitarra
Gus Macricostas: Basso
Nick Papadopoulos: Batteria

Anno: 2008
Label: Cruz del Sur
Genere: Epic Metal

Tracklist:
01. The Wrathforge
02. Dragonhelm
03. Finis Mundi
04. Metal from Hellas
05. Hyrkanian Blades
06. Oceans Of Pain
07. Born In The 70's
08. Warlord Of Mars
09. Death Before Disgrace
10. Morbid Tabernacle/Isle Of The Dead (bonus track digipak edition)

Sul web:
Battleroar
Battleroar @MySpace

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